Commissione con Ranco, Asfo e linee tagliafuoco: le proposte di Allea per San Quirico
L'incendio sulla collina il tema principale della commissione urbanistica angerese. Il gruppo di opposizione Allea: "Non disperdiamo l'entusiasmo della popolazione che vuole essere parte parte attiva"
A distanza di due settimane l’incendio di San Quirico ha lasciato una forte impatto su Angera. L’argomento, inevitabilmente, è stato al centro dell’ultima commissione tecnico urbanistica, poche ore prima del consiglio comunale di mercoledì 27 aprile.
Un’occasione, l’incontro in sala consiliare, per fare chiarezza e il punto della situazione anche nelle sedi istituzionali sulle fiamme che hanno devastato 50 ettari di bosco a ridosso delle feste di pasqua, lo scorso 15 aprile.
«Nell’immediato, le azioni prioritarie riguardano il taglio degli alberi pericolanti, con l’ordinanza in attesa di approvazione (prevista per oggi venerdì 29 aprile)» ha spiegato il sindaco Alessandro Paladini Molgora, che conferma i sospetti che l’incendio sia di tipo doloso. «Ho effettuato un sopralluogo con la società che ha fatto il progetto per la messa in sicurezza della strada di San Quirico – ha poi sottolineato il primo cittadino -. Negli scorsi giorni sono stati svolti i primi voli col drone e le analisi dal punto di vista idrogeologico: fortunatamente ho avuto risposte tranquillizzanti sullo stato della collina».
Durante la commissione, il gruppo di opposizione Allea ha inoltre avanzato “tre proposte partecipazione democratica”: l’istituzione di una commissione intercomunale con Ranco, la manutenzione dei sentieri regolari che fungano da linee tagliafuoco e uno studio di fattibilità per l’istituzione di una ASFO, sul modello del Campo dei Fiori – ovvero l’unione di enti pubblici e proprietari di terreni per la tutela dei boschi.
«Il nostro intento – ha dichiarato Milo Manica, capogruppo di Allea– è favorire la partecipazione democratica ai processi decisionali che riguardano San Quirico. Non disperdiamo l’entusiasmo della popolazione che vuole essere parte attiva nella rinascita della collina. È il momento giusto per non tergiversare e porre le basi di un tavolo tecnico per la valorizzazione e la gestione di San Quirico, con le peculiarità naturali, turistiche e storico-culturali che fanno parte del DNA del nostro territorio».
«Nervi saldi, calma, in attesa di vedere la reazione spontanea del bosco – così il componente di Allea Giacomo Baranzini in commissione -. Crediamo sia arrivato il momento di creare una commissione insieme al Comune di Ranco che veda al suo interno persone incaricate di fare sintesi delle proposte e delle azioni da intraprendere per muoversi nella giusta direzione. Non solo per la gestione del post-emergenza, ma anche per progettare il futuro di San Quirico nei prossimi anni. È necessario costruire un progetto che consenta di vivere maggiormente e preservare abitualmente un valore per il territorio».
«Prima di mettere ai voti una proposta simile e del conseguente passaggio in consiglio comunale penso sia opportuno un confronto con Ranco per evitare che l’iniziativa sia unilaterale. Sarà indispensabile che il problema venga affrontato concretamente» ha fatto notare Molgora, disponibile a contattare l’amministrazione del paese limitrofo.
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