Disperso nel lago Maggiore, continuano le ricerche con robot di profondità della Guardia Costiera
Il mezzo dotato di particolari strumentazioni tecnologiche imbarcato per scandagliare i fondali. Impiegati mezzi dei vigili del fuoco. Indagini in corso dei carabinieri
Ancora senza esito le ricerche dell’uomo che era sul traghetto di linea Laveno Mombello – Intra la notte di lunedì e che ha lasciato la sua auto a bordo.
Sale sul traghetto Laveno-Intra ma non arriva a destinazione, ricerche in corso sul Lago Maggiore
Mentre i carabinieri della compagnia di Vaerbania dopo il ritrovamento del cellulare nella zona di poppa e del veicolo sono riusciti a risalire alla sua identità, sul fronte delle ricerche dell’uomo di 56 anni di Arona è questa mattina, mercoledì, entrato in gioco il robot di profondità del “V Nucleo“ sub della Guardia Costiera di Genova.
Si tratta di uno strumento portato a bordo di un mezzo veloce dei militari che consente di scandagliare il tratto di lago percorso dal traghetto, mentre ai vigili del fuoco dei comandi di Verbania e Varese è affidato il compito di perlustrare un braccio d’acqua della profondità di mezzo miglio rispetto alla linea di navigazione.
Le ricerche sono partite martedì all’alba dopo che il personale di bordo del traghetto la notte prima aveva dato l’allarme per il veicolo rimasto a bordo senza alcuna traccia del proprietario.
E sempre di martedì già dalla prima mattina sulla zona è stato eseguito un primo volo di un velivolo del 1° Nucleo Aereo Guardia Costiera – Prima Sezione Volo Elicotteri – di stanza alla base di Sarzana (Sp) che ha fatto tappa logistica a Malpensa.
Un secondo velivolo militare ha raggiunto il Verbano nel pomeriggio dando il cambio ai colleghi e un terzo sorvolo è stato effettuato sempre nella giornata di martedì da parte del “Drago 82“ del reparto volo Lombardia dei vigili del fuoco.
Dove è finito l’uomo scomparso? Non sarebbero stati trovati messaggi nella sua auto e forse qualche informazione preziosa potrebbe arrivare dal contenuto del telefono in mano all’Arma di Verbania.
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