Riparte la stagione turistica a Laveno Mombello: “Ora speriamo nei prossimi mesi”
Le festività pasquali hanno riportato un grande movimento in paese: tanti turisti da Germania, Olanda e Francia ma anche italiani in cerca di tranquillità
Code all’imbarcadero, via vai alla funicolare e tavolini pieni. Il fine settimana di Pasqua e Pasquetta ha riportato i turisti a Laveno Mombello. Stranieri per lo più, ma anche italiani che hanno scelto il Lago Maggiore per trascorrere qualche giorno tra lago e collina, godendosi il bel tempo e la tranquillità del posto.
«Arriviamo da Ubodo, avevamo questo giorno di festa e abbiamo deciso di fare una gita fuori porta, a pochi chilometri da casa. Volevamo vedere la vista dal Sasso del ferro, dicono sia bellissima», spiega la famiglia Pagani, mentre è in fila per prendere la bidonvia e cerca di immaginare cosa troverà sulla cima del monte. Dietro di loro, una giovane coppia di Napoli, una famiglia tedesca e una coppia olandese, mentre la coda per compare il biglietto si allunga sempre di più.
«Possiamo dire che la stagione è ripartita, da giovedì scorso è tornato il movimento – racconta Elia Marco, dipendente della Funicolare del Lago Maggiore –. C’è stata un’ottima risposta da parte degli stranieri, per lo più tedeschi, francesi e svizzeri. Speriamo continui così». Alle porte, infatti, c’è il ponte del 25 Aprile e gli operatori del settore sperano possa andare come il fine settimana appena trascorso. «Questa potrebbe essere davvero la stagione della ripresa», continua Marco, ricordando gli anni della pandemia, tra chiusure e restrizioni. La tragedia del Mottarone aveva poi limitato i clienti della bindovia del Sasso del Ferro, ma quest’anno la gente sembra aver ritrovato la fiducia nel salire sugli impianti a fune.
All’imbarcadero le automobili riempiono il piazzale in attesa del traghetto per raggiungere la sponda piemontese o, viceversa, raggiungono Laveno Mombello per poi fermarsi sul lungolago. In biglietteria in molto chiedono in inglese come si può raggiungere l’Isola Bella.
«In questo ultimo periodo Laveno Mombello sembra rinata», racconta Fiorangela Ielmini, sposato in Rossi, lavenese doc. «Abbiamo visto un paese meno piatto e ora stanno tornando anche i turisti. Laveno è molto bella e nei dintorni si possono vedere tante cose», sottolinea citando le Isole Borromee, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, la spiaggia di Cerro. Quello che manca però, raccontano le concittadine della signora, è una piccola spiaggia sul lungolago, «magari in zona Gaggetto», spiegano.
Intanto i tavolini dei bar si riempiono e all’ora di pranzo i ristoranti intorno al porto e sul lungolago espongono i cartelloni con i menù turistici. «In questi giorni c’è stata una bella ripresa – racconta Ruggero Pari che da circa un anno gestisce la locanda Cappadue, vicino alla stazione -. Abbiamo visto un buon movimento, sia tra gli ospiti del ristorante, sia per le camere. I turisti provengono per lo più dalla Germanica, dalla Svizzera, ma ci sono anche tanti italiani. In media si fermano tre notti, ma c’è anche chi fa tappa a Laveno per poi proseguire nel suo itinerario».
«Era dai tempi prima della pandemia che non si vedeva un lungolago così affollato nei fine settimana», continua Laura Passuell della pizzeria Kopi di Viale De Angeli. «Possiamo dire che la stagione è ripartita», spiega mentre i tavolini si riempiono: «Incrociamo le dita, speriamo vada avanti così».
Barbara Salvioni, proprietaria della libreria in Via Labiena, racconta: «I primi mesi dell’anno sono stati difficili, solitamente iniziava a vedersi del movimento già a marzo, quest’anno non è stato così. I turisti sono tornati da questo fine settimana, forse il “panico da bolletta” ha rallentato l’arrivo degli italiani, mentre si vedono molti stranieri. In libreria abbiamo come sempre molti libri anche in lingua straniera, ma al momento i turisti comprano per lo più cartine per il trakking e dei percorsi naturalistici della zona». Dalla sua vetrina, intanto, si vede passare un gruppo di sportivi con grandi zaini in spalla, pronti a raggiungere il Sasso del Ferro per lanciarsi con il parapendio.
Facendo un giro al mercato, incontriamo invece Paolo Paggioro e la moglie Anna. Da anni posizionano il loro banco di borse sempre nello stesso posto e di questi giorni spiegano: «Nel fine settimana Laveno Mombello era piena di gente, mai vista così tante persone. È diverso a livello di vendite, per tornare ai numeri da pre-pandemia ci vuole ancora del tempo». Dello stesso parere anche Nadia e Federico, della bancarella di abbigliamento di Roberto Castiglioni: «Le vendite sono ancora rallentate, forse l’incertezza del periodo, le bollette e la guerra in Ucraina spaventano le persone che tendono a risparmiare».
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