Il viaggio tra i capolavori dell’arte inizia dietro casa
Dai murales di Ravo nel Varesotto ai libri pubblicati dalla casa editrice bustocca Nomos, gli stimoli per conoscere la grande arte si trovano anche passeggiando tra le vie della provincia
L’anniversario del furto della Gioconda avvenuto centodieci anni fa, per mano di Vincenzo Peruggia è stato l’occasione per rispolverare un filo che lega il nostro territorio all’opera più famosa di Leonardo Da Vinci, in mostra al Louvre di Parigi.
Un episodio che con il tempo è divenuto “pop” per via dei tanti significati attribuiti a quel gesto, che ha ispirato narratori e anche cantautori.
Volendo mantenere il nostro territorio come punto di partenza per un viaggio verso la riscoperta dei grandi capolavori dell’arte, possiamo partire dalle orme di uno degli artisti locali che sta riscuotendo maggior successo proprio per la sua abilità di collegare la grande bellezza dell’arte italiana (e non solo) alla street art e alle tecniche contemporanee di espressione creativa, Andrea “Ravo” Mattoni.
RavoSono diverse le opere reinterpretate in questi anni da Ravo nel Varesotto: da Lavena Ponte Tresa a Gemonio, da Somma Lombardo fino a Varese. Tutte hanno per oggetto il lavoro dei protagonisti della storia dell’arte, alcuni celeberrime, altri meno noti ma altrettanto importanti.
Sul Lago Maggiore, ad Angera, ne segnaliamo due in particolare: sono entrambe custodite nel cuore del centro storico della cittadina . La prima, quella più maestosa, è il Fanciullo con canestra di frutta ispirato alla celebre tela di Caravaggio e riprodotto sulla parete esterna di una casa del borgo, la seconda, più piccola e defilata, è invece posizionata sulla parete laterale del municipio, e riproduce una delle opere più affascinanti di Leonardo Da Vinci, “La Scapigliata” o “Scapiliata”. In realtà, solo ad Angera, i lavori di Ravo sono molti di più e si articolano in un vero e proprio itinerario che porta sulle pareti degli edifici del paese riproduzioni di frammenti di quadri e affreschi collegati alla storia della località.
Il Fanciullo di Caravaggio ad AngeraDai murales ai libri, tornando al Fanciullo e alla Scapigliata, se vogliamo mantenere il legame con il Varesotto, un’occasione interessante di approfondimento (e lettura alternativa) della storia e delle caratteristiche di queste opere la forniscono due volumi dedicati, editi da Nomos, casa editrice di Busto Arsizio.
Il primo testo “La fortuna della Scapiliata“, catalogo dell’omonima mostra del 2019 a cura di Piero Marani e Simone Verde, rappresenta un grande approfondimento «del “rebus”» culturale rappresentato da questo ritratto iconico del genio del Rinascimento. Racconta la storia, la riscoperta, la critica e i misteri di una delle muse femminili più famose di Leonardo.
Il secondo libro, sempre edito dalla bustocca Nomos, è “La verità di Caravaggio” di Giuseppe Fornari, uno studio che accompagna i lettori in un viaggio alla scoperta di Michelangelo Merisi, della sua vita e della sua straordinaria arte.
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