Sull’ospedale di Luino Asst Sette Laghi rassicura i cittadini: “Attività chirurgica tornata a pieno regime”
L'azienda fa il punto della situazione della struttura a seguito di grande fermento cittadino sul tema sanità. "Per il rilancio di Luino, molto utile saranno anche gli esiti dell'analisi sui fabbisogni sociosanitari dell'alto Verbano che sta conducendo ATS Insubria“
Le mozioni in consiglio comunale e il dibattito pubblico. I tavoli istituzionali e il dibattito politico della città, che si è recentemente sublimato nella nascita di un comitato a protezione dell’ospedale che comprende forze politiche e anime trasversali.
Il pianeta sanità di Luino è in fermento e per questo Asst Sette Laghi propone una fotografia su quanto sta avvenendo dal punto di vista dei servizi e delle attività in essere.
«L’Ospedale di Luino ha dato un contributo rilevante alla gestione della pandemia e non appena la pressione dei ricoveri covid lo ha consentito, soprattutto dall’inizio dell’estate, sono stati ripristinati i reparti no covid e potenziata l’attività chirurgica», spiegano dai vertici dell’azienda all’attuale situazione del Luini Confalonieri.
«Da giugno l’attività chirurgica è tornata a pieno regime con 15 sedute a settimana. Proprio da oggi, inoltre, è stata ripristinata la dotazione di posti letto chirurgici portandola da 16 a 20, superiore a quella del 2019.
Sempre dall’inizio dell’estate è stata ripristinata l’attività di Cure Subacute e anche l’attivitù di degenza di Medicina generale è aumentata fino al massimo consentito dai distanziamenti previsti dalla normativa per i reparti covid free. A breve, comunque, le modifiche strutturali in corso consentiranno di aumentare ancora la capacità delle degenza ordinaria. Anche per le attività di riabilitazione sono stati riattivati i posti letto compatibilmente con il rispetto del distanziamento e l’organico infermieristico».
«A livello ambulatoriale, l’attività è tornata a regime nel corso dell’estate, con l’introduzione di un ambulatorio di dermatologia e il prossimo potenziamento dell’attività di diagnostica proctologica. Anche l’attività di Pronto Soccorso si è stabilizzata sui volumi pre pandemici. Per l’urgenza permane presso l’Ospedale di Luino un mezzo di soccorso avanzato di AREU con medico rianimatore per i trasporti tempo dipendenti, che si aggiunge all’anestesista presente h24 in ospedale e a quello in pronta disponibilità. Insistono nel compendio ospedaliero le strutture psichiatriche residenziali a media e bassa intensità (CPM e CRM), oltre ad un Centro Diurno e agli ambulatori del Centro Psico Sociale (CPS), perfettamente integrate con Servizio di Diagnosi Prevenzione e Cura dell’Ospedale di Cittiglio. le attività psichiatriche non hanno subito riduzioni durante tutto il corso della pandemia».
«Per quanto riguarda l’assetto dell’Ospedale di Luino, esso è adeguato al piano di valorizzazione e rilancio stilato per i presidi spoke della ASST Settelaghi e il fatto che nelle proposte di modifiche al POAS inviate in Regione non si faccia riferimento diretto a Luino ne è la conferma: non è sull’organigramma che è necessario intervenire in quella sede, ma sui servizi erogati, come si sta appunto facendo. Per il personale medico sono in corso le procedure di assunzione, in particolare per la chirurgia generale e l’ortopedia e traumatologia. Ulteriore conferma dell’importanza che l’Ospedale di Luino riveste all’interno dell’ASST è anche il programma di interventi che lo riguardano direttamente, del valore complessivo di 1,4 milioni di euro: dal rifacimento della copertura del tetto del Padiglione Centrale, per un finanziamento complessivo pari a 300 mila euro, alla ristrutturazione del Pronto Soccorso (il valore delle opere è di circa 660.000 euro), al rifacimento della cabina elettrica anche in previsione dell’estensione del condizionamento a tutto il Monoblocco (valore dell’opera 390.000)».
«Per il rilancio di Luino, molto utile saranno anche gli esiti dell’analisi sui fabbisogni sociosanitari dell’alto Verbano che sta conducendo ATS Insubria. Con la nuova riforma del SSR, inoltre, è prevista una riorganizzazione dei servizi dedicati alla popolazione dell’Alto Verbano in un’ottica di valorizzazione del territorio anche con la previsione di realizzare una Case della Comunità e un Ospedale di Comunità».
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