Il Mottarone torna a vivere. La montagna ferita sogna la rinascita
L'incidente del 23 maggio 2021 è un ricordo doloroso e costante. In questi mesi le istituzioni hanno lavorato per sostenere la montagna e per la ricostruzione secondo un "modello Morandi"
Il bel tempo di queste settimane ha ufficialmente aperto la stagione turistica sul Lago Maggiore. Anche il Mottarone, che un anno fa è stato teatro della terribile tragedia della funivia, è tornato a vivere grazie ai turisti e ai tanti frequentatori della montagna. (Foto Ulisse Piana)
Quello che è accaduto il 23 maggio 2021, con il distacco della cabina e la morte di quattordici persone, resterà per sempre una ferita per questo luogo e per tutta la comunità che «chiede ora ricostruzione e giustizia», come ha più volte ribadito il sindaco di Stresa, Marcella Severino.
Una ricostruzione rispettosa del dolore e di quanto avvenuto ma che aiuti anche la montagna a risorgere. A questo stanno lavorando da mesi, in sinergia, le istituzioni del territorio: «Le attività turistiche sono in balia del tempo, come succede in questo periodo della stagione, ma negli ultimi fine settimana il Mottarone è stato piuttosto frequentato – ha spiegato il primo cittadino -. D’altronde è una delle principali località turistiche della zona. Le attrazioni situate sulla montagna, il Parco Avventura e Alpiland, hanno riaperto e, in collaborazione con tutti gli operatori, abbiamo fatto e faremo degli eventi in vetta. Anche le singole attività si stanno attivando per promuovere delle iniziative che facciano vivere questo luogo».
Il Mottarone non è solo una meta vicina e panoramica per una gita nella natura, è anche un ottimo scenario per chi pratica sport e attività all’aria aperta. Quest’area del Piemonte che va dal lago alle Valli Ossolane è un riferimento a livello nazionale per chi pratica turismo lento e attività outdoor. E il Mottarone rispecchia questa vocazione. Due settimane fa è stato teatro del Vibram Trail e il 3 settembre ospiterà un evento realizzato dal comune in collaborazione con RedBull. “I love Mottarone” è il claim che ha accompagnato l’appello per sostenere la montagna, al quale hanno aderito poi anche alcuni blogger della zona che con le loro esperienze hanno voluto rilanciare la bellezza del posto.
Ma dal punto di vista turistico è difficile pensare a una vera ripresa senza un impianto di risalita. «Sulla ricostruzione stiamo lavorando insieme a tutte le istituzioni e c’è stata una grande collaborazione su più livelli: dai sindaci, ai parlamentari e al governo – precisa il sindaco di Stresa -. Per far fronte alle difficoltà economiche sono stati stanziati dei fondi dedicati e abbiamo ottenuto la possibilità di seguire un “modello Morandi”». Come anticipato a fine 2021 dal vicesindaco e parlamentare della Lega, Alberto Gusmeroli, la nuova funivia si ispirerà alla skyway del Monte Bianco.
«Il ministro del turismo Garavaglia ci ha garantito sostegno e attenzione – ha concluso Severino – e ha nominato il consulente, il professor Angelo Miglietta, che lavorerà al progetto per concepire una struttura moderna, innovativa e naturalmente sicura».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.