Due giorni arcobaleno a Luino, contro omofobia e transfobia
Non solo una bandiera sul municipio: il Comune rivierasco ha voluto dire la sua con un convegno e una serie d'incontri nelle scuole
Il Comune di Luino espone la bandiera arcobaleno a Palazzo Comunale. Ottimo il riscontro ricevuto durante le due giornate organizzate dal Comune di Luino di domenica 16 e lunedì 17 maggio per la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
Sono state quasi trecento le persone collegate domenica 16 maggio alle ore 20.30 su Civicam all’incontro “Figl* e genitori si incontrano per la giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia”, un evento organizzato in collaborazione con Agedo Como – Lecco (associazione di genitori, parenti e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali, trans) e Arcigay di Varese. A moderare la riunione Giulia Carloni dell’associazione Arcigay: «È stato bello vedere la partecipazione di così tante persone, abbiamo toccato temi delicati e molto importanti».
Nella mattinata del 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia, Giulia ha poi continuato questo viaggio tematico anche all’interno delle tre scuole di Luino: all’Isis e al Liceo da remoto e al CFP in presenza. Una mattinata che ha avuto come filo conduttore il titolo “Conosciamo i termini che utilizziamo”: oltre ai diversi argomenti toccati, si sono analizzati il linguaggio, cercando di scardinarne i vari stereotipi radicati.
Questa mattina il Comune di Luino ha poi esposto la bandiera arcobaleno a Palazzo Comunale.
«Speriamo che l’incontro di ieri sera e quello di oggi nelle scuole, sia motivo di riflessione e di un aumento di consapevolezza rispetto agli stereotipi di genere. I recenti fatti di cronaca pongono sotto gli occhi di tutti che l’odio e la discriminazione vanno combattuti e questo è un compito formativo, educativo e ognuno deve fare la sua parte. Mi piace pensare che noi possiamo essere l’agente di cambiamento in grado di migliorare il benessere delle persone, senza pregiudizio e nel rispetto delle unicità di ognuno», conclude la vicesindaca Antonella Sonnessa.
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