Continua la messa in sicurezza della collina di San Quirico ad Angera
Tre gli interventi principali: uno servirà a migliorare la strada che porta alla chiesetta, gli altri a prevenire nuovi cedimenti idrogeologici
Dopo l’incendio che aveva investito San Quirico il 15 aprile, ad Angera continuano gli interventi di messa in sicurezza e tutela dei boschi e dei percorsi della collina. Durante la diretta organizzata dall’amministrazione comunale lunedì 3 ottobre, si è illustrato ciò che è già stato fatto e i passi successivi del progetto. Nel mentre si è anche parlato di associazioni fondiarie, e l’aiuto che potrebbero offrire alla gestione dei boschi.
I lavori intorno alla collina di San Quirico
Sono tre gli interventi che riguardano il territorio intorno alla collina di San Quirico: uno riguarda la strada di accesso alla chiesa, mentre gli altri due la messa in sicurezza dell’area di Val Castellana e dei versanti vicino al torrente Roggione.
Le aree interessate dai lavori«In Val Castellana – ha spiegato l’ingegnere Davide Fantoni – i lavori sono già in corso. Abbiamo posizionato delle strutture in pietra e legno per sorreggere i versanti e prevenire nuovi cedimenti idrogeologici. Interventi simili sono previsti anche nei pressi del torrente Roggione. In quest’area si interverrà anche per proteggere la piccola sorgente naturale. I Lavori lungo la strada della chiesetta di San Quirico prevedono invece la realizzazione di canaline per l’acqua piovana e la rimozione di pietre sul percorso che possono ostacolare l’accesso di eventuali mezzi di soccorso».
Le strutture per evitare nuovi cedimentiLe Asfo, “Un’opportunità per i nostri boschi”
Durante la diretta si è parlato anche delle Asfo (associazioni fondiarie): associazioni riconosciute da Regione Lombardia che riuniscono i proprietari terrieri di un’area rurale in modo da facilitare la gestione del territorio. «Si tratta – ha sottolineato Luca Colombo – dell’unico strumento che abbiamo a disposizione per ovviare alle difficoltà dovute alla frammentazione della proprietà dei boschi. Il compito di queste associazioni è quello di stendere un piano di gestione comune delle aree boschive che tuteli le buone pratiche agricole, gli equilibri idrogeologici, l’ambiente, il paesaggio e l’efficienza economica della gestione stessa. Fortunatamente Regione Lombardia e Stato si sono accorti dell’importanza di queste realtà e hanno cominciato a stanziare fondi per la loro diffusione».
«Voglio tranquillizzare – ha poi aggiunti il sindaco di Angera Alessandro Paladini Molgora – i proprietari dei boschi della collina di San Quirico nel caso vorranno unirsi in una asfo. Anche dopo aver aderito a un’associazione fondiaria, i singoli proprietari potranno comunque decidere come gestire i propri terreni in autonomia. L’asfo è uno strumento per aiutare a gestire meglio i boschi, non un elenco di obblighi da seguire. Le amministrazioni comunali di Angera e Ranco sono pronte a sostenere la creazione di gruppi di lavoro coi proprietari dei terreni boschivi e tutti i cittadini che vorranno dare una mano. Viste le ottime esperienze al Campo dei Fiori e al Parco del Lanza, sono convinto che le asfo possano essere un’ottima opportunità anche per il nostro territorio. Parleremo a fondo di questo tema qui ad Angera domenica 9 ottobre in occasione di AgriVarese».
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