Visita speciale per le Officine dell’acqua di Laveno Mombello
La delegazione della Fédération du Patrimoine Maritime Méditerranéen è stata sul Lago Maggiore per visitare il laboratorio lavenese e il cantiere-didattico di Cellina
Sono trascorse meno di due settimana dal rimpatrio della delegazione dell’Associazione Vele d’Epoca Verbano, promotrice del progetto Officine dell’Acqua, dalla trasferta nei Paesi Baschi e lo scorso fine settimana la delegazione francese della FPMM – Federazione del Patrimonio Marittimo del Mediterraneo (https://www.fpmm.net) è giunta a Laveno per visitare la nascente realtà presentata al pubblico meno di un anno fa.
La seconda settimana di marzo, infatti, una delegazione dell’AVEV composta dal presidente Paolo Sivelli, l’architetto e maestro d’ascia Leonardo Bortolami e dallo skipper Tansar Owsia sono state invitate insieme al Museo della Marineria di Cesenatico come rappresentanza italiana a San Sebastjan nei Paesi Baschi, all’interno del cantiere-museo Faktoria Albaola (http://www.albaola.com), per partecipare e trasmettere l’esperienza italiana nel contesto del progetto europeo Erasmus plus Mare3.
Al loro ritorno la gradita sorpresa: l’annuncio della visita della FPMM, un organismo internazionale che riunisce le più virtuose realtà che si occupano della tutela e della trasmissione delle tradizioni legate alla nautica tradizionale sul mare ma anche sui laghi e sui fiumi.
«Le acque interne sono meno frequentate ed utilizzate in Italia ma rappresentano una fondamentale risorsa nel panorama sia economico che turistico in tutta l’Euproa Centrale e del Nord. E’ stato cosi anche in Italia ma dalla metà dell’800 con l’avvento dei treni e della gomma poi, queste autostrade naturali sono state dimenticate. Siamo conviti possano tornare ad essere protagonisti di un turismo naturalistico e culturale motore del territorio».
La delegazione FPMM composta dai cinque consiglieri e del presidente Tierry Pons è giunta il venerdì sulle sponde del Lago Maggiore ed il giorno successivo, alla presenza del giornalista e scrittore genovese Giovanni Panella, studioso di tradizione nautica, ha visitato prima le Officine dell’Acqua di Laveno e nel pomeriggio il cantiere-didattico di Cellina dove vengono organizzati e svolti i corsi di costruzioni e restauro delle barche in legno.
“E’ fondamentale riunire realtà come le vostre, esempi unici di capacità, entusiasmo e passione, per riuscire a coinvolgere anche le istituzioni sia sul territorio che a livello centrale. L’Europa sta investendo molte energie per riuscire a far conoscere ed incontrare le eccellenze regionali che meritano di essere supportate e riconosciute come esempi virtuosi. Questa è la strada giusta da percorrere” ha dichiarato il presidente Tierry Pons.
L’Avev sta infatti proseguendo la sua attività didattica oltre che con i propri corsi di restauro e di vela tradizionale anche con gli incontri didattici con le scuole del territorio e si prepara alla partecipazione come rappresentanza italiana insieme all’Associazione Vela Tradizionale al Festival internazionale di Setè in Francia dall’11 al 18 aprile (https://escaleasete.com).
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