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Mele rosse, presentato il thriller “made in Ossola”

Il cortometraggio è stato presentato lunedì. La prima è in programma per mercoledì 30 marzo al Cinema Corso di Domodossola

La presentazione di Mele rosse a Domodossola

È il 2002, il Piemonte è attraversato da una serie di omicidi brutali, le vittime sono tutte giovani donne. Due anni dopo, l’assassino si consegna alla polizia, è condannato, ma dopo 16 anni è di nuovo libero, incontra una ragazza e se ne innamora. Si tratta della sua prossima vittima? Oppure l’omicida è veramente cambiato? Questa è la storia al centro di Mele rosse: il cortometraggio girato interamente in Ossola presentato lunedì 21 marzo alla cappella Mellerio di Domodossola. Il corto prodotto da CineAlpi e diretto dal regista Enrico Pietrobon sarà proiettato per la prima volta mercoledì 30 marzo al Cinema Corso di Domodossola.

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Trailer Ufficiale Mele Rosse from Enrico Pietrobon Film on Vimeo.

Il cortometraggio è un thriller della durata di 35 minuti girato interamente in Ossola con un cast (sia gli artisti che i tecnici) interamente ossolano. Gli attori principali sono Andrea Lavalle, Luca Costale, Alessandra Rigoli, Sara Caprera ed Erika Mazza. La colonna sonora è del maestro Roberto Olzer, con la partecipazione del gruppo I pentagrami. La sceneggiatura è di Luca Costale, Andrea Lavalle ed Enrico Pietrobon.

La trama

Siamo nel 2002, una serie di brutali omicidi infesta il Piemonte e le sue periferie. Ragazze giovani uccise e poi mutilate da un omicida seriale, Marco Castaldi.

Un commissario di questura, Aurelio Lamanna, segue questi omicidi da vicino. Nel 2004 con grande sorpresa di Aurelio Lamanna, l’omicida seriale, dopo l’ultima vittima si costituisce alla polizia. Dopo un lungo interrogatorio, dove emergono numerosi dettagli, Marco Castaldi viene condannato all’ergastolo. Errori rilevanti commessi durante il prelievo delle prove di alcune vittime permettono a Marco Castaldi di essere scarcerato dopo soli 16 anni.

Marco ricomincia la sua vita, trova un lavoro e conosce una nuova ragazza, lei si innamora follemente. Dopo 16 anni lei sarà la prossima vittima oppure Marco è cambiato?

«Una storia affascinante e ricca di suspense»

«È stata una bella avventura – racconta il regista Enrico Pietrobon -. La storia è affascinante, ricca di suspense, e vi lascerà nel finale a bocca aperta».

«Il progetto – aggiunge Pietrobon – è nato nel 2018 grazie a un’idea. Abbiamo capito che la storia a cui ci siamo ispirati aveva delle buone potenzialità, anche se si concentrava interamente sull’interrogatorio. Noi l’abbiamo presa e vi abbiamo costruito intorno il nostro cortometraggio, girando anche le scene degli omicidi, che nell’opera originale apparivano solamente come fotografie».

«È un progetto – affermano gli attori Luca Costale e Andrea Lavalleche ha coinvolto tante persone con la passione del cinema, speriamo che più persone possibili vengano al cinema e apprezzino questo lavoro, frutto dell’amore e della voglia di fare qualcosa di nuovo in un periodo tanto difficile».

Alessandro Guglielmi
alessandro.guglielmi@varesenews.it
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Pubblicato il 22 Marzo 2022
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