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Campanacci e striscioni, gli allevatori contro il libro sul lupo all’Alpe Devero

I manifestanti hanno bloccato la presentazione del romanzo "Osso la lupa - Uomini e lupi sulle Alpi", che si sarebbe dovuta tenere giovedì pomeriggio

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Un gruppo di allevatori si è riunito ieri pomeriggio (giovedì 12 agosto) all’Alpe Devero con campanacci, magliette, volantini e striscioni per protestare contro la presentazione del libro “Osso la lupa – Uomini e lupi sulle Alpi“, tanto da portare gli organizzatori ad annullare l’evento poco prima dell’inizio.

Prima di prendere questa decisione, Matteo Antonio Rubino, l’autore del libro, si è confrontato per oltre un’ora coi manifestanti, invitandoli a partecipare alla presentazione, in modo da conoscere quello che si sarebbe detto e magari intavolare una discussione. I manifestanti hanno però rifiutato, continuando a chiedere che l’evento fosse annullato.

«Visti gli animi esacerbati e le tensioni – racconta Rubino –, alla fine ho annullato la presentazione, che era dedicata ai bambini del Devero, per quanto non abbia potuto evitare di coinvolgere nel brutto momento quella trentina di persone, che era comunque presente nel luogo dove era in programma l’evento».

«Mi spiace dei toni – commenta l’autore -, sfociati persino in accuse per il fatto che il mio libro, se entrasse nelle scuole “farebbe il lavaggio del cervello ai bambini”, mentre il mio testo è stato concepito proprio per agevolare la dialettica e per questo è stato riconosciuto e premiato. Mi è spiaciuto poi delle minacce ricevute. Mi sono sentito dire che “la faccia del lupo che uccide le bestie uno se la dimentica perché i lupi sono tutti uguali, ma la faccia mia no” e che “se la sarebbero ricordata”, se il lupo avesse fatto del male a qualche persona».

«Io vorrei sinceramente e semplicemente potere dire la mia, con il mio libro, restando disponibile a sentire l’opinione diversa di chiunque altro – aggiunge Rubino -. Sono qui, per tutti coloro che vorranno insegnarmi ciò che non ho capito del mondo della pastorizia alpina e per dire la mia su cosa ho invece imparato in anni di studio e di interviste ad allevatori di mezza Italia, che mai si sono espressi in toni così accesi».

Una volta calmate le acque, l’autore ha denunciato i fatti di giovedì pomeriggio alle forze dell’ordine. «Sono qui – conclude Rubino -, con il cuore aperto ma con molta amarezza in più, perché quando striscioni preconfezionati e campanacci vengono agitati per soffocare la presentazione di un libro per ragazzi , allora c’è qualcosa non va».

Alessandro Guglielmi
alessandro.guglielmi@varesenews.it
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Pubblicato il 13 Agosto 2021
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