Il sindaco di Maccagno e la frazione isolata: “Territorio ferito, non so più come intervenire”
Il villaggio rimane completamente isolato a causa della frana che si è staccata dalla montagna questa notte. Il sindaco Fabio Passera: “Amministratori impotenti di fronte al dissesto idrogeologico di versanti fragili“
Il telefono alle 5.30, il magone per un’altra ferita aperta in paese e poi su, con la jeep a Orascio, frazione di Maccagno con Pino e Veddasca isolata per la frana che si è staccata questa notte.
Il sindaco Fabio Passera è arrivato subito sul posto e ha cominciato a verificare assieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri di Maccagno la situazione dopo l’allarme scattato per l’imponente smottamento.
«Non ci sono feriti, e questa è la cosa più importante». Subito dopo, però, arriva la rabbia.
«Ci risiamo, solo pochi giorni fa un’altra criticità, e poi un’altra ancora sempre quest’estate. Il territorio è ferito, e io non so più cosa fare. Non ho più né parole, né lacrime per descrivere quello che sta succedendo».
Orascio è una frazioncina non distante dal Lago Maggiore: dista dalla strada 394 poco più di un centinaio di metri di dislivello in una zona piuttosto scoscesa.
Ma per arrivarci in auto esiste solo una strada comunale, quella invasa questa notte da un pezzo di montagna venuta giù.
Quello che sconforta Passera è certamente una situazione legata alla fragilità dei versanti che con eventi atmosferici così estremi e con tempi di ritorno così rapidi non reggono il peso delle precipitazioni così intense e prolungate.
I residenti sono di solito una quindicina, d’estate raddoppiano e ora, isolate, rimangono una trentina di famiglie, con diversi turisti.
«Stiamo cercando di organizzarci per evitare al massimo i disagi. esistono dei sentieri alternativi per raggiungere la frazione, ma con l’auto per il momento non si passa». spiega il sindaco.
Sul posto questa mattina, giovedì, sono già in azione i geologi per comprendere la portata dell’evento, ma i tempi per rimuovere quanto franato non sembrano brevi.
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