Tamponi, medici, incendi e Ucraina: Vergiate 2030 fa il punto dei primi mesi dell’anno
Un 2022 cominciato in salita per Vergiate, che ha dovuto fare i conti in particolare con due incendi, il pensionamento di diversi dottori di medicina generale e le difficoltà legate ai tamponi
Vergiate 2030, la lista di opposizione guidata da Romano Balzarini, commenta gli eventi che hanno interessato il comune nel corso dei primi mesi del 2022. Dalla gestione del sistema dei tamponi e i primi pensionamenti dei medici di base ai due incendi che hanno colpito la frazione di Sesona: Vergiate 2030 attacca le scelte della maggioranza e avanza le sue proposte.
Tamponi
«La fase più acuta della pandemia – afferma Vergiate 2030 in un comunicato – ha costretto tanti vergiatesi a fare i “salti mortali” per i tamponi rapidi indispensabili al lavoro, a scuola e senza poter avere un servizio adeguato da parte della Farmacia comunale. Abbiamo provato a sollecitare un miglior servizio, ma la risposta è stata che va bene così, anzi a detta del Vice sindaco Paccini non c’era neanche l’obbligo di farlo».
Medici di base
«Abbiamo avuto poi la “bomba” dei medici di base – aggiunge -, sei su sei in età pensionabile, con i primi pensionamenti reali che saranno tre entro giugno. Di medici sostituti nemmeno l’ombra al momento e i vergiatesi ancora a fare i “salti mortali” per trovare un medico, specie per i più anziani e spesso fuori paese. Ci sono state anche file di ore allo sportello di Angera, ritardi nelle comunicazioni da Ats, insomma una gran confusione. Abbiamo presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale ai primi di febbraio per provare a fare fronte insieme, davanti alle evidenti mancanze del Sistema sanitario: gli Uniti ci hanno risposto “picche” e pure in malo modo. Per fare cosa? Solo politica, parole al vento, letterine all’Ats o Asst poco cambia, tanto fumo negli occhi. Il Pd ha anche fatto una petizione che come Balzarini personalmente ha anche voluto comunque firmare, come gesto di buona volontà per evidenziare i problemi che ci sono, con lo spirito che ciò che è bene per i Vergiatesi lo è per tutti».
«Noi avevamo proposto – spiega Vergiate 2030 – azioni per fare l’unica cosa concreta: rendere più appetibile Vergiate per i futuri, pochi purtroppo, medici di base. Perfino il consigliere regionale Monti si è espresso in tal modo, eppure noi come civici non abbiamo alcun accordo con i politici regionali: si tratta solo di aver buonsenso. E invece il Pd di Vergiate preferisce fare campagna elettorale invitando politici “loro” per far passare il messaggio “è colpa d’altri” solo contro Regione Lombardia piuttosto che lavorare seriamente insieme. Forse che le elezioni regionali si avvicinano? Gli ambulatori comunali di Vergiate sono perfetti per loro: tre medici con una sola sala d’attesa: la nostra proposta comprendeva tutti gli ambulatori anche delle frazioni, non solo quelli di Vergiate, come da foto pubblicate sulla pagina Facebook degli Uniti e non c’è spazio per una segreteria. Ma al Pd va bene così e la colpa è della Regione, troppo semplice! Anche se Regione Lombardia non sta “brillando” nei servizi sanitari territoriali, resta una Regione con una sanità di eccellenza. Una domanda allora i vergiatesi se la fanno: se il sindaco deve tutelare gli interessi di tutti, quando lui, Parrino, era assessore ai Servizi sociali, per anni, non si è mai accorto che i nostri medici stavano tutti invecchiando? Cosa ha fatto negli anni passati per prevenire il problema? Non è questa forse una grave responsabilità politica comunale?».
«Poi arriviamo alla barzelletta: basta informarsi sul web per scoprire che nelle Regioni guidate dal Pd, come la Toscana e l’Emilia Romagna, hanno esattamente gli stessi guai con i medici di base come in Lombardia. Cosa diciamo dei fondi alla sanità tagliati a Roma da Gentiloni a Renzi a Monti? Cosa diciamo della scelta folle presa a Roma di non programmare bene il numero chiuso alla Facoltà di Medicina?».
Finanziamenti dalla Regione
«Ma la Regione Lombardia – continua il comunicato – torna improvvisamente comoda quando sgancia i quattrini. Da Milano arrivano fondi, tanti, per opere pubbliche importanti sul territorio, come quelli per il Lago di Comabbio e Corgeno. E non abbiamo letto neppure un ringraziamento alla Regione. Anzi, abbiamo letto un articolo del Sindaco che loda solo il Comune, che ci ha messo alcuni spiccioli, oltre ad un buon lavoro tecnico sicuramente. Per un finanziamento regionale che era destinato proprio alle aree lacustri. Di cosa si vanta il Sindaco se è la Regione che decide di investire sul nostro territorio lacustre?».
Incendi a Sesona
«Infine – afferma Vergiate 2030 – abbiamo avuto Sesona al centro della cronaca provinciale per due episodi letteralmente infuocati. L’incendio nei boschi del Monte Bertone era purtroppo nell’aria e non solo per il grande secco ed il vento, ma anche per lo stato in cui versano i boschi: pieni di fogliame, rami e piante secche. Noi avevamo puntato molto in campagna elettorale sul rilancio dei tanti boschi, da tutti i punti di vista. In accordo con il Parco bisogna muoversi per rendere i boschi più puliti e anche così più sicuri. In modo informale ci hanno già detto che “non si può fare niente” quindi per la Giunta tutto così rimarrà. Abbiamo anche troppe abitazioni vicino ai boschi. Adesso è scontato sentire dal Sindaco che si dovranno fare opere di bonifica. Dopo, sempre dopo si arriva. Complimenti almeno ai pompieri e ai volontari! Poi l’incendio del caseggiato a Sesona. Che grande cuore hanno dimostrato i vergiatesi mobilitandosi per aiutare gli sfollati. Ma a Sesona adesso che si fa? Il tratto di strada di Via Treves è stato chiuso dopo l’incendio anche ai pedoni! Sappiamo che era già regolato con un semaforo a senso unico alternato. Nell’incontro avuto in Comune il 25 febbraio con il sindaco Parrino, l’assessore Facchin e il responsabile area tecnica, è stata proposto di valutare una nuova soluzione: mettere un “ponteggio a galleria” quindi coperto sopra, che potrebbe permettere l’apertura al passaggio di auto e pedoni. In tale modo si tornerebbe ad una sorta di “ quasi normalità” senza spendere cifre importanti per altre opere. Sesona non sarebbe quasi divisa in due come è ora, dato che si devono ipotizzare tempi lunghi per i lavori. Attendiamo un riscontro. Sesona ha già problematiche di viabilità irrisolte da anni, non si merita disagi per tanto tempo ancora!».
Guerra in Ucraina
«Infine – conclude la lista d’opposizione – sulla grave crisi in Ucraina: non abbiamo capito esattamente la posizione della Giunta sul tema e cosa si vuole fare nel concreto. Per ora solo vaghi richiami alla Costituzione ma poca chiarezza sulle intenzioni. Se c’è da prendere una posizione che la si prenda! Noi aspettiamo notizie, intanto la Crisi avanza!».
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