La grande siccità sul Verbano: all’appello manca una quantità d’acqua pari a 5 volte il Lago di Varese
La siccità continua e le scorte d'acqua nell'area del bacino del Toce, Ticino e Verbano continuano a calare. All'appello mancano 790 milioni di metri cubi, praticamente l'acqua riempirebbe cinque volte il lago di Varese.
La pioggia attesa per le prossime ore potrebbe rovinare il ponte del 25 aprile, ma sarà fondamentale per salvare una situazione davvero grave. Alla vigilia dell’arrivo della perturbazione, infatti, le scorte d’acqua sull’area del bacino del Toce – Ticino – Verbano continuano a calare, superando settimana dopo settimana i record negativi di questa lunga stagione di siccità.
La fotografia scattata dall’ultimo bollettino di ARPA Lombardia sulle riserve idriche -aggiornata al 17 aprile- ha contorni davvero drammatici: il totale attuale della riserva idrica del bacino del Verbano -calcolato quindi sommando tutta l’area lombarda, piemontese e svizzera che insiste su quell’area- è diminuito rispetto alla settimana precedente del 18.4% e risulta inferiore alla media del periodo 2006-2020 del 73.3%. Sommando la neve sulle montagne, l’acqua presente nei bacini alpini e quella nel Lago Maggiore oggi ci sono a disposizione solo 287,3 milioni di metri cubi contro una media del periodo di 1076,8 milioni di metri cubi.
All’appello mancano quindi quasi 790 milioni di metri cubi di acqua, una quantità che è davvero enorme. Per immaginarla bisogna pensare che il Lago di Varese contiene circa 160 milioni di metri cubi, quindi l’acqua che manca equivale più o meno a quella di 5 laghi di Varese.
Un picco negativo che si vede ad occhio sul Lago Maggiore, il cui livello è a 12 centimetri sotto lo zero idrometrico. Un’altezza che risulta inferiore con la media del periodo 2006-2020 del 67.9% e inferiore anche ai valori minimi del periodo di riferimento (- 14.8%). Anche gli invasi alpini sono sotto la media, ma ciò che spaventa di più in vista della stagione estiva è l’assenza di neve. L’acqua incamerata sotto forma di neve e ghiaccio viene infatti stimata in soli 108 milioni di metri cubi, l’83% in meno rispetto ad una stagione normale (629 milioni) e oltre il 50% in meno delle minime registrate in passato (228).
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