I Commercianti della provincia di Varese ai comuni: “Non autorizzate sagre e fiere penalizzano bar, ristoranti e pizzerie”
Secondo Confcommercio, Uniascom e Fipe "procurerebbero un danno enorme ai pubblici esercizi che solo adesso si stanno rialzando"
Uniascom Confcommercio e Fipe provincia di Varese alzano il tiro e chiedono ai Comuni di limitare o non autorizzare sagre e fiere perché «procurerebbero un danno enorme ai pubblici esercizi che solo adesso si stanno rialzando». «Nel periodo della ripresa, dopo un anno di chiusure e limitazioni, riteniamo che la strada da seguire non debba assolutamente essere quella della promozione di fiere e sagre, che inevitabilmente tolgono lavoro ai pubblici esercizi locali». Rudy Collini, vicepresidente di Uniascom provincia di Varese, e Giordano Ferrarese, presidente provinciale di Fipe Confcommercio, lo dicono a chiare lettere rivolgendosi alle amministrazioni comunali, alle parrocchie e alle associazioni di no-profit.
LA SITUAZIONE DI RISTORANTI, PUB E PIZZERIE È DISPERATA
«Comprendiamo lo spirito che anima queste manifestazioni, lo accettiamo e spesso lo incoraggiamo. Ma l’estate 2021 è diversa: la situazione economica di bar, ristoranti, pizzerie e pub è disperata. Solo adesso vedono una luce in fondo al tunnel e solo da settimana prossima, quando anche la Lombardia sarà in zona bianca, potranno tornare e regime, senza limitazione di orari e senza più divieto di utilizzare la parte interna dei locali. Chiediamo perciò a gran voce di limitare al massimo l’organizzazione di sagre e fiere perché i pubblici esercizi hanno un bisogno enorme di lavorare. Giugno, luglio agosto e settembre saranno mesi decisivi per il futuro di molte attività».
Prelazione per le imprese locali Collini insiste sull’importanza della collaborazione: «In momenti come questi bisogna aiutarsi a vicenda». Ed ecco che dal vicepresidente Uniascom presidente di Ascom Busto Arsizio e Medio Olona, arriva un messaggio forte e chiaro diretto ai sindaci dei comuni del Varesotto: «Le amministrazioni che agevolano questo tipo di iniziative, dovrebbero farlo mettendo come condizione il coinvolgimento delle attività locali. Ben vengano perciò sagre e fiere ma con moderazione (non certo tutti i fine settimana) e vincolate ad una sorta di “prelazione” a vantaggio di chi opera nei paesi e nelle città che ospitano questo tipo di eventi».
SI COMINCIA DALLA FESTA DELLE POLPETTE A CASSANO MAGNAGO
Legge uguale per tutti Ferrarese prendendo spunto dalla Feste delle polpette, prevista a Cassano Magnago questo fine settimana, per chiedere il rispetto delle regole e delle misure anti Covid, che resteranno in vigore anche in zona bianca. «Prima di tutto, il decreto del Governo ancora in vigore vieta fino al giorno 15 giungo vieta lo svolgimento di fiere e sagre. Ciò premesso, è quanto mai necessario che anche questo tipo di manifestazioni siano soggette ai controlli per il mantenimento dei distanziamenti, il divieto di assembramenti e l’applicazione delle normative igienico sanitarie alle quali, giustamente, sono soggetti tutti i pubblici esercizi. Due pesi e due misure non verrebbero assolutamente tollerati».
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