Pinocchio in piazza, la verde Lentate e il Cenacolo dell’Abbazia: cosa fare a Sesto Calende nel weekend
Le nuvole lasciano spazio al sole che bacerà la Piazza De Cristoforis, palcoscenico di uno spettacolo teatrale per le famiglie: Ecco cosa fare a Sesto Calende da venerdì 25 a domenica 27 febbraio
Cosa fare e vedere a Sesto Calende nel weekend? Il Comune lombardo più a sud del Verbano sarà baciato dal sole anche l’ultima settimana di febbraio, con il cielo sereno e le temperature miti che permetteranno di godersi iniziative nelle frazioni e nel borgo, dove, a pochi giorni dal Carnevale, arriverà Pinocchio per uno spettacolo dedicato alle famiglie. Ma Sesto Calende è anche una terra ricca di storia da scoprire e riscoprire, a partire dal famoso Cenacolo dell’Abbazia di San Donato e dalla frazione di Lentate, da dove verrà trasmessa la nuova puntata di Sesto alle 7.
Ecco gli appuntamenti e le proposte per trascorrere il fine settimana a Sesto Calende.
APPUNTAMENTI:
VENERDI’ 25
SESTO ALLE 7: Come ogni venerdì, a dare il benvenuto al weekend sarà l’amata trasmissione “strettamente sestese” Sesto alle 7. Prosegue il giro delle frazioni da parte del trio composto da Dj Clo, Fabio Barisone e Marco Limbiati, alla scoperta delle bellezze della città: dopo Lisanza e Oneda, la puntata di venerdì 25 (ore 19) sarà trasmessa in diretta dal “Balabiott” di Lentate Verbano, la frazione campagnola a nord della città, vicina tanto al Ticino quanto ai Laghi di Comabbio e Monate.
Ospite al “Balabiott” Massimo Brusa presidente del Club 73 che ogni estate organizza la tradizionale festa dei “Tri dì in cümpagnia“, senza dubbio uno degli eventi più amati in città, tra musica, cibo e bevande. Ma la puntata di questo venerdì darà spazio anche allo sport potendo contare sulla partecipazione di Paola Ravaldini, la presidente della storica realtà sportiva e atletica Sesto76. Leggi l’articolo completo qui.
(I due speaker sestesi Marco Limbiati e Fabio Barisone)
SABATO 26
TEATRO A CIELO APERTO: A partire da sabato 26 febbraio, ore 11, la piazza De Cristoforis diventa il palcoscenico di tre spettacoli dedicati alla famiglia. A dare il via alla rassegna “Respira il Teatro” uno dei più grandi protagonisti delle letteratura italiana: Pinocchio, reinterpretato nei testi e nella regia di Silvia Priori.
Lo spettacolo con Roberto Gerbolés e Max Zatta attinge dal mondo dei mimo e dei clown per raccontare una favola universale che travalica il confine del tempo e dello spazio; una storia ricca di significati e valori profondi che il Teatro Blu metterà in scena utilizzando le tecniche legate alla comicità del teatro d’attore e al virtuosismo del mimo clown. Leggi l’articolo completo qui.
LE PROPOSTE:
LA FRAZIONE: LENTATE – La puntata di Sesto alle 7 in diretta dal Balabiott di Lentate è un’occasione per conoscere una terra verde, che all’interno di un ricco ecosistema accoglie anche la rana di Lataste, rarissima specie protetta dalle direttive europee e presente esclusivamente nella Pianura Padana.
(La vista su Lentante dalla Chiesa di San Materno)
La fattoria degli ebrei e di Rodari: Il piccolo centro abitato di Lentate è riconosciuto come frazione di Sesto Calende da praticamente cent’anni, 1929, dopo esser stato, tra Ottocento e primo Novecento, parte di Comabbio e prima ancora di Taino. Proprio sul confine con quest’ultimo paese collinare si trova la fattoria della Cascina Piana, un nome che deriva dalla strada di campagna con cui è conosciuta la SP48.
La vita in questa fattoria, dove per sei mesi visse anche Gianni Rodari mentre insegnava a Ranco, era decisamente diversa rispetto alle altre strutture del luogo. Gestita da un gruppo di famiglie ebree, fuggite dalla Germania nazista, era un’azienda sviluppata e moderna. Vi lavoravano decine di persone, compresi molti braccianti italiani che provenivano dai comuni circostanti ma perfino da più lontano, da Bergamo e da Padova. Tutto questo finì improvvisamente e per sempre in un solo anno, con l’entrata in vigore delle leggi razziali nel 1939. L’articolo completo qui.
https://www.varesenews.it/2014/01/i-piccoli-alunni-di-rodari-fuggiti-dai-nazisti-e-dalle-leggi-razziali/43130/
STORIA: La chiesa dell’Abbazia di San Donato è l’edificio storico più importante della città e dà il nome alla storica frazione dall’altra parte del cavalcavia Marchetti, il ponte che passa sopra la linea ferroviaria e che collega il centro città alla zona delle cascine.
L’abbazia in stile romanico fu costruita dai monaci benedettini nella seconda metà del IX Secolo. Tra i capolavori conservati nella chiesa va menzionato l’affresco dell’Ultima Cena dipinto da Giovanni Battista Tarilli nel 1581 ispirato al famosissimo Cenacolo di Leonardo Da Vinci e recentemente menzionato anche da Vittorio Sgarbi.
Oltre al “Cenacolo” le navate dell’abbazia custodiscono un emozionante ciclo di affreschi – restaurati nel 2016 – fra cui “La disputa di Santa Caterina d’Alessandria” di Bernardino da Zanale, la “Madonna dei Limoni” e la “Madonna del Latte”.
(Vittorio Sgarbi parla del Cenacolo Sestese)
OLTRE IL PONTE
ARONA E LE EMOZIONI IN ROSA: Ad Arona l’associazione ArtedaArona e la Consulta femminile aronese inaugureranno la mostra “Emozioni in Rosa” allo Spazio Moderno in via Martiri della Libertà.
La mostra sarà visitabile dalle 16 di sabato 26 febbraio e rimarrà aperta tutti i giorni dalle 15 alle 18, sabato e domenica anche dalle 10 alle 12. Oltre all’inaugurazione anche un’esibizione: domenica 6 marzo (ore 16) la Consulta femminile aronese avrà come ospiti la pianista Maria Olivero e la poetrice sestese Rossana Girotto per uno spettacolo di musica e parole.
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