Dai più vecchi ai più recenti: quali sono i cantiere negli ospedali della Sette Laghi e quando termineranno
L'azienda sta gestendo una quarantina di progetti tra opere in corso, cantierabili e ancora da studiare. 120 i milioni stanziati di cui una settantina decisa nell'ultimo triennio
Centoventi milioni di stanziamento, di cui 70 decisi nell’ultimo triennio, per 40 cantieri. È il direttore generale dell’Asst Sette Laghi Gianni Bonelli a presentare il programma di opere che pone l’azienda ospedaliera alla stregua del Duomo di Milano: « Interventi continui per ottenere ambienti più vicini ai cittadini, rendendoli più accoglienti e sicuri in base anche all’evoluzione della tecnologia».
FONTANA: BENE L’INVERSIONE DI TENDENZA RISPETTO AI TAGLI CONTINUI DI 10 ANNI FA
Alla presentazione del corposo programma di interventi, messo a punto dall’ing. Roberto Guarnaschelli e dalla sua equipe dell’ufficio tecnico, c’erano anche il Presidente Attilio Fontana, che ha sottolineato ancora una volta l’importante inversione di tendenza rispetto a 10 anni fa quando si volle tagliare sui costi della sanità alleggerendone il bilancio di 36 miliardi di euro mentre oggi si parla di corposi e importanti investimenti, e il presidente della Commissione sanità Emanuele Monti oltre a tutta la squadra manageriale della Sette Laghi.
40 CANTIERI SOMMA DI FONDI STANZIATI DA ANNI
Il lungo elenco di interventi, tra piccoli e più sostanziosi, però, è la somma dei tanti annunci fatti nel corso degli ultimi anni. Ci sono opere, come il nuovo Day Center 2, che venne presentata dal presidente lombardo Roberto Maroni il giorno dell’inaugurazione del primo day Center, 22 aprile 2016, come l’abbattimento con ristrutturazione del padiglione Dansi Boffi di cui si parla ormai da 6 anni.
Non mancano progetti recenti con le risorse legate al PNRR per lo sviluppo della medicina territoriale, uno dei target indicati dal Ministero per poter accedere ai fondi europei, piuttosto che i 24 milioni di euro per ristrutturare padiglione centrale e vecchio invento di Cuasso.
Procediamo con ordine.
NUOVA PALAZZINA ALL’OSPEDALE DI VARESE: IL DAY CENTER 2
Tra i primi cantieri ad aprire al Circolo di Varese ci sarà quello del nuovo Day Center2. I fondi, come dicevamo, vennero annunciati dal presidente Maroni nel 2016, al taglio del nastro della nuovissima palazzina realizzata al posto dell’ex pronto soccorso.
Dal mese prossimo, dovrebbero iniziare i lavori nel cantiere dell’ex geriatria all’interno dell’ospedale di Varese che verrà abbattuta: « In fase progettuale, si sono sottostimati gli elementi di impiantistica che passano sotto l’edificio. L’intervento avrebbe potuto compromettere l’attività delle altre parti dell’ospedale – chiarisce l’ing. Guarnaschelli – Regione Lombardia si è fatta carico di questi ulteriori costi, autorizzando le nuove opere».
I fondi, inizialmente stimati di 16,8 milioni di euro, sono saliti a 18.440.000. La fine dei lavori è prevista per dicembre 2023. Al momento si pensa al solo abbattimento della geriatria e parrebbe, quindi, accantonata l’idea di coinvolgere anche la clinica Santa Maria inizialmente compresa e che aveva sollevato qualche voce polemica in città. Lo stralcio della palazzina è previsto attualmente ma non è detto che il progetto non subisca una nuova modifica.
NUOVA PALAZZINA PER LA DIALISI DOVE VERRA’ ABBATTUTO IL PADIGLIONE DANSI BOFFI
Entro dicembre 2024 dovrebbero finire i lavori anche per la realizzazione del nuovo CAL e l’abbattimento del padiglione Dansi Boffi, quello attiguo all’ex maternità. La notizia che, tra i fondi stanziati dal Ministero della Salute ( 146 milioni,) Regione Lombardia ne destinasse 16 al CAL dell’ospedale di Varese risale al 2016. Il cantiere doveva durare 18 mesi : « Le criticità sono legate al partner Aria incaricato di individuare i fornitori – ha spiegato ancora l’ing. Guarnaschelli – ora il contratto è stato sottoscritto e si potrà avviare il cantiere». La nuova palazzina si inserisce in un percorso anche di completamento della ristrutturazione del Padiglione Centrale del Circolo. L’apertura del cantiere è in programma per l’aprile prossimo.
TERZO LOTTO ALL’OSPEDALE DEL PONTE CHE AVRA’ UN NUOVO INGRESSO
Pronto il progetto del terzo lotto ( molto sofferto) della nuova palazzina che ospiterà la hall e ulteriori ambulatori medici all’ospedale Del Ponte di Varese. L’ingresso è stato previsto di fronte all’accesso del nuovo parcheggio. Una scelta che va nel senso dell’incentivazione alle politiche di mobilità più sostenibili in cui crede l’amministrazione comunale. Sarà dunque non più su piazza Biroldi ma praticamente alle spalle del nuovo pronto soccorso. Lo stanziamento annunciato è di 17,6 milioni di euro, l’avvio delle opere edilizie dovrebbe avvenire a gennaio 2023 e la fine nel dicembre 2024.
Il completamento della nuova palazzina permetterà di radunare tutti i servizi attualmente sparsi sul territorio. Sarà dunque liberato completamente l’ospedale di Velate su cui sarà avviata una valutazione per la vendita. Esattamente come si era pensato nel 2006.
IL NUOVO FUTURO DELL’OSPEDALE DI CUASSO
Tra i progetti più ambiziosi e nuovi c’è il rilancio del presidio di Cuasso. « Quando sono arrivato, una delle priorità era quella di definire il futuro dell’ospedale di Cuasso – ha ricordato il direttore Bonelli – la pandemia ci ha fatto comprendere il bisogno di spazi come questo, qualificati per far fronte alla domanda nata da questa emergenza».
In effetti, il futuro del presidio cuassese è proprio legato al coronavirus: dato cedibile dall’assessore Gallera nel 2019, era stata aperta una manifestazione di interesse per i privati che volevano prenderselo in carico, in una sorta di cogestione con il pubblico.
Se fosse o meno una buona idea non lo si seppe mai: i termini per presentare le domande erano stati fissati al 29 febbraio 2020 ma l’arrivo del coronavirus sconvolse tutto e restituì dignità e lavoro a quel presidio.
Il progetto ambizioso è quello di realizzare un centro di riabilitazione pneumologica con l’apertura di un centro universitario di ricerca. Una realtà d’eccellenza a livello europeo. Per questo obiettivo, è previsto anche il recupero del conventino che fungerà da foresteria ma avrà anche aule di didattica. Per il progetto sono stati stanziati 24 milioni di euro: « È una cifra che che si basa su stime in base ai parametri – spiega il responsabile delle opere Guarnaschelli – verrà ristrutturato tutto il padiglione centrale che avrà le camere di degenza ( 100 letti), spazi riabilitativi, studi medici e anche aule di didattica».
Già nel 2005, per l’ospedale di Cuasso vennero stanziati 4 milioni di euro per la sua ristrutturazione. Il cantiere fu lungo e sfortunato e si concluse con la rescissione del contratto e il completamento dei lavori su un solo piano. Anche per il conventino si era ventilata la proposta di un’alienazione poi sfumata per le condizioni dello stabile.
Al momento, esiste solo un progetto di massima e un’indicazione di avvio del cantiere nel 2024 e fine nel dicembre 2026.
DUE OSPEDALI DI COMUNITA’ A LUINO E A CUASSO
Tempi più contingentati, invece, per la realizzazione dei due ospedali di comunità: uno a Luino, al quinto piano del padiglione centrale che dovrebbe essere pronto già a fine anno con opere per un valore di 2,380 milioni di euro, e uno a Cuasso nel padiglione della medicina, che ha avuto un ruolo essenziale nella gestione dei pazienti postati nella seconda ondata del covid. I tempi di questo secondo ospedale di comunità rimangono più lunghi: le opere dovrebbero concludersi a giugno 2024.
I due ospedali di comunità offriranno 40 letti di cure a bassa intensità e gestiti dal personale infermieristico. È prevista la presenza di un medico per 4 ore al giorno. Nei programmi della legge regionale dovrebbero essere coinvolti i medici di medicina generale: il compito di “reclutarli”, nella nuova organizzazione territoriale della sanità, spetta innanzitutto al Ministero e poi a Regione Lombardia. In questo momento, l’obiezione più evidente è quella della collocazione molto periferica dei due ospedali di comunità, non facilmente raggiungibili dai medici curanti di Varese o della parte più a sud del capoluogo.
CASE DI COMUNITA’: RISTRUTTURAZIONE IN 4 SEDI MENTRE LUINO AVRA’ UNA PALAZZINA NUOVA
Completano il programma di interventi tutte le opere di realizzazione delle case della comunità: a parte quella di Tradate che ha già avviato il servizio dell’infermiere di famiglia, ma dove sono in corso opere edilizie per quasi 1,5 milioni di euro dal completare entro fine anno, ci sono i cantieri da attivare nella casa di comunità di Angera ( 952.360 euro da chiudere entro marzo 2023), di Varese via Monte Rosa e di Laveno ( entrambe con finanziamenti pari a 1,4 milioni di euro con fine dei lavori a dicembre 2022 per Laveno e marzo 2023 per Varese).
A Luino verrà invece realizzata una nuova palazzina a due piani, che verrà costruita dopo aver abbattuto quella esistente. Il cantiere dovrebbe chiudersi entro febbraio 2023 e costare 1.619.442 euro. Al momento è stato detto che sarà costruita con tecniche ecosostenibili e di risparmio energetico.
INTERVENTI A CITTIGLIO E A TRADATE
Per arrivare ai 40 cantieri, infine, occorre sommare anche altri interventi di ristrutturazione e ampliamento già annunciati come quello per realizzare il nuovo CAL da 12 poltrone a Cittiglio ( 640.000 euro da completare entro ottobre prossimo); l’installazione di un nuovo impianto di refrigerazione sempre al Pia Luvini ( anche questo definito prioritario nel 2019) Poi si conta la ristrutturazione del pronto soccorso di Tradate, con l’innovazione tecnologica (entro fine maggio per un costo di 900.000 euro) e l’adeguamento strutturale e impiantistico che si concluderà nel prossimo mese di aprile per un valore di 6,2 milioni di euro. Si aggiungono, sempre al Galmarini, altri 3 milioni di euro per il nuovo blocco operatorio, pronto nella prossima estate.
Come il cantiere Duomo, sempre attivo, da anni.
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