“Cosa vedere in un film?”, ad Ameno gli esercizi di visione con il critico Bruno Fornara
L’associazione Asilo Bianco propone nel weekend da venerdì 12 a domenica 14 le lezioni con il docente della Scuola Holden e selezionatore alla Mostra di Venezia
(Foto Francesco Lillo)
Una “tre giorni” sul Lago d’Orta dedicati al grande cinema per imparare a capire “come e cosa vedere in un film”.
L’associazione Asilo Bianco organizza per la sera di venerdì 12 novembre, il pomeriggio di sabato 13 e la mattina di domenica 14, nella sala del Museo Tornielli di Ameno, gli esercizi di visione con il critico cinematografico Bruno Fornara, docente di cinema alla Scuola Holden di Torino e selezionatore dei film per la Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia.
«Il cinema è un universo in piena espansione, anche se il covid l’ha tramortito – spiega Fornara, nella foto mentre commenta un film di Murnau, celebre regista del grande Nosferatu -. È uscito dalla sala buia, suo luogo di nascita, ed è arrivato nelle case, con la tv, i dvd, la rete. Bisognerebbe saper fare i conti con le immagini, con i film, con le storie raccontate per immagini. Da che parte cominciare l’analisi di un film? Cosa vedere in un film? Come andare oltre il livello narrativo e quello tematico? Come funziona in un film il rapporto tra i segni, il racconto e il senso? Che legame c’è tra i segni del cinema e il senso che essi producono e veicolano? Che cos’è la messinscena? Come funzionano spazio e tempo dentro un film?»
«Le lezioni hanno come supporto continuo le immagini: sequenze tratte da film famosi, brani di opere di Hawks, Eastwood, Tati, Lubitsch, Buñuel, Van Sant e di molti altri registi, classici e contemporanei. Il cinema tende, di solito, ad occultare se stesso, il proprio linguaggio, la propria struttura costitutiva. Il cinema, per rivolgersi al grande pubblico e per affascinarlo, si nasconde dietro un linguaggio trasparente, dietro una fortissima impressione di realtà. Eppure, il cinema – come un romanzo, una poesia, un fumetto, un quadro, come qualsiasi operazione narrativa e comunicativa – è sempre discorso, costruzione, messinscena, finzione. Riuscire a vedere, dietro e dentro il livello narrativo, i segnali e le scelte che il regista ha messo in atto per raccontare vuole dire cominciare davvero a leggere ed analizzare un film, vuol dire verificarne la profondità e lo spessore. Il cinema, di solito, nasconde il proprio lavoro, la propria architettura. Ma se lo spettatore comincia a cogliere i segni (tantissimi) del lavoro del regista, allora il film si mostra in tutta la sua complessità (quando c’è…). Apprendere il linguaggio delle immagini significa poter dare un giudizio più motivato sulla bellezza di un film. Significa diventare spettatore attivo, uno spettatore che si trasforma in detective, raccoglie indizi, si lancia in previsioni, segue piste, lavora e si diverte dentro quel campo di forze e di strategie che è il film. Costruirsi uno sguardo più acuto, non vuol dire rinunciare alla passione. Vuol dire appassionarsi di più».
Cosa vedere in un film? le informazioni:
Venerdì 12 novembre ore 20.30 – 23.00
Sabato 13 novembre ore 15.00 – 18.30
Domenica 14 novembre ore 10.00 – 13.00La prenotazione è obbligatoria e i posti limitati. Il costo del corso è di 50 Euro comprensivo di tessera associativa (da saldare direttamente sul posto).
Per accedere al museo è necessario il Green Pass.
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