Una messa per le vittime del Mottarone. La sindaca di Stresa: “Non dimenticherò mai quello che ho visto”
Nel giorno dell'anniversario della tragedia del Mottarone saranno ricordate le quattordici persone morte nell'incidente. Una ferita profonda per la comunità: «Chiediamo ricostruzione e giustizia»
(Nella foto le operazioni per la rimozione della cabina crollata al Mottarone)
Ci sono giornate che resteranno dentro di noi per sempre. Nella sua drammaticità il 23 maggio 2021 è una di queste. Era una domenica calda e soleggiata quella segnata dalla tragedia del Mottarone. Una domenica di normalità sul Lago Maggiore, di gite all’aria aperta, dopo tante settimane di lockdown e restrizioni.
Una ricerca di leggerezza che stride ancora con quanto accaduto, poco dopo mezzogiorno, lungo la funivia Stresa-Mottarone. Quattordici persone sono morte nell’incidente dovuto alla rottura di un cavo dell’impianto e al distacco di una cabina precipitata poi a terra. Soltanto un bambino è sopravvissuto all’impatto.
«Nella mia vita non dimenticherò mai quella domenica – racconta oggi la sindaca di Stresa, Marcella Severino – passano i mesi, ma quelle immagini periodicamente ritornano nella mia mente». Per tutto il giorno, insieme ad altri amministratori locali, come il primo cittadino di Baveno, Alessandro Monti, rimase in cima alla montagna, con davanti agli occhi le immagini terribili e il lavoro senza tregua dei soccorritori. Il punto in cui la cabina è crollata era impervio e molto difficile da raggiungere, elemento che ha reso ancora più difficili le operazioni. «Troppo dolore, per chi l’ha vissuta» dice Marcella Severino. Al Mottarone è rimasta fino al calar del sole per poi dedicarsi a tutto quello che un evento come questo può comportare.
“In molti si recano sulla montagna per ricordare le vittime”
«Per chi era lì, amministratori e soccorsi, è stato necessario anche un aiuto psicologico per reggere il carico emotivo e la forte pressione mediatica legata a una vicenda che ha toccato tutto il mondo». Frequentatissimo tra gli abitanti del territorio (cinque delle vittime erano della provincia di Varese), il Mottarone è una destinazione molto conosciuta e rinomata anche all’estero, tanto che in poco tempo la notizia è stata ripresa dalla stampa di moltissimi paesi stranieri. Ma è stato soprattutto il dolore per quelle vite spezzate a lasciare senza parole.
Sgomento e commozione sono ancora oggi tangibili:«Sono stata tempo fa sulla montagna e ho visto i segni della vicinanza delle persone. In molti vi si recano per ricordare le vittime, lasciando un rosario o dei fiori» prosegue la sindaca.
Una messa in ricordo di chi ha perso la vita nell’anniversario della tragedia
Lunedì 23 maggio, cadrà il primo anniversario della strage del Mottarone. In questa occasione, alle 11, è in programma la celebrazione di una messa in ricordo nella chiesa in cima alla vetta. Sarà poi prevista una cerimonia privata con i familiari durante la quale sarà inaugurato un cippo in memoria della tragedia.
«Tutto quel dolore – conclude la sindaca – ha colpito profondamente la città di Stresa e la nostra comunità che oggi chiede una ricostruzione e soprattutto giustizia».
I nomi delle vittime del Mottarone
Biran Amit, nato in Israele il 2 febbraio 1991 e residente a Pavia
Peleg Tal (coniugata Biran), nata in Israele il 13 agosto 1994 e residente a Pavia
Biran Tom, nato a Pavia il 16 marzo 2019 e residente a Pavia
Cohen Konisky Barbara, nata in Israele l’ 11 febbraio del 1950
Cohen Itshak, nato in Israele il 17 novembre 1939
Shahaisavandi Mohammadreza, nato in Iran il 25 agosto 1998, residente a Diamante (Cosenza)
Cosentino Serena, nata a Belvedere Marittimo (Cosenza) il 4 maggio del 1994 e residente a Diamante (Cosenza)
Malnati Silvia, nata a Varese il 7 luglio del 1994, residente a Varese
Merlo Alessandro, nato a Varese il 13 aprile del 1992, residente a Varese
Zorloni Vittorio nato a Seregno, Milano, l’8 settembre del 1966, residente a Vedano Olona (Varese)
Persanini Elisabetta , nata nel 1983
Zorloni Mattia, 5 anni, figlio di Vittorio Zorloni e Elisabetta Persanini
Gasparro Angelo Vito, nato a Bari il 24 aprile 1976, residente a Castel San Giovanni (Piacenza)
Pistolato Roberta, nata a Bari il 23 maggio del 1981, residente a Castel San Giovanni (Piacenza).
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