Anpi divisa verso il congresso
Continua la contrapposizione tra Anpi provinciale e sezione cittadina. Minelli: "Formare un gruppo di lavoro per arrivare al congresso di novembre con una lista di direttivo unitario"
Continua il muro contro muro tra l’Anpi provinciale e la sezione di Varese. Nemmeno la presenza dei responsabili nazionali e regionali dell’associazione, Primo Minelli e Tullio Montagna, all’assemblea straordinaria della sezione cittadina, è riuscita ad avvicinare le parti.
Non sono in discussione i valori fondamentali dell’Anpi, primo fra tutti l’antifascismo, quanto la gestione dell’associazione stessa: da una parte si contesta alla presidente provinciale, Ester De Tomasi, di agire a colpi di statuto e regolamenti e di essere «troppo divisiva». Dall’altra c’è la richiesta di una maggiore autonomia rivendicata dalla sezione cittadina e manifestata anche durante l’assemblea che si è tenuta domenica al Circolo cooperativa di Belforte. Un passaggio che doveva essere risolutivo per procedere all’elezione del nuovo comitato, ma che si è concluso con un nulla di fatto e un ordine degli interventi fuori controllo.
LA SOLUZIONE PROPOSTA DAL NAZIONALE
Personalismi, ripicche e vecchi rancori hanno riempito di parole il salone della cooperativa senza lasciare spazio a una soluzione condivisa. Eppure la premessa fatta da Minelli, che è anche segretario dell’Anpi di Legnano, era stata molto chiara: «Formare un gruppo di lavoro provinciale per tentare, da qui a novembre, di formulare una lista di direttivo unitario per arrivare al prossimo congresso con una proposta condivisa».
Una soluzione ribadita dalla segretaria della Camera del Lavoro di Varese, Stefania Filetti, e dal sindaco di Varese Davide Galimberti. «Bisogna ripristinare un clima e una collaborazione – ha detto il Primo cittadino – nell’interesse dei valori che l’Anpi porta avanti . La città ne ha bisogno per affermare in ogni circostanza i valori dell’antifascismo. Mi dispiacerebbe moltissimo che per incomprensioni varie quel patrimonio costruito in tanti anni vada disperso. Quindi l’appello, che sottoscrivo, di Minelli è quello di ricomporre il più velocemente possibile questa situazione nell’interesse dei principi che ci tengono insieme al di là delle incomprensioni».
ERA GIÀ ACCADUTO
Non è la prima volta che ci sono contrasti all’interno dell’Anpi provinciale, Minelli lo sapeva bene prima di iniziare l’assemblea. «È già successo – ha detto il rappresentante di Anpi nazionale – questa volta però la contrapposizione lascia pochi spazi alla mia mediazione e perciò alla fine sarò costretto a relazionare in modo netto tra chi ha la volontà di unire e chi di dividere».
La memoria riporta alla spaccatura avvenuta vent’anni fa tra Angelo Chiesa e Renato Morandi, due colossi della Resistenza in provincia di Varese e autorevoli rappresentanti dell’associazione partigiani. Allora in gioco però c’erano verità storiche pesanti, oggi invece a tenere banco ci sono questioni molto personali i cui effetti si manifestano sull’organizzazione, come, ad esempio, il tesseramento.
Nel salone della cooperativa di Belforte erano tanti gli iscritti che non avevano ancora potuto rinnovare la tessera. Una situazione generata in parte dalla pandemia e in parte dalla mancanza di comunicazione tra i gruppi dirigenti, cittadino e provinciale, separati in casa e per nulla disposti ad arrivare a una tregua. «Noi e i volontari – ha detto Ester De Tomasi – abbiamo tenuto aperto l’ufficio per il tesseramento e dunque chi voleva fare la tessera poteva farla. Io questa mattina invece vedo facce che non ho mai visto prima».
La sezione di Varese, la più importante delle quaranta che formano l’Anpi provinciale, è di fatto senza una guida ufficiale avendo i suoi componenti rassegnato irrevocabilmente le dimissioni. E lo stesso Claudio Macchi, già presidente dimissionario, ha chiuso il suo lungo intervento dicendo che non si ricandiderà pur manifestando la volontà di aiutare a trovare una soluzione. Gli iscritti della sezione varesina, su proposta di Rocco Cordì, hanno deciso di ritrovarsi nuovamente in settimana.
Mentre rimane ancora senza risposta la domanda fondamentale: chi nominerà i componenti del gruppo di lavoro che dovrà traghettare l’Anpi varesina al congresso di novembre?
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