Bper annuncia 1700 esuberi. Fabi: “Autunno caldo per le banche”
Settimana prossima inizierà la trattativa con i sindacati di categoria. Frontini (Fabi): "Fondamentale sarà la volontarietà di accesso al fondo di settore"
Il gruppo Bper ha annunciato con un comunicato stampa esuberi per 1700 lavoratori. «Avviato un percorso per ottimizzare gli organici e favorire il ricambio generazionale» recitava la nota stampa della banca. In provincia di Varese Bper, che è il terzo gruppo bancario a livello nazionale, conta 70 sportelli per un totale di circa 750 dipendenti.
L’annuncio fatto dalla banca di Modena non fa dormire sonni tranquilli al sindacato di categoria che si trova ad affrontare l’ennesima ristrutturazione del settore causata in buona parte dall’impatto delle nuove tecnologie digitali. Nell’ultimo rapporto Abi sull’occupazione nel settore finanziario si metteva in evidenza la diminuzione costante degli sportelli fisici a favore di quelli digitali, con una contrazione consistente del numero di occupati. Gli impiegati sono infatti passati da 323 mila nel 2013 a 298 mila nel 2017. Se invece si guarda alle uscite volontarie dal 2001 al 2018 se ne contano 70 mila, a fronte di 20mila nuovi ingressi, per lo più con contratti a tempo indeterminato.
INIZIA LA TRATTATIVA CON BPER
Settimana prossima inizierà la trattativa per trovare l’accordo tra Bper e i sindacati di categoria. La Fabi sembra avere le idee ben chiare in proposito. «il numero di esuberi dichiarati da Bper è importante – spiega Alessandro Frontini, segretario provinciale della Fabi – La nostra sfida sarà negoziare assunzioni che siano garanzia di un reale ricambio generazionale».
Si dovrà capire a quali aree si fa riferimento per gli esuberi e quali saranno le condizioni di uscita. «Fondamentale sarà la volontarietà di accesso al fondo di settore – continua Frontini – strumento che in questi anni ha permesso l’accompagnamento alla pensione ma ci sta a cuore soprattutto il ricambio generazionale attraverso nuove assunzioni e stabilizzazione dei precari presenti nel gruppo sul territorio varesino».
Il sindacato è anche in attesa di capire come verranno calendarizzate le uscite già previste, dopo l’acquisizione degli sportelli ex Ubi da Banca Intesa, e non ancora effettuate. Si tratta di 370 esuberi che si sommano a quelli nuovi.
NON C’È SOLO BPER
A preoccupare il sindacato ci sono anche altre situazioni che sono da tempo in attesa di definizione. «Sarà un autunno che si annuncia molto caldo e denso di trattative non solo nel gruppo Bper – conclude Frontini – ma c’è anche la vicenda Unicredit-MPS e la trattativa aperta con Credit agricole e Credito Valtellinese».
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