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Gli studenti del liceo di Sesto Calende diventano guide a Villa Panza

Per oltre 40 giorni, 12 ragazze e ragazzi dell'Iis Dalla Chiesa hanno accompagnato i visitatori alla scoperta delle opere in esposizione al museo varesino

studenti sesto calende a villa panza

Dodici studenti della 4A e 4B del Liceo Scientifico di Sesto Calende per oltre quaranta giorni hanno indossato i panni da guida e accompagnato i visitatori alla scoperta delle opere conservate a Villa Panza a Varese.

Tutto è nato da un incontro tra Massimo Oldrini, docente dell’Iis Dalla Chiesa di Sesto, e Giovanni Giorgetti, responsabile museale di Villa Panza. Insieme i due hanno deciso di offrire ad alcuni ragazzi la possibilità di mettersi in gioco e di sperimentare il lavoro delle guide Fai dal 31 maggio all’11 luglio.

Prima però di iniziare la loro esperienza al museo, gli studenti hanno seguito un percorso di formazione accompagnati dalle guide di Villa Panza e da sette docenti del Liceo nel ruolo di tutor. Inoltre, ai ragazzi è stato fornito un volume con informazioni dettagliate su tutte le opere esposte da studiare con cura prima della partenza delle visite.

Una volta poste le basi, è stato finalmente il momento di entrare nel vivo dell’iniziativa. A partire dal 31 maggio, gli studenti hanno affiancato le guide nell’accoglienza dei visitatori, accompagnandoli attraverso tutte le aree della villa, illustrando le opere e verificando il rispetto delle norme di sicurezza. Nel primo periodo, gli studenti hanno lavorato a turno dal lunedì alla domenica escluso il martedì, ma presto hanno cominciato ad assistere il personale della Villa tutti i giorni della settimana. Lungo tutta la durata del progetto, inoltre, sia i docenti che i compagni di scuola degli studenti impegnati nel progetto hanno potuto visitare la collezione di Villa Panza gratuitamente.

Tanta la soddisfazione tra i ragazzi al termine del loro periodo da guide. Contenti dei risultati anche le guide e i responsabili di Villa Panza, che hanno apprezzato non solo l’impegno dimostrato dai loro giovani aiutanti, ma anche per le loro ottime competenze linguistiche, necessarie per relazionarsi coi visitatori stranieri.

«L’iniziativa – racconta Massimo Oldrini – non ha solo permesso agli studenti di sperimentare un’esperienza nuova, ma ha anche dato l’opportunità di valorizzare il lavoro che svolgiamo a scuola ogni giorno, e i risultati che i nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno sviluppato in questi quattro anni. Abbiamo già pensato di riproporre l’iniziativa anche l’anno prossimo».

Alessandro Guglielmi
alessandro.guglielmi@varesenews.it
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Pubblicato il 01 Settembre 2021
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