La prefettura di Varese ricorda le regole per i rifugiati ucraini arrivati in Italia
Dalle necessità sanitarie alla registrazione. Indicazioni anche per coloro che decidono di ospitare
Registrazione, necessità sanitarie e accoglienza. La prefettura di Varese ha diffuso un documento in cui sono elencate le procedure da seguire per i profughi ucraini in arrivo in Italia.
Necessità sanitarie
Entro 48 ore dall’ingresso in Italia, i rifugiati devono effettuare un test molecolare o antigenico per Covid-19 presso uno dei due seguenti punti di assistenza sanitaria: ASST Sette Laghi, Ospedale di Circolo – Viale Borri n. 57, Varese; ASST Valle Olona, Centro vaccinale ex Aeronautica Militare – Viale Milano, Gallarate. Presso i due punti di assistenza sanitaria verranno fornite le informazioni per ottenere il codice STP (Straniero Temporaneamente Presente) e per accedere alle vaccinazioni.
Regolarizzare la posizione in Italia
Tutte le informazioni e le indicazioni aggiornate per regolarizzare la tua permanenza in Italia sono disponibili a questo link.
Dichiarazione di ospitalità
Ai sensi dell’art. 7 del TUI (Testo Unico Immigrazione – D. Lgs. n. 286/1998), chiunque ospita o dà alloggio ad un profugo ucraino ha l’obbligo di darne comunicazione scritta entro 48 ore (dal momento in cui si accoglie) all’autorità locale di pubblica sicurezza (Questura, Commissariati di P.S., Comune ove non esiste un Ufficio di Pubblica Sicurezza).
Necessità di accoglienza
Se il profugo ha una sistemazione solo provvisoria offerta da parenti, amici, associazioni di volontariato, da privati cittadini o dal Comune italiano dove è arrivato e ha già un appuntamento con la Questura di Varese per il rilascio del permesso di soggiorno, può segnalare alla Prefettura di Varese i suoi dati e i familiari che sono con lui.
Per farlo è necessario collegarsi al seguente indirizzo web e riempire tutti i campi richiesti prima di inviare la segnalazione. La Prefettura verificherà la disponibilità in provincia di Varese di posti nell’ambito della rete nazionale di accoglienza (C.A.S. / S.A.I.) che, grazie ai recenti provvedimenti del Governo, è in corso di implementazione. Sarà poi comunicato al rifugiato appena possibile l’esito delle verifiche in ordine alla disponibilità di posti in accoglienza.
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