La cucina creola-francese da gustare alle Officine dell’acqua di Laveno
La serata è la seconda di una serie di eventi culinari che farà virtualmente il giro della Francia gastronomica alla scoperta delle sue specialità popolari più interessanti e meno conosciute
Il comitato per il semestre di presidenza francese dell’Unione Europea 2022 e l’associazione Vele d’epoca Verbano organizzano una cena a tema “cucina creola” presso le Officine dell’Acqua di Laveno, sabato 30 aprile 2022 alle ore 19.00.
La serata è la seconda di una serie di eventi culinari che farà virtualmente il giro della Francia gastronomica alla scoperta delle sue specialità popolari più interessanti e meno conosciute. Dopo l’esordio con l’Alsazia e la sua “choucroute”, sabato 30 aprile toccherà alla cucina dei Dom Tom, “Domaines d’Outre-Mer et Territoires d’Outre-Mer”, i territori francesi d’oltreoceano. Un viaggio affascinante tra mari cristallini, profumi, sapori esotici e spezie. È possibile prenotare a questo link.
A ospitare la serata l’associazione Vele d’epoca Verbano, nei suggestivi ambienti recentemente rinnovati delle Officine dell’acqua di Laveno, di fronte all’imbarcadero. Il luogo, votato al recupero e alla conservazione di storiche e rare imbarcazioni dei nostri laghi, sarà particolarmente propizio all’interessante presentazione, che precederà la cena, sulla regata che vede protagoniste le tipiche imbarcazioni a vela della Guadalupa, i “Canots saintois”.
Il menu della cena prevede, dopo l’immancabile Ti-punch di benvenuto a base di rhum delle Antille francesi, un antipasto di “boudin antillais”, sanguinaccio in versione caraibica, seguito dai tipici “accra”, frittelle di merluzzo speziate. Per il piatto forte ci si sposta nell’oceano indiano, nell’isola della Réunion, per il tradizionale “rougail” di salsiccia in umido. Non mancheranno i dolci creoli preparati dai membri del comitato, e il brindisi conclusivo con rhum ambrato invecchiato. Infine musica, balli e karaoke creolo.
Il prossimo appuntamento di questo “tour de France” gastronomico vedrà protagonista la tradizione bretone “conserviera”, nata nell’800 e ad oggi una delle eccellenze assolute della “petite cuisine” di grande qualità.
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