Quantcast

Giancarlo, 99 anni oggi: “Così insegno ai diciottenni a guidare”

Ha cominciato nel 1962 quando l’esame era ancora orale. Regola numero uno: “Studiare”

Besozzo

Quando si dice “la vita è un esame”, o “non si finisce mai di studiare”: l’esempio è lui, Giancarlo Colombo, che oggi, 8 marzo 2022 compie 99 anni e ancora sta dietro alla cattedra ad insegnare “teoria“ per la patente.

La cifra tonda è vicina, vicinissima, un traguardo – è il caso di dirlo – tagliato a bordo della sua “macchina”, la scuola guida di Besozzo, dove ha formato eserciti di neopatentati. E ancora oggi Giancarlo insegna per tre volte la settimana a Besozzo (ma anche ad Angera) la teoria. La pratica no, per legge non è possibile impartire lezioni di guida sopra ad una certa età.

Besozzo

Ma dare precedenza, stop e divieto di transito diventano argomenti da padroneggiare per i ragazzini che la sera, dopo la scuola, con ancora addosso la giacca seguono attenti (foto sopra) con due obiettivi: passare lo scritto – “la teoria” – e soprattutto imparare bene le regole per andare in macchina. Oggi è prevista una piccola festicciola all’autoscuola di Besozzo, e poi via, di nuovo al lavoro.

Il segreto? «Mai fermarsi con la mente, studiare, accogliere in maniera preparata le novità tecnologiche in arrivo. Sa quante ne ho dovute affrontare…?».

Nuovi modelli, alimentazioni che cambiano, ora l’auto elettrica: tutti meccanismi da spiegare assieme agli altri elementi utili per formare gli studenti. Già perché la “teoria“ per chi deve imparare a condurre un veicolo è importante come la pratica: a che serve saper cambiare o andare decisi se non si è in grado di decifrare un segnale che può salvarti la vita?

Il pensiero va anche ai fatti di cronaca brutti, alla notizia ancora fresca dei cinque giovanissimi morti nel Bresciano qualche settimana fa, nessuno dei quali aveva la patente: «Se qualcuno avesse insegnato loro a guidare, forse…». Giancarlo Colombo insegna dal 1962, quando non c’era an ora lo scritto ma l’esame era orale.

Il segreto è sempre uno: «Studiare bene».

Ma cos’è cambiato in questi anni? «Sono cambiati loro», dice Giancarlo a margine di una lezione. «Una volta la patente la prendevano persone più che adulte: la patente la facevano a 30 o 40 anni, oggi a 18 anni tutti vogliono la patente e la macchina».

Tempi che cambiano, come le attenzioni per le lezioni: «I ragazzi di oggi sono molto più svegli, ma anche un po’ più svogliati…», spiega mentre i giovani stanno lasciando l’aula, dopo aver salutato.

Momenti uguali per tutta una vita: «Buonasera prof».

«Buonasera, e ricordatevi di fare i quiz a casa».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it
Un giornale è come un amico, non sempre sei tu a sceglierlo ma una volta che c’è ti sarà fedele. Ogni giorno leali verso le idee di tutti, sostenete il nostro lavoro.
Pubblicato il 08 Marzo 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore