Sanità ed efficienza energetica: la Giunta Regionale approva il nuovo programma
Taglio dei consumi del 30%, diminuzione delle emissioni inquinanti, risparmio di 100 milioni da qui al 2030 sono alcuni degli obiettivi che si pone Regione Lombardia attraverso una serie di azioni mirate
Prende il via, grazie a una delibera approvata dalla Giunta su proposta di tre assessori (Letizia Moratti, Raffaele Cattaneo e Massimo Sertori), il programma teso al miglioramento dell’efficienza energetica relativo alle strutture sanitarie della Regione Lombardia.
Oggi il patrimonio edilizio sanitario regionale consuma mediamente 170mila tonnellate equivalenti di petrolio all’anno, una cifra che sa sola vale un terzo dei consumi energetici del settore terziario della pubblica amministrazione. Con il nuovo programma l’ipotesi è di ridurre questo genere di consumi del 30% oltre a determinare una riduzione di circa il 40% delle emissioni “climalteranti” e inquinanti. Un sistema in grado anche di apportare risparmi per le casse del Pirellone.
Una cifra, quella dei risparmi, che secondo i promotori del documento potrebbe essere nell’ordine di 100 milioni di euro tra qui e il 2030. Ma oltre al risparmio il programma punta a cambiare in modo radicale l’approccio al tema della gestione dell’energia a favore di un impegno quotidiano per il risparmio e l’efficienza.
Il programma regionale è articolato in sette azioni integrate e mirate a tradurre in concreto una serie di obiettivi energetici, ambientali ed economici da raggiungere attraverso azioni sistematiche pensate per dare sostanza a una politica ambientale permanente e legata al welfare. Un altro fattore determinante è quello della gestione e valorizzazione del ciclo dei rifiuti del sistema welfare lombardo che produce ogni anno 30mila tonnellate solo di rifiuti speciali.
SETTE LINEE DI INTERVENTO
(a cura della Regione) – Si parte dall’istituzione e avvio del “Tavolo regionale degli energy manager del welfare” e della “Task force Nuova energia per il welfare” finalizzati anche all’attuazione di «Piani aziendali per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti e inquinanti» e, nella prospettiva 2030, alla adozione di un sistema di gestione dell’energia e della certificazione ISO 50001 da parte delle aziende e degli istituti del welfare della Lombardia. Le 7 azioni decise dalla Giunta comprendono un programma di acquisti aggregati di beni e servizi per l’efficienza energetica e l’uso delle fonti energetiche rinnovabili nel Welfare della Lombardia, l’attivazione del “CREW – Centro Regionale per l’Energia del Welfare”, l’avvio del programma di formazione e aggiornamento continuo per la “Nuova Energia del Welfare della Lombardia” e infine azioni di economia circolare per il Welfare della Lombardia.
MORATTI: “PROMUOVIAMO LA NUOVA ENERGIA PER IL WELFARE” – «Desidero sottolineare l’ottimo lavoro messo in campo con grande professionalità dalla Direzione Welfare e più in generale da tutti i soggetti della regione coinvolti in questa azione» è il commento della vicepresidente Letizia Moratti. «L’impatto della transizione energetica è oggi un tema trasversale e molto importante per diversi settori, non escluso quello della sanità. La transizione energetica è un processo in atto e la guerra russa in Ucraina ha reso ancor più attuali questi temi. Oltre a trovare fonti alternative, diventa fondamentale ridurre i consumi energetici, anche per la congiuntura economica che sta interessando il Paese sul fronte energetico. Ecco allora che, partendo da queste considerazioni promuoviamo la “Nuova Energia per il Welfare” e anche in questa occasione il gioco di squadra sarà il valore aggiunto».
«Si tratta di un programma organico – prosegue Moratti – che interagisce con il quello regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC), rispetto al quale fisserà specifici target di contributo del sistema del Welfare agli obiettivi di efficienza energetica, risparmio energetico, utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e riduzione delle emissioni climalteranti. Nell’ottica One Health della presa in carico e della cura globale, non solo della persona, ma anche dell’ambiente che la circonda – conclude Moratti – abbiamo introdotto strumenti e azioni volti a garantire la sostenibilità ambientale anche tramite procedure di acquisto e investimenti strutturali e tecnologici che dovranno tenere conto di criteri che contribuiscano a favorire l’efficientamento energetico e l’utilizzo di materiali ecosostenibili. Azioni che dovranno accomunare tutti gli attori del sistema, sia pubblici che privati, finalizzate ad assicurare la transizione ecologica avviata».
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