A Sesto il referendum sul mercato ancora senza una data, ma Buzzi rassicura: “nessun dietrofront”
Interrogato in consiglio sul futuro dei banchi il primo sindaco risponde: “I cittadini potranno scegliere tra due progetti consolidati, questo non è tuttavia il momento per la consulta"
Non è questo il momento per la consulta che stabilirà la posizione definitiva del mercato settimanale di Sesto Calende. Interrogato dalla segretaria del PD e consigliera di Insieme per Sesto Floriana Tollini nel consiglio comunale di mercoledì 10 novembre il sindaco Giovanni Buzzi è tornato a parlare del mercato del mercoledì, spostato nella primavera del 2020 dal centro in Viale Lombardia per permettere il regolare svolgimento in tempo di pandemia.
“Nessun dietrofront sul referendum” ha ribadito il sindaco annunciando che seppur a brevi passi – soprattutto sotto l’aspetto della “legittimità delle proposte”, l’amministrazione sta comunque portando avanti l’iter per la presentazione dei due progetti: «L’amministrazione vuole proseguire nella direzione già incanalata (ovvero quella della consultazione per scegliere tra le due “location”). Come giunta ci facciamo carico di questa questione nel suo complesso, non solo per quanto riguarda l’assessorato al commercio. Si tratta infatti di un argomento molto importante e trasversale per la città, che tocca varie questioni».
Al momento, conferma Buzzi, sono in fase di studio preliminare i progetti basati “sull’idea che le due proposte alternative siano confrontabili”, con lo stesso numero di posti disponibili, 95, sia in centro che in viale Lombardia. «Non ritengo che questo sia il momento ideale per la consulta, al contrario prendiamo l’occasione per consolidare i due progetti e garantire che le due diverse opzioni siano soltanto di localizzazione: non vogliamo che l’argomentazione sia asimmetrica o viziata in qualche modo, a partire dal numero di posti – sottolinea il primo cittadino –. Se per Viale Lombardia la dislocazione dei banchi è intuitivamente più semplice l’eventuale ritorno in centro non potrà invece avvenire alle stesse identiche condizioni di prima, per questo stiamo cercando di arrivare a una proposta il più coerente possibile per il centro, con delle inevitabili modifiche rispetto al passato. Già capire se dopo il 31 dicembre sarà o meno confermato lo stato d’emergenza potrebbe cambiare gli scenari».
Sesto Calende, il servizio di trasporto per gli anziani
Nell’interpellanza la consigliera di Insieme per Sesto Tollini aveva inoltre chiesto informazioni sul trasporto per gli anziani al mercato, servizio che con lo scoppio dalla pandemia è stato sospeso. «Un bellissimo servizio che negli anni veniva organizzato dai volontari dell’associazione pensionati a cui il Comune ha sempre dato tutto il supporto necessario– risponde Buzzi, che dà rassicurazioni -. Voglio precisare che la sospensione del servizio non è stata legata tanto allo spostamento del mercato quanto alle modalità del servizio e le complicate limitazioni imposte dalla situazione, come il numero di posti e la sanificazione del mezzo. Indipendentemente se sarà attivato dall’associazione o dal Comune, la volontà sarà comunque quello di ripartire col servizio non appena ci saranno le condizioni per poterlo fare».
La replica di Sesto2030: “Servono tempi certi e cronoprogramma”
Parole, quelle del sindaco, che non soddisfano a pieno Sesto2030, gruppo all’opposizione che negli ultimi due anni molto si è speso sulla tematica del mercato con sondaggi e questionari dedicati sia ai cittadini che agli operatori.
«Dopo mesi di silenzio e continua incertezza sulla questione mercato sembra che finalmente qualcosa stia iniziando a muoversi – commenta in una nota la lista rappresentata da Simone Danzo e Alessandra Malini -. Secondo noi, sul tema mercato l’Amministrazione continua ad evitare il confronto diretto con gli ambulanti, che invece è necessario e manca di rapidità di intervento».
«Inoltre, – conclude Sesto2030 – resta sempre, a nostro avviso, la “patata bollente” dei parcheggi da affrontare, perché il “nuovo” parcheggio (che però mostra già delle problematiche legate alla pioggia, non essendo asfaltato), è infatti a sola sostituzione dei parcheggi inutilizzabili per il cantiere Marna, ma si sa che le necessità sono maggiori (e non solo di mercoledì). C’è bisogno di tempi certi, di un crono-programma legato alla presentazione dei progetti e a quello della consultazione popolare, che al momento ancora manca. Siamo consci che esiste l’importante variabile del Covid, ma appunto per questo la programmazione diventa ancor più necessaria come strumento di governo della questione mercato e non solo».
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