Stop allo stato di emergenza Covid, dal 1 aprile meno restrizioni
Il 31 marzo si conclude lo stato di emergenza. Ecco il calendario con le varie tappe fissate dal nuovo decreto per il superamento delle misure di contrasto alla pandemia
Fine dello stato d’emergenza a partire dal 31 marzo in Italia, come annunciato lo scorso 17 marzo, che porterà con se anche il graduale stop a Green Pass e mascherine dal 1° maggio. Un percorso verso il ritorno alla normalità, o meglio alla convivenza con il virus, che porta al superamento dei colori per le regioni e a diverse nuove regole anche per le scuole e sui posti di lavoro.
Ecco il calendario con le varie tappe fissate dal nuovo decreto per il superamento delle misure di contrasto alla pandemia:
DAL 1 APRILE
Dal 1 aprile decadono il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: al loro posto ci sarà una unità operativa ad hoc, “per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia”, operativa fino al 31 dicembre.
Viene superato il sistema dei colori per le Regioni, anche se continua il monitoraggio.
Non è più necessario avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio (resta obbligo di mascherina fino al 30 aprile). Addio al green pass per alloggiare in hotel e strutture ricettive, per visitare musei, mostre e biblioteche, per accedere ai parchi divertimento e alle piscine all’aperto, per mangiare nei ristoranti all’aperto, nonché per salire sui mezzi di trasporto pubblico locale (tram, autobus, metro), anche se resta obbligo di mascherina Ffp2 fino al 30 aprile. Per tutte queste attività l’accesso è libero.
Resta il Green Pass base per la ristorazione al chiuso, al banco o al tavolo. Per salire su aerei, treni, tranghetti e pullman intra-regionali, partecipare a concorsi pubblici, accedere alle mense, andare allo stadio e assistere a spettacoli teatrali e concerti all’aperto. Resta l’obbligo di mascherina FFP2 fino al 30 aprile negli ambienti al chiuso quali i mezzi di trasporto e i luoghi dove si tengono spettacoli aperti al pubblico. Nei luoghi di lavoro sarà invece sufficiente indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Dal primo aprile decade, inoltre, il limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi – dove per accedere sarà richiesto il Green pass base – sarà possibile occupare il 100% dei posti.
Vengono eliminate le quarantene precauzionali: chi è entrato in contatto con un caso positivo al Covid, anche se non vaccinato, non dovrà più osservare la quarantena. Resterà infatti in autoisolamento solo chi ha contratto il virus (fino a tampone negativo da eseguire dopo almeno sette giorni, o dieci per i non vacciati), mentre per gli altri vale il regime dell’autosorveglianza per 10 giorni: potranno uscire e andare al lavoro ma indossando la mascherina Ffp2. Cambiano le regole anche a scuola: andranno in Dad solo i positivi, se i contagi in classe sono più di 4, si farà comunque lezione in presenza ma tutti dovranno indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni (normalmente è obbligatoria quella chirurgica). I ragazzi potranno tornare in gita. E i prof non vaccinati potranno andare a scuola, ma non insegnare.
DAL 1 MAGGIO
Termina l’obbligo del Green pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base. Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Via anche l’obbligo delle mascherine nei luoghi al chiuso e sui mezzi di trasporto.
Resta fino al 31 dicembre l’obbligo di green pass rafforzato per le visite nelle Rsa e nei reparti di degenza degli ospedali.
15 GIUGNO
Decadono gli obblighi vaccinali per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Queste categorie sono già tornate al lavoro dal 25 marzo (giorno dell’entrata in vigore del decreto) con il Green pass base facendo il tampone antigenico ogni due giorni. L’obbligo di vaccino resterà in vigore oltre questa data soltanto per il personale sanitario e Rsa.
30 GIUGNO
E’ il termine fissato per il ritorno in ufficio in presenza nell’ambito privato. Fino a quella data ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto ‘lavoro agile’ nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore.
31 DICEMBRE
Fino al 31 dicembre 2022 resta l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle RSA; fino alla stessa data rimane il green pass per visitatori in RSA, hospice e reparti di degenza degli ospedali (oggi 2Gplus).
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