Le bocce fanno bene alla salute, a Brezzo di Bedero esordisce un 95enne
Osvaldo Bolloli ha giocato bene ed è stato uno dei migliori della Bederese. La società Beigiurnà rende il giusto tributo a Mario Molteni e Mauro Berghi
Un venerdì d’inizio luglio a Brenta: nulla di nuovo climaticamente, pomeriggio caldo, molto caldo, invano cerchi sollievo fuggendo verso alberi accoglienti che possano offrirti qualche scampolo di refrigerio, l’aria appare immota lì come a Cittiglio o a Gemonio, neppure Laveno si lascia trascinare alla prodigalità salvo per le sue acque che, accoglienti, invitano ad immergersi e a lasciarsi cullare dalla loro innata frescura.
Ma Eolo, sornione, lascia Eolia e il mito di Ulisse e si annida docile un po’ più su verso le colline e, appena il sole inizia a lentamente declinare, gonfia di poco le sue gote e inizia a investire i campi da gioco all’aperto dei BeiGiurnà con una leggera, benefica brezza che allontana gli aloni di calore e, alfine, induce gli spettatori a sfoderare il classico maglioncino, prudentemente e saggiamente portato da casa.
Eh sì, venerdì 9 luglio si è completata la gara regionale individuale, intitolata a Mario Molteni e Mauro Berghi, scomparsi di recente, storiche componenti di una società colma di valori che trascendono la semplice realtà sportiva: il ricordo, a termine manifestazione, con un filmato che ha il pregio di fissare attimi di storie semplici, ma sature di suggestioni come sanno esserlo i racconti di una quotidianità infarcita di azioni intrise di rispetto per i più deboli e perciò più bisognosi di attenzioni e di cura.
Si snodano i quarti di finale, dove un campione come Renato Biancotto viene travolto da un arrembante Mazzoleni, è vero fresco campione d’Italia a squadre juniores con Possaccio in quel di San Giovanni in Persiceto solo la scorsa settimana, tuttavia l’evento suscita scalpore. Mazzoleni riesce a incantare la platea con bocciate di raffa, di volo, sempre precise e determinanti e accosti – quali accosti – impensabili in situazioni difficili nelle quali reperire un percorso utile per aggirare le bocce avversarie sembrerebbe impresa davvero proibitiva: morale 10-1 per il giovane Roberto. Nel secondo quarto disputato in loco, un altro Roberto – il Turuani per intenderci – lotta con l’alfiere della Renese Thierry Bossi, ma prevale con un’ultima frazione di gioco ad altissimo livello, colpendo di volo con precisione incredibile le ultime speranze del lacustre.
Sui campi di Cuvio e Monvalle si concretizzano gli altri quarti e a Brenta arrivano Massimiliano Chiappella e Marco Scurati a completare la schiera del magnifici quattro che avranno il compito di connotare la classifica finale. Volgendo lo sguardo ai finalisti si valuta l’analogia con il programma d’inizio serata di RAI 5, nel quale si era perfezionata una splendida esecuzione dell’Orchestra della RAI della sinfonia Pastorale di Beethoven: sinfonia televisiva e sinfonia sul campo da parte di Possaccio che schiera addirittura tre rappresentanti su quattro – Chiappella, Mazzoleni, Turuani -. Il povero Scurati appare come vittima sacrificale, anche perché deve incrociare le lame per il penultimo duello con un onusto di glorie come Chiappella: come poteva finire se non con il successo di Massimiliano, che sciorina un campionario di raffe e voli veramente pregevoli e prevale per 10-4.
L’altra semifinale fratricida vede imporsi facilmente Turuani che non lascia letteralmente scampo al giovane compagno di colori, che sembra aver smarrito la verve precedente, commette errori prima impensabili tanto da subire una sconfitta pesante per 10-3.
Finale prevista, quindi, fra le due colonne di Possaccio, compagine – non dimentichiamolo – giunta alle final four del campionato italiano a squadre. Se avessimo svolto un’indagine fra il numeroso pubblico per carpire un pronostico avremmo ottenuto un plebiscito a favore di Chiappella, ma così non è stato. Turuani aveva meditato di seminare adeguate trappole sul sentiero che conduceva alla vittoria e, dopo un’iniziale prevalenza di Massimiliano fino al 5-3 a suo favore, si porta in parità per poi sfoderare nella mano successiva, a fronte di alcuni errori dell’avversario che si lamenta delle irregolarità del campo createsi nel frattempo, alcune perfette bocciate di volo che gli donano quattro punti e, di fatto, il successo finale concretizzato nella tornata successiva per 10.5.
Domenica 11 luglio, ultima giornata del quarto girone del campionato promozione di terza categoria.
A Brezzo di Bedero, nella Bederese, esordisce in terna una promessa del mondo delle bocce: un certo Osvaldo Bolloli, d’anni 95. Ha giocato bene, non ha condotto al successo la sua compagine, ma ne è stato sicuramente uno dei migliori. È conclamato, confermato, assodato, incontestabile: giocare alle bocce giova, eccome.
PILLOLE DI BOCCE
09 luglio – BeiGiurnà Brenta – Regionale individuale ABCD – finale 1) Turuani Roberto – Possaccio (VCO) 2) Chiappella Massimiliano – Possaccio (VCO) 3) Mazzoleni Roberto – Possaccio (VCO) 4) Scurati Marco – Cuviese (VA)
11 luglio – Brezzo di Bedero – girone 4, ultima giornata Bederse B (VA) – Moroni Madonnina (MI)
3-5 12 luglio – Renese Reno – Regionale Coppie ABCD
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