La cronoscalata di Luino servirà per la ristrutturazione del sacrario della Gera
Il ricavato della “Chrono San Martino“ in programma il 02 giugno è la prima tappa del Grand Prix montagne varesine
Durante il consueto omaggio alla Gera, in occasione della celebrazione del XXV Aprile, è emersa la necessità di procedere ad una manutenzione straordinaria del sacrario che ricorda i dodici giovani partigiani trucidati il 7 ottobre 1944.
L’appello è stato immediatamente accolto dall’organizzatore della Chronoscalata S. Martino, Fabrizio Luglio, che tra l’altro oggi ricopre un importante ruolo istituzionale come presidente del Consiglio Comunale di Luino (nella foto, a sinistra, col presidente di Anpi Luino Emilio Rossi).
Il ricavato della manifestazione verrà, infatti, devoluto a tale scopo. Proprio qui alla Gera aveva avuto inizio la mattanza dei partigiani che, nella cascinetta adiacente, erano stati sorpresi nel sonno da una squadraccia di fascisti, a seguito di una delazione.
Quattro furono immediatamente passati per le armi, altri cinque fucilati davanti al cimitero di Brissago Valtravaglia e gli ultimi tre alle Bettole di Varese. I loro corpi rimasero insepolti per vari giorni sotto la sferza di una pioggia insistente in quel tragico mese di ottobre. Maria Baggiolini, Rosetta Garibaldi e Angela, moglie del capitano Lazzarini, vennero arrestate e trasportate su una camionetta al carcere dei Miogni di Varese.
Il sacrario fu voluto espressamente da don Piero Folli, quando, a guerra finita, ritornò a Voldomino dopo essere stato tradotto nel carcere di San Vittore a Milano il 3 Dicembre 1943 per aver dato ospitalità ad Ebrei ed a perseguitati politici in attesa di poter varcare il confine della salvezza nella vicina Svizzera. Sul frontone della cappella don Folli volle che fosse inciso questa epigrafe «Unquam de vita migrabunt heroes» (Mai dalla vita se ne andranno gli eroi).
All’interno pose un quadro con l’immagine della Madonna del partigiano, dipinto dal pittore Zagni, che aveva conosciuto durante la prigionia a S. Vittore. Attorno vennero collocati i volti di quei giovani, immolatisi per la riconquista della libertà perduta. Il sacrario, che oggi può considerarsi «l’altare della Patria» della città di Luino, fu sempre molto caro a Don Folli che diceva al suo coadiutore, don Marco Baggiolioni: «Quando sei scoraggiato, vieni quassù a pregare».
La “Chrono San Martino“ è in programma il 02 giugno ed è la prima tappa del Grand Prix montagne varesine.
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