Al Verbania di Luino una mostra interamente dedicata al maestro Gualtiero Nativi
"Il rigore della forma": questo il titolo dell'esposizione, a cura di Lorenzo Nannelli e Nicola Nozzoli, che verrà inaugurata mercoledì 3 agosto
Si inaugura mercoledì 3 agosto 2022 alle ore 18.00 presso Palazzo Verbania di Luino la mostra dedicata al Maestro Gualtiero Nativi, nato a Pistoia il 10 gennaio 1921, e morto a Greve in Chianti (FI) nella sua casa studio, il 2 luglio 1999.
“Gualtiero Nativi. Il rigore della forma”, questo il titolo della mostra a cura di Lorenzo Nannelli e Nicola Nozzoli che ripercorre dagli anni Quaranta agli anni Ottanta l’attività di uno dei protagonisti dell’astrattismo italiano, firmatario nel 1950 insieme a Vinicio Berti, Bruno Brunetti, Alvaro Monnini, Mario Nuti, del “Manifesto dell’Astrattismo Classico”.
Una pittura fatta di rigore formale, colore e un meditato equilibrio quella di Gualtiero Nativi, che ha destato l’interesse dei maggiori critici d’arte, intellettuali ed artisti: da Giulio Carlo Argan, Enrico Crispolti, Luciano Caramel, Gillo Dorfles, Lionello Venturi, Gabriele Simongini e poi ancora Corrado Cagli e Gino Severini, solo per citarne alcuni.
A partire dal 1950 le sue opere sono caratterizzate da una frammentazione a raggiera che esprime tensioni e linee di forza multidirezionali. Nel 1951, con la mostra “Arte astratta e concreta in Italia” organizzata alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, entra a far parte dell’Art Club e nel 1953 diviene membro attivo del Groupe Espace di Parigi.
Nel 1952 viene invitato ad esporre alcuni disegni alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Nel 1959, 1965, 1973 e 1986 è invitato alla Quadriennale di Roma e nel 1961 è tra i pittori fiorentini che espongono al Museo d’Arte Moderna di Rio De Janeiro.
Diversi i premi e i riconoscimenti ricevuti nella sua lunga attività artistica, così come innumerevoli sono le mostre realizzate in tutta Italia e all’estero; dalla mostra di arte astratta alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (1951, 1953, 1955), alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (1952), alla Biennale di Verona (1967, 1969), e poi ancora solo per citarne alcune, la Biennale Arte e Critica ’70 di Modena, Biennale della Grafica di Firenze a Palazzo Strozzi, la Biennale Aurea di Firenze, la Biennale La Permanente di Milano (1987), le mostre di arte italiana nei musei d’arte moderna di Vienna, Belgrado e Zagabria, nonché la partecipazione alla Biennale Internazionale di San Paolo in Brasile (1972).
La mostra di Palazzo Verbania, pensata come parte integrante delle celebrazioni del centenario della nascita dell’artista si snoda in un percorso di circa 20 opere selezionate con cura dagli anni Quaranta, fino a giungere agli anni Ottanta. Una ricerca ed una poetica, che fa del rigore della forma, e della forza del colore, un punto cardine per cogliere l’essenza stessa della pittura astratta.
Scrive Nannelli: «Forme solide e leggere prendono spazio, si sovrappongono, irradiano un’energia nuova, occupano una superficie nitida ed evidente. Il disegno si fa volume ed il colore lo abita, ne riempie gli spazi con la serietà e la poesia del gioco più ardito, sempre in bilico come su un filo teso. La forza magnetica dell’immagine ci conquista in una seduzione che va ben oltre il primissimo impatto. Lo sguardo è costantemente richiamato, si immerge e le nuove forme evocano nel profondo delle nostre coscienze una moltitudine di sensazioni: da una calma profonda e meditata a un’energia deflagrante, all’evocazione struggente di un progresso possibile».
Il progetto nasce dall’importante collaborazione tra l’Archivio Gualtiero Nativi, la Galleria d’Arte Nozzoli di Empoli e l’Assessorato alla Cultura dell’Amministrazione Comunale della città di Luino. La mostra, ad ingresso gratuito, si potrà visionare nei seguenti giorni e orari: mercoledì, giovedì, sabato e domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 e venerdì dalle 15:00 alle 21:00.
Per ulteriori info è possibile contattare l’infopoint al numero 0032 543546
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