Cittadini del Mondo Varesina: Cesenatico vale un trofeo
La squadra formata da pazienti e operatori dei dipartimenti di salute mentale ha partecipato al torneo Coppa di Cesenatico UISP superando anche i problemi burocratici
Il torneo della Coppa di Cesenatico, generalmente dedicato alle finali regionali Uisp, mai come quest’anno ha assunto i tratti dell’evento simbolico: è stato l’atto ufficiale della ripresa dopo i due anni segnati dalla pandemia.
La squadra provinciale dei dipartimenti di salute mentale di Varese – i “Cittadini del Mondo” – vi è arrivata al termine di una stagione molto particolare, nella quale non si è svolto un campionato, ma che si è caratterizzata per la costanza degli appuntamenti per gli allenamenti, una manciata di amichevoli, qualche torneo di giornata. Il tutto finalizzato all’evento clou, quello di Cesenatico, appunto, svoltosi tra il 10 e il 12 giugno scorsi.
Ma anche qui si è arrivati non senza difficoltà, visto che parte del gruppo non ha potuto prendere parte alla seconda metà della stagione per motivi prettamente burocratici, e dunque la rappresentativa varesina è arrivata in riviera a ranghi ridotti e con l’obiettivo di dare il massimo in una partita nella quale giocarsi l’intera annata. Le partite sono state due, poiché si è svolto un torneo triangolare che assegnava due trofei: bisognava dunque vincere una gara per ottenere la coppa.
I Cittadini Del Mondo, senza riserve e cambi possibili, hanno dato tutto sul terreno di gioco e l’obiettivo è stato centrato: vittoria per 3 a 2 contro la prima rappresentativa di Treviglio e coppa conquistata.
A concorrere per questo risultato ci sono i dirigenti dei servizi psichiatrici territoriali che continuano a sostenere il lavoro degli operatori che settimanalmente sono sul campo a dar vita concreta ai progetti, e c’è la grande famiglia della Varesina Calcio di cui i Cittadini Del Mondo da alcuni anni fanno parte. Soprattutto, ci sono quei pazienti che hanno deciso di rimettersi in gioco, nel campo come nella vita, facendo sì che momenti come questo possano essere ricordati non soltanto per la vittoria di un trofeo, ma più che mai come una vittoria dell’aggregazione sana, del benessere possibile nonostante tutto, della voglia di gioire superando e sconfiggendo il dolore e le avversità.
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