Quantcast

Asili a confronto su numeri e pratiche dell’accoglienza dei bimbi dall’Ucraina

Sono una ventina le scuole dell'infanzia di Varese e provincia che già accolgono bambini ucraini sui 91 che hanno dato disponibilità

bambini asilo

Oltre la metà degli asili di Varese ha dato disponibilità ad accogliere bambini provenienti dell’Ucraina che, in una ventina di realtà, già frequentano le Scuole dell’infanzia paritarie aderenti alla Fism, sperimentando diverse soluzioni per garantire la migliore accoglienza possibile ai piccoli e alle loro famiglie.

I NUMERI

Questo la realtà attorno alla quale si sono confrontate nella serata di ieri, lunedì 28 marzo, un centinaio di educatrici e coordinatrici di scuole dell’infanzia nell’incontro online promosso dalla Fism di Varese (Federazione italiana scuole materne) cui aderiscono 163 asili. Di questi 91 hanno dato disponibilità ad accogliere i piccoli profughi in arrivo dall’Ucraina (il che fa di Varese la seconda provincia lombarda per capacità di accoglienza nelle scuole della diocesi di Milano dopo il capoluogo regionale) per un totale di 439 posti per la scuola dell’infanzia (3-6 anni),  32 posti per la sezione primavera (bambini di 2 anni) e 3 posti per il nido (0-3 anni). 

«Hanno tutti partecipato con molto interesse all’incontro, concentrandosi su questione molto pratiche», racconta Valentina Buffon, coordinatrice pedagogica di Fism Varese che ha coordinato l’incontro assieme alla presidente provinciale Maria Chiara Moneta, somministrando ai partecipanti anche un rapido questionario per capire risorse e difficoltà riscontrate dalle scuole.

MEDIAZIONE CULTURALE

Base di partenza per il confronto sono stati il progetto pedagogico predisposto da Fism Varese, con i consigli alle scuole per gestire al meglio l’accoglienza dei bambini da un lato, e la realtà quotidiana degli asili, tra chi ha già cominciato ad accogliere e che si appresta a farlo.

La mediazione culturale e il sostegno psicologico, sia nei confronti dei bambini che delle famiglie, sono i temi su cui le scuole dell’infanzia di Varese hanno chiesto maggiori chiarimenti e supporto.
Confortante in questo senso l’esperienza dell’Asilo di Casbeno a Varese città, tra i primissimi ad accogliere due sorelline ucraine nella struttura che risultano perfettamente inserite nel gruppo classe nonostante la lingua «perché tra bambini nel gioco, ma anche nel seguire le regole, è molto efficace anche la comunicazione non verbale –  riferisce la pedagogista – e anche a casa le bimbe riferiscono di essere felici della nuova scuola».

In un altro asilo invece sono diventati mediatori genitori e figli di due famiglie ucraine già residenti in Italia da tempo e che sperimentano il ruolo di traduttori nelle comunicazioni anche quotidiane.
A livello più generale però è emersa la necessità di tradurre il patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia in Ucraino per far sì che ci sia piena comprensione e consapevolezza delle rapport tra scuola e genitori.

DOCUMENTI

Altro tema affrontato è quello dei documenti necessari, a livello burocratico e sanitario per quanto concerne le vaccinazioni, per poter completare l’iscrizione.
«In serata ci si è confrontati molto sui temi pedagogici, poco sui documenti e solo un cenno al tema della retta – racconta Buffon – Per ora chi accoglie in asilo mette in conto di operare pro bono, in attesa che queste famiglie in fuga possano trovare una soluzione lavorativa o che il Ministero decida delle sovvenzioni». Tema quest’ultimo tutto da decidere, ma intanto le scuole paritarie hanno ottenuto, lo scorso 24 marzo, di essere inseriti sul portale ministeriale dove vengono segnalate le iscrizioni dei bambini ucraini alle scuole italiane. 

di
Pubblicato il 29 Marzo 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore