Il Pirellone chiede il ritiro dei russi e trattative di pace
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità un testo in cui condanna l'invasione e sostiene un percorso negoziale tra Kiev e Mosca. Misure per accogliere i profughi e inserire gli studenti
Condanna dell’invasione russa considerata “ingiustificata e illegittima” e sostegno alle aspirazioni europee dell’Ucraina.
Sono i principi contenuti nella mozione urgente sulla crisi ucraina approvata dal Consiglio regionale della Lombardia. Il documento, illustrato dal capogruppo del PD Fabio Pizzul, porta le firme di tutti i capigruppo di maggioranza e minoranza.
La mozione bipartisan impegna la Giunta a fornire assistenza umanitaria, finanziaria ed economica alla popolazione ucraina e propone una serie di azioni concrete. Innanzitutto, il Consiglio regionale chiede la predisposizione di un programma per l’accoglienza dei profughi ucraini dalle zone di guerra e per favorire i ricongiungimenti dei minori attivando misure a favore delle badanti di nazionalità ucraina. e un piano sanitario urgente per la somministrazione di cure gratuite per tutti i cittadini ucraini che saranno ospitati in Lombardia.
Attenzione anche all’istruzione. Si propone di convocare un tavolo con le Università lombarde per concordare le modalità per accogliere, in via straordinaria, gli studenti ucraini anche attraverso borse di studio ad hoc. Con l’Ufficio Scolastico Regionale si dovranno definire i percorsi per rendere possibile l’inserimento nelle scuole primarie e secondarie degli studenti provenienti dall’Ucraina.
La crisi ucraina, oltre a ingenti perdite umane, sta provocando un impatto negativo sull’economia del nostro Paese. Per questo la risoluzione impegna la Giunta – in accordo con tutti i soggetti del sistema economico lombardo – a individuare e sviluppare nuovi mercati su cui indirizzare esportazioni e investimenti che in questo momento non possono trovare sbocchi sul mercato russo.
Al Governo italiano, invece, il Consiglio regionale chiede di attivarsi per l’immediata cessazione delle operazioni militari e il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina, per sostenere in sede europea la sospensione del Patto di stabilità e l’istituzione di un fondo europeo compensativo per gli Stati maggiormente penalizzati dalle sanzioni, prevedendo misure di sostegno alle imprese colpite indirettamente dall’applicazione delle sanzioni.
Mercoledì 2 marzo alle ore 13.00 in piazza Città di Lombardia si svolgerà un momento di riflessione e di preghiera per la crisi ucraina. L’iniziativa nasce di alcuni Consiglieri e Assessori che hanno aderito all’appello di Papa Francesco che ha esortato ad osservare un giorno di digiuno per la pace in Ucraina. Saranno presenti di Don Igor Krupadell’Esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia e Monsignor Luca Bressan, Vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale della Diocesi di Milano.
Anche nelle prossime serate Palazzo Pirelli continuerà ad essere illuminato di giallo blu, i colori della bandiera Ucraina, in segno di solidarietà e vicinanza al popolo ucraino.
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