Le bocce ripartono in grande stile a Solbiate Arno
Premi importanti e partecipanti di rango alla decima edizione del Gran premio industria, commercio e artigianato
Non è dato sapere come stia reagendo lo spirito di Elia Kazan, lo scrittore e regista scomparso 18 anni fa, autore del libro e in seguito del film di grande successo antesignano della ricerca del benessere – quanto mai attuale oggigiorno -, intitolato “America, America”, dove il giovane Stavros fugge dalla Turchia per inseguire il sogno, le possibilità che il Paese mitico – gli Stati Uniti, denominati proverbialmente America – erano in grado di suggerire e perciò di suggestionare le menti anelanti riscatto e libertà. Ebbene oggi, nel mondo delle bocce, sta emergendo l’alternativa di pronunciare, con la medesima enfasi, lo slogan: Solbiate, Solbiate, anzi in modo più appropriato, Solbiatese, Solbiatese.
Infatti la ricchezza dei premi contemplati per le singole gare organizzate da Luigi Vanoni e dal suo staff in quel di Solbiate Arno rappresentano un evento, se non unico, certamente non usuale, e costituiscono un motivo aggiuntivo di richiamo per partecipazioni massicce di giocatori di alto livello e di frotte di altri partecipanti di livelli meno prestigiosi. Così avrebbe dovuto essere per la 10a edizione del Gran Premio Industria, Commercio e Artigianato previsto nella gara domenicale del 5 settembre: premi eccezionali in aggiunta alle tabelle federali e così è stato anche se, imprevedibilmente, la partecipazione quantitativa alla manifestazione è stata inferiore alle aspettative.
Quella qualitativa invece si è mantenuta di elevato profilo: alcuni grandi campioni, come Andreani, Barilani, Biancotto, Chiappella e Signorini avevano fornito la loro importante adesione nobilitando di fatto l’intera manifestazione. In pratica l’antico detto che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi, ha visto un’ulteriore conferma: oltre alle non prevedibili defezioni, i grandi boss dello sport delle bocce vengono sonoramente sconfitti e alla fase finale pomeridiana approdano outsider che al momento della formulazione delle fasi eliminatorie non godevano sicuramente dei favori del pronostico. Uno dei più accreditati, a quel punto, era di certo l’alfiere della Ternatese Valente Marchese, il quale cominciava nei quarti di finale a commettere un deplorevole evento di lesa maestà, sconfiggendo – udite, udite – nientepopodimeno che il presidente della Solbiatese Luigi Vanoni, approdato meritatamente alle fasi finali.
Va bene che lo sport non deve rispettare nessuno, se non l’etica della competizione, nella quale deve prevalere la capacità di essere più abile e competitivo rispetto all’avversario, tuttavia un briciolo di bon-ton non avrebbe guastato. Eh, no, il Marchese non guarda in faccia nessuno, batte il presidente che, da grande sportivo accetta la sconfitta, anche se forse un poco rosica, poi maltratta il malcapitato Autorino della Sesamo e infine annienta in finale un forse troppo disinvolto Azalossi di Possaccio che si era sbarazzato, in una rocambolesca semifinale, del favorito Renato Caon già interprete su questi campi di esibizioni certamente molto apprezzate – occorre ricordare una splendida tenzone con Paone alcune settimane or sono -.
Si conclude la manifestazione con semplicità, ospiti Guido Bianchi e Enrico Piotti, oltre ad altri antichi componenti del disciolto Comitato di Varese: Kazan non ha gradito, ma Solbiate, Solbiate echeggia molto forte e chiaro e compete spavaldo con la sua indimenticabile, prorompente America, America.
PILLOLE DI BOCCE
5 settembre – Solbiatese – Regionale festiva individuale ABCD 1) Marchese – Ternatese 2) Azalossi – Possaccio 3) Autorino – Sesamo 4) Caon – F.lli d’Italia
6 settembre – Cuviese –Regionale coppie ABCD – inizio 12 settembre – Solbiatese – Regionale festiva individuale ABCD
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