Andrea Bozzato e una storia di sport e successi
Campione del Vertikal Sass de Fer di Laveno categoria disabili e una storia di successi alle spalle. Una medaglia d’oro, due medaglie d’argento, campione italiano di paraciclismo e una grande determinazione.
Andrea Bozzato, corridore dell’atletica 3V, ha 42 anni, due bellissimi bimbi ed è sposato «con una donna che mi è sempre stata vicina e supportato in tutto quello che ho fatto». È appena uscito vincitore dal Vertikal Sass de Fer di Laveno cat. disabili, la gara podistica in salita organizzata dall’associazione 100% Anima Trail, ma alle spalle colleziona diversi successi, tra questi una medaglia d’oro, due medaglie d’argento e un quinto posto nel mondiale di Paratriathlon del 2012 ad Auckland in Nuova Zelanda, cat. TRI 5. L’oro lo ha conquistato negli europei di Paratriathlon nel 2012 a Eiat in Israele cat. TRI 2, il primo argento nel 2009 nei mondiali di Pararowing a Poznań in Polonia cat. LTA 4+ (equipaggio misto, due uomini più due donne con disabilità diverse, fisiche e non vedenti) e il secondo nel 2013, negli Europei di Paratriathlon ad Alanya in Turchia nella cat. TRI 5.
Andrea è nato con una malformazione congenita alla gamba destra e della sua riabilitazione, che includeva nuoto e bicicletta, ne ha fatto un punto di partenza. Dopo aver iniziato canottaggio e continuato lo sport del paraciclismo, che lo ha portato a diventare campione italiano cat. LC2 nel 2007, ha voluto provare ad affiancare a queste due attività anche la corsa. «Mi dicevano che non avrei potuto fare della corsa il mio sport e io ho iniziato proprio per dimostrare che niente è impossibile», ha raccontato. Un impegno durato per due anni e che poi, visto lo sforzo elevato che comportava correre, si è concluso.
Gli obiettivi per Andrea però non si sono fermati lì. Tra il continuare a fare sport a livello amatoriale e qualche passeggiata su e giù per la montagna di Laveno con i propri bimbi, un’altra sfida personale li ha bussato alla porta, o meglio, alla finestra, dalla quale poteva osservare questa montagna e sognarne la cima. Così, dopo aver scoperto il GPM (gran premio delle montagne varesine) e fatto quattro su cinque le tappe proposte dalla gara, la scelta è stata presa, avrebbe sicuramente partecipato al Vertikal Sass de Fer di Laveno. Un anno questo, tra l’altro, che grazie al patrocino dato dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), ha visto tra le categorie anche quella dei disabili. Circa sette i concorrenti ma uno solo il vincitore: Andrea Bozzato.
«Avrei partecipato anche tra i normo dotati con la consapevolezza di poter arrivare ultimo. Non mi sarebbe importato, l’obiettivo per me era partecipare e riuscire a portare a termine questa sfida. Ora posso dire che quella cima l’ho raggiunta», così ha raccontato Andrea. Ambizione, determinazione e voglia di continuare a mettersi in gioco sono sicuramente tra le sue principali caratteristiche.
«Adesso quello che faccio lo faccio per me e i miei figli. Voglio insegnarli a non sedersi mai, di volere sempre delle rivincite in caso di mancato raggiungimento di un obiettivo ma soprattutto di averne sempre molti di obiettivi. Non bisogna mai mollare», ha concluso.
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