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Discoteche e sale da ballo chiedono una data certa per riaprire

Le associazioni di categoria chiedono anche il risarcimento danni, lotta all'abusivismo, riduzione dell'Iva al 4% e abolizione dell'imposta sugli intrattenimenti. "In ogni caso dal prossimo sabato le discoteche riapriranno, in piena sicurezza, come live-club, lounge-bar e ristoranti"

discoteca

I proprietari di discoteche e sale da ballo chiedono al governo una data certa per riaprire.  È la principale richiesta, ma non l’unica, emersa dall’incontro straordinario a cui hanno partecipato tutte le sigle del settore facenti capo a “Silb-Fipe-Confcommercio”, “Assointrattenimento-Confindustria” e “Fiepet-Confesercenti-Settore Intrattenimento” oltre che la maggioranza delle sigle dell’indotto tra le quali “AISS-Sicurezza Sussidiaria”, “SILS”, “A.DJ”.

«Il 25 giugno il Comitato tecnico scientifico ha dettato la linea per riaprire le discoteche e locali da ballo – scrivono in una nota stampa le associazioni di categoria – Sono passati 20 giorni e ancora tutto tace. Nel frattempo in ogni città d’Italia milioni di ragazzi ballano e festeggiano nelle piazze e in luoghi abusivi, senza controlli, né protocolli di sicurezza sanitaria. Le discoteche e i locali da ballo, contrariamente, possono essere dei presidi di sicurezza garantendo l’accesso con il green pass. Tutto questo è inaccettabile: abbiamo bisogno di una data certa per ripartire con la nostra attività e ne abbiamo bisogno subito».

I presidenti delle associazioni di categoria, ovvero Maurizio Pasca, Luciano Zanchi, Filippo Grassi e Franco Cecconi, fanno sapere che il tavolo costituito «rimarrà in seduta permanente fino a quando il governo non darà le risposte che attendiamo ormai da mesi. In questi mesi di pandemia, pur essendo costretti per legge a rimanere chiusi, non abbiamo visto un sostegno adeguato da parte del governo e questo è molto grave. Alla luce di questo quadro abbiamo preparato alcune richieste che intendiamo sottoporre al presidente del Consiglio, Mario Draghi».

Cinque le priorità per il settore, oltre alla data certa di riapertura delle attività: l’adozione immediata di un provvedimento di riapertura dei locali, sulla base delle indicazioni fornite il 25 giugno scorso dal Comitato tecnico scientifico; il risarcimento per il danno subito a copertura dei 18 mesi di chiusura forzata delle nostre aziende, che non possono certamente essere considerate alla stregua di altre attività commerciali; il contrasto serio e puntuale da parte delle forze dell’ordine e degli organi di controllo a ogni forma di abusivismo e al proliferare di feste e spettacoli organizzati in completa assenza di autorizzazioni amministrative; la riduzione al 4% dell’iva applicata ai locali da ballo; l’abolizione dell’imposta sugli intrattenimenti (ISI) già giudicata contraria alle direttive europee da più tribunali amministrativi.

«Non chiediamo la luna – concludono i presidenti – queste sono richieste di puro buonsenso, che derivano dalla disperazione di migliaia di imprenditori e decine di migliaia di lavoratori ormai allo stremo. In ogni caso dal prossimo sabato le discoteche riapriranno, in piena sicurezza, come live-club, lounge-bar e ristoranti così come previsto dall’Art. 5 del D.L. 52 del 22 aprile 2021. Inoltre, le associazioni di categoria consapevoli del loro ruolo sociale, si rendono disponibili a promuovere una campagna di sensibilizzazione vaccinale rivolta ai giovani e alla popolazione».

Pubblicato il 13 Luglio 2021
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