Le penne di tre scrittrici e la casa editrice “Il Vento Antico” a Golasecca d’Autore
Venerdì primo aprile Lilli Luini, Patrizia Emilitri e Raffaella Bossi, fondatrici della casa editrice “Il Vento Antico” in dialogo con Rossana Girotto
A distanza di due settimane dall’appuntamento sulla “Milano Noir” di Gianluca Veltri, domani, venerdì primo aprile, ore 21, ritorna la rassegna letteraria Golasecca d’Autore. Tre le ospiti della “poetrice” di Sesto Calende Rossana Girotto: nella sala letture della biblioteca le scrittrici Lilli Luini, Patrizia Emilitri e Raffaella Bossi presenteranno il “vento nuovo che soffia nell’editoria”, ovvero quello della casa editrice “Il Vento Antico”, realtà editoriale nata proprio nel Varesotto.
Le prestigiose scrittrici e amiche, con diverse pubblicazioni alle spalle, hanno infatti fondato una casa editrice che in pochi anni ha raccolto un importante numero di autori e pubblicazioni. Le svariate collane del Vento Antico spaziano tra i generi dal romanzo storico al giallo, passando anche dai racconti e sempre con uno sguardo al recente passato, per impedire che libri meritevoli, magari oggi fuori catalogo e pubblicati da editori che nel frattempo hanno chiuso, scompaiano col passare del tempo. Per esempio, La donna che parlava con i morti di Remo Bassini, ex direttore de La Sesia, il cui romanzo ha avuto una nuova vita.
Una duplice veste, dunque, quella di Luini, Emilitri e Bossi, alle prese sia con la creatività e la “macchina da scrive”, e, al tempo stesso, con una nuova sfida più manageriale e gestionale. Ma, naturalmente, non solo editoria. L’incontro di venerdì sarà l’occasione per poter parlare e conoscere le ultime fatiche letterarie delle tre scrittrici. Dal ciclo seriale tinto di giallo della tainese Lilli Luini, alle storie e i segreti di paese, un po’ come nella Vigata di Camilleri, di Patrizia Emilitri, che ha ambientato Nient’altro che nebbia nella fittizia Perzeghetto Olona.
La sinossi dei romanzi, a cui si aggiungerà anche l’ultima pubblicazione di Raffaella Bossi:
LILLI LUINI – TRE GIORNI PRIMA DI NATALE – EDIZIONI IL VENTO ANTICO
I Franklin – marito, moglie e due bambini – sono una famiglia tranquilla. Biondi, carini, gentili, molto anglosassoni. Molto ricchi, anche, almeno a giudicare dalla casa in cui vivono, un’antica magione toscana in mezzo ai girasoli. Un vero paradiso in cui, all’improvviso, irrompe uno stalker. L’ispettore Nicola Castano della Squadra Mobile di Siena chiede aiuto alla profiler Lorena Montaldi, che collabora da tempo con la Questura di Firenze. È lei a spiegare che, per individuare lo stalker, occorre comprenderne le motivazioni. Da dove viene il persecutore, dal presente o dal passato? Che cosa rappresenta per lui il giorno 22? Inizia una lotta contro il tempo disseminata di ostacoli e di verità occultate troppo a lungo.
LILLI LUINI – QUI I FIORI NON CRESCONO – EDIZIONI IL VENTO ANTICO
Sono passati due mesi dai fatti narrati in “Tre giorni prima di Natale”. La vita di Lorena Montaldi non è ancora rientrata nella normalità: non dorme bene la notte e non frequenta più i suoi soliti giri. Lavora senza grandi entusiasmi, tra famiglie disgregate, minori da affidare, carcerati che si fingono pazzi. Poi, in un giorno di fine febbraio, in veste di consulente del Tribunale dei Minori, viene chiamata a valutare una situazione complessa. Una donna si è rifugiata con i tre figli in un centro antiviolenza, ma nessuno di loro presenta segni fisici o psichici di maltrattamenti e lei rifiuta di spiegare le proprie ragioni. La sera stessa, la squadra di Nicola Castano – trasferito nel frattempo alla Questura di Firenze – chiama Lorena in veste di criminologa. Un cadavere affiorato in Arno dà il via a un’indagine disseminata di morti, un vero e proprio viaggio nella degradazione umana. Un viaggio che condurrà Lorena in luoghi inaspettati e le darà la misura esatta della banalità del male. Un thriller che vi lascerà senza respiro.
PATRIZIA EMILITRI – NIENT’ALTRO CHE NEBBIA – EDIZIONI TEA
In una grigia mattina di novembre il paese di Perzeghetto Olona – poche migliaia di anime vicino al lago Maggiore – deve affrontare il peggiore dei risvegli: il corpo senza vita della giovanissima Nadia Bignami viene ritrovato presso il lavatoio. Le indagini sono sin troppo semplici, perché l’ultima persona a vedere viva la vittima ha lasciato sul posto una traccia molto evidente: il suo zainetto, con tanto di portafoglio e documenti. È un altro giovane del paese, Andrea Costa, un ragazzo tranquillo, che studia e non ha mai dato preoccupazioni. Andrea non scappa, anzi, confessa lo spintone fatale. Ma perché i due si trovavano lì e cosa è successo realmente? Andrea non lo dice. E non lo dirà mai, andando incontro a un’inevitabile condanna. Sulla piccola comunità il «fatto di sangue» si abbatte come una tempesta, suscitando un’onda di odi, risentimenti, reticenze, pettegolezzi, pregiudizi e assurdità che travolge tutto e tutti: una ferita collettiva che soltanto gli anni riusciranno, lentamente e dolorosamente, a medicare.
Questa storia dolente, ma non disperata, è racconta da Patrizia Emilitri con ritmo avvincente, ammirevole precisione di dettaglio e profonda partecipazione umana: Nadia, Andrea, le madri, i padri, i fratelli e le sorelle, i vicini, i curiosi, le amiche, i maligni, i vecchi del bar: “Nient’altro che nebbia” è un grande affresco di vita di provincia, animato da un folto gruppo di personaggi che escono dalle sue pagine con i tratti inconfondibili dell’autenticità.
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