Gli impianti di ventilazione meccanica controllata sono degli strumenti che vengono impiegati negli edifici al fine di migliorare la qualità dell’aria, ridurre la muffa e l’umidità, ed infine preservare l’efficienza energetica. Infatti, molti studi hanno dimostrato che l’aria interna spesso è più inquinata di quella esterna, a causa di diversi fattori come gli agenti chimici rilasciati dalle vernici oppure il vapore generato dalla cottura dei cibi.

Vantaggi della VMC

Gli impianti di ventilazione meccanica controllata residenziale hanno diversi vantaggi. In primo luogo, la possibilità di filtrare l’aria di un ambiente, rendendola più salutare e respirabile. Inoltre, è possibile anche integrare dei sistemi di deumidificazione che rimuovono l’umidità ed evitano l’accumulo di muffa sulle pareti. Istallare un impianto VMC, inoltre, consente di ridurre l’apertura delle finestre, ed evitare, pertanto, le dispersioni di calore e l’inquinamento acustico. Senza dubbio, però, il motivo che spinge sempre più persone a dotare gli edifici di impianti VMC, è la possibilità di ridurre i consumi e consentire il passaggio ad una classe energetica superiore.

Impianti VMC a singolo o doppio flusso

È possibile distinguere tra impianti VMC a singolo oppure doppio flusso. Nel primo caso, vi è un’unità che “preleva” l’aria dall’interno ed estrae quella presente mediante delle bocchette, applicate in genere in corrispondenza dei serramenti. Tali impianti funzionano mediante un recuperatore di calore che permette di invertire il flusso: prima l’aria viene prelevata dall’interno ed espulsa all’esterno, e dopo qualche minuto l’aria esterna viene riscaldata ed immessa all’interno. I vantaggi di questo impianto sono in primo luogo il costo minore di realizzazione e di manutenzione rispetto agli impianti a doppio flusso, e poi l’ingombro minore dato dall’assenza di canali. I sistemi di ventilazione meccanica controllata a doppio flusso, invece, sono dotati di due condotti separati, capaci di garantire l’espulsione e l’immissione dell’aria in maniera continua e contestuale. Lo scambiatore di calore, in questo caso, permette ai due flussi di non toccarsi mai.

Gli incentivi fiscali

Istallare un impianto VMC permette di usufruire di alcuni incentivi fiscali, come le detrazioni del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Infatti, la VMC con recupero di calore, rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria finalizzati al risparmio energetico. In particolare, per le spese sostenute dal 26 giugno al 31 dicembre, il limite massimo di spesa su cui la detrazione è applicabile, è di 96.000 euro. È possibile, però, avvalersi anche delle detrazioni Irpef o Ires destinate agli interventi finalizzati ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici. In questo caso, è necessario inserire la realizzazione di un impianto VMC in un intervento di riqualificazione energetica globale, al fine di ottenere il 65% di detrazione per un valore massimo di 100.000 euro, ripartito in 10 rate. Per quanto riguarda il superbonus del 110%, è bene specificare che gli impianti di ventilazione meccanica controllata rientrano in tale agevolazione solo se vengono realizzati per evitare la formazione di muffa, unitamente ad altri interventi di isolamento termico delle superfici opache; oppure se l’istallazione è effettuata assieme alla sostituzione di un impianto di generazione.