Il documentario che combatte razzismo e antisemitismo nel calcio
Si chiama "Changing the Chants" e coinvolge diverse grandi squadre europee - Torino: le donne guidano i dragon boat sul Po - Bergamo, tornano le gare podistiche
NOTIZIARIO UISP del 27 0ttobre 2021
IL PROGETTO – Changing the Chants: tifo e razzismo in Europa
Changing the Chants è un progetto biennale, sostenuto dal programma dell’Unione europea per i diritti, l’uguaglianza e la cittadinanza. Una cooperazione innovativa e internazionale tra Borussia Dortmund, Feyenoord Rotterdam, Werder Brema, Chelsea, Milan, Bologna, Fare Network e la Casa di Anna Frank. L’obiettivo è approfondire la comprensione degli approcci che le società di calcio possono utilizzare per educare i tifosi sui comportamenti antisemiti negli spalti. Changing the Chants si fonda su due programmi educativi separati per gli appassionati di calcio, gestiti dal Borussia Dortmund e dal Feyenoord. In queste due iniziative troviamo scambi reciproci e sperimentazioni di nuovi approcci.
Il documentario si apre con le forti parole di Ronald Leopold, direttore della casa di Anna Frank: «Antisemitismo e razzismo sono macchie sulla storia dell’umanità. E le ricerche confermano che sono fenomeni nuovamente in crescita. Sappiamo dal passato cosa potrebbe accadere se non affrontiamo questi problemi sin dall’inizio».
In un emozionante viaggio attraverso l’Europa, attraversando stadi vuoti, musei e luoghi della memoria (tra cui Auschwitz e il campo di concentramento di Birkenau), il regista Stefano Di Pietro guida lo spettatore all’interno del periodo più buio del nostro tempo per presentare come si relaziona con la società contemporanea e per aumentare la consapevolezza sull’importanza di non dimenticare mai il peso della storia e dell’educazione, soprattutto quando si parla di calcio, elemento cruciale della nostra.
Il documentario Changing the Chants è disponibile alla visione libera e gratuita sul canale youtube di Uisp Nazionale.
TERRITORI – Sabato a Torino le donne guidano i draghi sul fiume Po
Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno, e a Torino si chiuderà con una bella collaborazione tra Dragonette Torino Onlus e Circolo Amici del Fiume, sui Murazzi, centralissimo lungofiume della città.
Sabato 30 ottobre, dalle 9 alle 13, sarà infatti possibile provare gratuitamente le Dragon Boat, barche storiche che a Torino sono ormai simbolo della solidarietà tra donne operate al seno, un simbolo della grinta che mettono nella battaglia contro al tumore.
Le Dragonette di Torino sono un’associazione no profit che si occupa della riabilitazione psico fisica delle donne operate di cancro al seno, attraverso la pratica sportiva del dragon boat. A Torino, un gruppo spontaneo di donne operate al seno, venuta a contatto della realtà di tante altre città italiane si è dedicata al dragonboating con ottimi risultati.
Il Dragon Boat, disciplina sportiva diffusa in tutto il mondo, prevede gare su imbarcazioni standard lunghe 12,66 metri con la testa e la coda a forma di dragone. Queste imbarcazioni sono sospinte da 20 atleti con pagaie al ritmo scandito del tamburino mentre il timoniere a poppa (sulla coda del drago) tiene la direzione guidando il timone.
PODISMO – Fò di Pe: con la Quisa torna il grande podismo a Bergamo
Il grande podismo ritorna a Bergamo con l’ottava edizione della “Corsa sulla Quisa”, manifestazione organizzata dalla società Fò di Pe con il patrocinio di UISP Bergamo. L’appuntamento è per lunedì 1 novembre, quando centinaia di appassionati si ritroveranno ad Almè per percorrere i 10 km previsti dalla gara, che si svilupperà nei territori dei comuni di Almè, Paladina, Valbrembo, Bergamo e del Parco Regionale dei Colli di Bergamo attraverso le sue piste ciclabili, con fondo stradale che alterna grandi tratti di asfalto a brevi sterrati.
La partenza sarà alle 9, per questa gara divertente ed emozionante, che segna il ritorno all’organizzazione di gare da parte dei Fò di Pe del presidente Luigi Perego: “Organizzando la Corsa sulla Quisa abbiamo voluto lanciare un messaggio di fiducia nel futuro – spiega il segretario organizzativo, Matteo Lucchini – e siamo soddisfatti della risposta dei tanti partecipanti che lunedì si presenteranno ai nastri di partenza. Il rammarico è quello di non poter ancora prevedere un momento conviviale nel dopo gara: una parte della gara importante tanto quanto quella agonistica”.
(Fabio Spaterna – Uisp Bergamo)
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