Si legge perché… i libri hanno diritto di vivere
I libri dovrebbero essere lasciati incustoditi in luoghi pubblici perché ovunque dovrebbero morire, tranne che di noia e di proprietà privata, condannati a vita in uno scaffale
Leggendo “Tre cavalli” di Erri De Luca scopriamo l’importanza di leggere libri usati “perchè le pagine molto sfogliate e unte dalle dita pesano di più negli occhi, perché ogni copia di un libro può appartenere a molte vite. E i libri dovrebbero essere incustoditi nei posti pubblici e spostarsi insieme ai passanti, che se li portano dietro per un poco, e dovrebbero morire come loro, piegati dai malanni, infetti, ficcati in una stufa di inverno, strappati dai bambini per farne barchette, insomma ovunque dovrebbero morire, tranne che di noia e di proprietà privata, condannati a vita in uno scaffale”.
“I libri, più degli anni e dei viaggi, spostano gli uomini”.
“Così metto il libro nella tasca di dentro della giacca, me l’appunto sul petto. Nel medesimo posto di un’arma adesso ho tutt’altro”.
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