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Continua la messa in sicurezza della collina di San Quirico ad Angera

Tre gli interventi principali: uno servirà a migliorare la strada che porta alla chiesetta, gli altri a prevenire nuovi cedimenti idrogeologici

Foto del giorno giugno 2020 angera san quirico chiesa

Dopo l’incendio che aveva investito San Quirico il 15 aprile, ad Angera continuano gli interventi di messa in sicurezza e tutela dei boschi e dei percorsi della collina. Durante la diretta organizzata dall’amministrazione comunale lunedì 3 ottobre, si è illustrato ciò che è già stato fatto e i passi successivi del progetto. Nel mentre si è anche parlato di associazioni fondiarie, e l’aiuto che potrebbero offrire alla gestione dei boschi.

I lavori intorno alla collina di San Quirico

Sono tre gli interventi che riguardano il territorio intorno alla collina di San Quirico: uno riguarda la strada di accesso alla chiesa, mentre gli altri due la messa in sicurezza dell’area di Val Castellana e dei versanti vicino al torrente Roggione.

Generico 03 Oct 2022
Le aree interessate dai lavori

«In Val Castellana – ha spiegato l’ingegnere Davide Fantoni – i lavori sono già in corso. Abbiamo posizionato delle strutture in pietra e legno per sorreggere i versanti e prevenire nuovi cedimenti idrogeologici. Interventi simili sono previsti anche nei pressi del torrente Roggione. In quest’area si interverrà anche per proteggere la piccola sorgente naturale. I Lavori lungo la strada della chiesetta di San Quirico prevedono invece la realizzazione di canaline per l’acqua piovana e la rimozione di pietre sul percorso che possono ostacolare l’accesso di eventuali mezzi di soccorso».

Generico 03 Oct 2022
Le strutture per evitare nuovi cedimenti

Le Asfo, “Un’opportunità per i nostri boschi”

Durante la diretta si è parlato anche delle Asfo (associazioni fondiarie): associazioni riconosciute da Regione Lombardia che riuniscono i proprietari terrieri di un’area rurale in modo da facilitare la gestione del territorio. «Si tratta – ha sottolineato Luca Colombo – dell’unico strumento che abbiamo a disposizione per ovviare alle difficoltà dovute alla frammentazione della proprietà dei boschi. Il compito di queste associazioni è quello di stendere un piano di gestione comune delle aree boschive che tuteli le buone pratiche agricole, gli equilibri idrogeologici, l’ambiente, il paesaggio e l’efficienza economica della gestione stessa. Fortunatamente Regione Lombardia e Stato si sono accorti dell’importanza di queste realtà e hanno cominciato a stanziare fondi per la loro diffusione».

«Voglio tranquillizzare – ha poi aggiunti il sindaco di Angera Alessandro Paladini Molgora – i proprietari dei boschi della collina di San Quirico nel caso vorranno unirsi in una asfo. Anche dopo aver aderito a un’associazione fondiaria, i singoli proprietari potranno comunque decidere come gestire i propri terreni in autonomia. L’asfo è uno strumento per aiutare a gestire meglio i boschi, non un elenco di obblighi da seguire. Le amministrazioni comunali di Angera e Ranco sono pronte a sostenere la creazione di gruppi di lavoro coi proprietari dei terreni boschivi e tutti i cittadini che vorranno dare una mano. Viste le ottime esperienze al Campo dei Fiori e al Parco del Lanza, sono convinto che le asfo possano essere un’ottima opportunità anche per il nostro territorio. Parleremo a fondo di questo tema qui ad Angera domenica 9 ottobre in occasione di AgriVarese».

Alessandro Guglielmi
alessandro.guglielmi@varesenews.it
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Pubblicato il 04 Ottobre 2022
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