Sangiano dà l’addio ad Ahmad: “Il suo cuore ha ridato la vita ad un ragazzo della sua età”
Una cerimonia civile e laica per dire addio al giovane di 15 anni annegato nelle acque del Lago Maggiore. Tante le persone presenti a Villa Fantoni
In tanti hanno voluto essere presenti per l’ultimo addio ad Ahmad e per stringersi attorno ad una famiglia spezzata dal dolore per la perdita del figlio di soli 15 anni. A Sangiano, Villa Fantoni, ha raccolto nel suo giardino un’intera comunità: gli amministratori comunali, i concittadini, le insegnanti, i compagni di scuola, per una cerimonia laica e civile dedicata al giovane annegato nelle acque del Lago Maggiore solo qualche giorno fa.
Un paese ancora incredulo di fronte alla morte di un ragazzo visto crescere tra i banchi di scuola, per le strade, nelle occasioni di convivialità e che ha voluto dimostrare la sua vicinanza ai genitori, alle sorelle e al fratello di Ahmad che in modo composto hanno occupato la prima fila, stringendo tra le mani una foto del giovane scomparso.
Originari del Libano, la famiglia è profondamente integrata nella comunità sangianese dove vive dagli anni Duemila. Anche il sindaco Matteo Marchesi ha il suo personale legame di amicizia con la famiglia El Bourji: «Momenti come questi sono molto difficili – ha sottolineato il primo cittadino -. Ahmad rappresentava qualcosa di caro per ognuno di noi, oggi sentiamo un grande vuoto, ma sono sicuro che continuerà a vivere nella nostra comunità, nei nostri cuori. Ci stringiamo alla famiglia di Ahmad, siamo loro vicini come amministratori, come amici, come sangianesi».
A prendere la parola è stato poi il padre di Ahmad che ha raccontato l’agonia e il dolore dei giorni trascorsi in ospedale ma anche la forza di donare gli organi del giovane: «Siamo una famiglia con il cuore distrutto dal dolore, eravamo disposti a tutto per salvarlo, ma non è stato possibile. I suoi organi sono stati donati, il suo cuore è stato donato ad un ragazzo della sua stessa età, ridando gioia e speranza alla sua famiglia».
La cerimonia si è aperta con una preghiera musulmana, poi è seguita una preghiera cattolica ed infine i ricordi delle insegnanti dell’Istituto Steiner di Gavirate che Ahmad frequentava. Di lui, profondamente commosse, hanno ricordato la generosità, l’affetto, l’energia: «Era un ragazzo circondato dall’affetto della sua famiglia, ma anche da tante altre persone e oggi essere qui, così in tanti ne è una conferma». L’ultimo saluto ad Ahmad è stato quello dei compagni di classe, la prima C, che ha promesso: «A settembre ci sarà ancora lì il tuo banco. Ciao Amico».
Durante la cerimonia, l’amministrazione e la scuola di Sangiano ha deciso di lasciare una cassetta per raccogliere fondi da destinare alla famiglia di Ahmad per aiutarli a sostenere le spese per il funerale. La salma del giovane verrà presto trasferita in Libano, dove verrà sepolto secondo la tradizione mussulmana.
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