Nell’anno del Covid l’utile delle aziende varesine è calato del 16%. Ma si continua a investire
Il periodico "Made in Varese" ha pubblicato i dati relativi ai bilanci 2020. Le aziende nonostante il calo di utile e fatturato continuano a investire in sostenibilità e digitalizzazione
Il 2020 è stato un anno disastroso per l’economia mondiale a causa del Covid. I dati pubblicati da “Made in Varese“, che ha analizzato i bilanci 2020 di 1330 imprese della provincia di Varese, indicano un utile pari a 1,107 miliardi di euro (-16%) e un fatturato a quota 28,2 miliardi (-12%) rispetto al 2019, quando erano rispettivamente pari a 1,32 miliardi e 32,04 miliardi.
Anche nell’anno orribile della pandemia le aziende in provincia di varese, tra mille difficoltà, hanno continuato a lavorare. Ai primi dieci posti nella classifica per fatturato stilata da “Made in Varese” troviamo: Haier Europe Appliance (1 miliardo e 386 milioni di euro), Novartis Farma (1 miliardo e 246 milioni), Tigros (832 milioni), Bticino (754 milioni), O-I Italy (613 milioni), Openjobmetis (516 milioni), Lindt & Sprungli (400 milioni), Sandoz (347 milioni), Cargolux Italia (307 milioni) e Neos (256 milioni).
LE AZIENDE LEADER DI SETTORE
Nel commercio al comando troviamo Tigros (Solbiate Arno) società della grande distribuzione che primeggia anche per utili, mezzi propri, cash flow e addetti. Così come Haier Europe Appliance Solutions (Varese) si conferma leader nella meccanica e Novartis Farma (Origgio) nella chimica-farmaceutica. Nel settore alimentare è Lindt & Sprungli (Induno Olona) a guidare la classifica mentre nella gomma-plastica torna in testa la Termoplastica Lati (Vedano Olona). La O-I Italy (Origgio) si riconferma al primo posto nel settore cemento-materiali-vetro e Opnejobmetis ribadisce la sua supremazia nei servizi. Alla Goglio (Daverio) podio più alto nel settore carta-grafica-media e a Diva (Varese) il primato nella moda-abbigliamento. Al vertice del settore edilizia-costruzioni c’è la Enrico Colombo (Sesto Calende) mentre Roda (Gavirate) ribadisce la sua leadership nel legno-mobilio.
FIDUCIA E INVESTIMENTI
La fotografia scattata dal periodico nell’anno in cui è esploso il Covid-19 è un vero spartiacque rispetto al passato e con un futuro tutto da ridisegnare alla luce del Pnrr. Le aziende non solo hanno reagito alla pandemia, ma hanno dimostrato di avere fiducia come confermano i dati resi noti dall’Ufficio studi dell’Unione industriali, secondo cui il 79% delle imprese manifatturiere del distretto varesino nel 2021 ha fatto investimenti e il 54% lo ha fatto impiegando risorse maggiori rispetto agli anni passati. E se si considera che gli investimenti previsti nel 2022 si concentreranno sui fronti della digitalizzazione e della sostenibilità, significa che le imprese hanno accettato la sfida del cambiamento.
«Il tema Esg, ovvero la sostenibilità: environment, social, governance – sottolineano Ivan Spertini e Paolo Rota, soci equity partner di Kpmg – è rilevante perché impatta su tutte le aziende, tutte le funzioni aziendali, dalle vendite alla produzione, agli acquisti e anche l’accounting, e quindi la strategia aziendale per la continuità nel medio periodo».
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