Pnrr, oltre 18 milioni di euro per asili nido e scuole dell’infanzia del Varesotto
A Carnago andranno oltre 5 milioni di euro per la realizzazione di un polo scolastico dell'infanzia. Fondi anche a Sesto Calende, Cavaria, Cuasso al Monte, Laveno, Caronno Pertusella, Tradate, Cassano M., Vergiate e Varese
Sono state pubblicate le graduatorie degli avvisi pubblici relativi ad asili nido e scuole dell’infanzia con i progetti di investimento che verranno finanziati con le risorse europee Next Generation EU, stanziate nell’ambito delle azioni per il potenziamento dei servizi d’istruzione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Ai 3 miliardi di risorse PNRR si aggiungono ulteriori oltre 108 milioni integrati dal Ministero dell’Istruzione, per un totale di 3.108.496.490,50 euro che andranno a finanziare 2.190 interventi: 333 per scuole dell’infanzia e 1.857 per asili nido e poli dell’infanzia per l’intera fascia di età 0-6 anni. La pubblicazione delle graduatorie conclude la prima fase dell’azione del PNRR per gli asili nido e le scuole e i servizi educativi per l’infanzia. Anche grazie alle risorse del Ministero, sono stati finanziati ulteriori 66 interventi, compresi i progetti con punteggio pari merito.
In provincia di Varese
«In Lombardia arriveranno 410 milioni, di questi 13 milioni e mezzo spettano al territorio varesino», lo annuncia la deputata e segretaria regionale lombarda di Italia Viva, Maria Chiara Gadda. A Varese e provincia i progetti finanziati riguardano i comuni di Varese (980 mila euro), Vergiate (1,6 milioni con riserva e importo da rimodulare), Cuasso al Monte (417 mila euro), Cavaria con Premezzo (617 mila euro con riserva), Tradate (246 mila euro con riserva), Laveno Mombello (1,4 milioni con riserva), Caronno Pertusella (548 mila euro), Sesto Calende (3 milioni con riserva), Cassano Magnago (4,2 milioni con riserva), Carnago (5,6 milioni di euro con riserva e importo da rimodulare); non sono rientrati in graduatoria gli interventi per Gallarate, Somma Lombardo e Arsago Seprio.
Nel resto d’Italia
In particolare, alle regioni del Mezzogiorno andrà il 54,98% delle risorse per gli asili nido e il 40,85% di quelle per le scuole dell’infanzia. Lo stanziamento aggiuntivo del Ministero ha permesso di finanziare: 19 interventi in più con punteggio pari merito nella graduatoria degli asili nido e 18 interventi in più con punteggio pari merito nella graduatoria delle scuole dell’infanzia e, nella stessa graduatoria, ulteriori 18 interventi negli istituti del Mezzogiorno. È stato possibile finanziare inoltre anche ulteriori 11 progetti di asili nido nelle regioni del Mezzogiorno, candidati a seguito della riapertura dei termini.
Contestualmente, è stato disposto anche lo scorrimento delle graduatorie dell’avviso pubblico del 2021, da 700 milioni, su asili nido e centri polifunzionali per la famiglia che prevede l’autorizzazione di 234 nuovi interventi per un importo di 381 milioni. Questo avviso pubblico contribuisce al raggiungimento dei target del PNRR relativi all’attivazione di nuovi posti per servizi educativi nella fascia 0-6 anni e rientra tra i “progetti in essere” del PNRR.
Il commento della deputata varesotta Maria Chiara Gadda
«Per investire seriamente sulla famiglia e sui nostri ragazzi servono politiche di sistema, atti concreti e servizi sui territori. Ci sono intere aree del Paese dove mancano gli asili nido, e molte scuole per l’infanzia necessitano di essere riqualificate. Il family act, nato come progetto alla Leopolda, è diventato realtà grazie alla ministra di Italia Viva Elena Bonetti. E le risorse europee del PNRR sono fondamentali per strutturare questo percorso. In Lombardia arriveranno 410 milioni, di questi oltre 18 milioni e mezzo spettano al territorio varesino”, lo annuncia la deputata e segretaria regionale lombarda di Italia Viva, Maria Chiara Gadda.
«Il primo piano di investimenti per le strutture scolastiche nacque durante il governo Renzi. In Italia molti sindaci hanno inaugurato e riqualificato scuole più belle e sicure. Ora bisogna concentrarsi anche su asili nido e scuole per l’infanzia, questi servizi sono fondamentali per conciliare lavoro e famiglia per i genitori e costituiscono una parte importante del percorso formativo e di socialità dei bambini. Grazie all’ottimo lavoro della ministra per le pari opportunità e famiglia, Elena Bonetti, ci sono risorse a disposizione dei territori per asili nido e scuole dell’infanzia e questo è un tassello importante del family act, di cui l’assegno unico e universale è stato solo il punto di partenza. In queste settimane sono arrivate molte altre risorse anche per i centri estivi, un servizio importante fatto dai comuni in collaborazione con il terzo settore. Con la chiusura delle scuole, i centri estivi sono infatti fondamentali per molti genitori che lavorano e sono, inoltre, un luogo importante per la crescita dei ragazzi, soprattutto dopo la solitudine vissuta a causa della pandemia. Queste opportunità vanno potenziate anche perché tali servizi spesso sono costosi ed escono dal budget familiare, e rese strutturali» – conclude Gadda.
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