Varese Destination Wedding: come scoprire alle Ville Ponti il nuovo turismo varesino
Intervista con il presidente della Camera di Commercio di Varese alla vigilia dell’evento che sabato 22 alle Ville Ponti mostrerà ai futuri sposi l'eccellenza varesina per i matrimoni
L’economia dei matrimoni ha una potenzialità che, sul nostro territorio, deve ancora raggiungere il pieno della sua capacità di generare valore aggiunto. Il progetto Varese Destination Wedding, sviluppato da Camera di Commercio, è lo strumento per mettere sotto i riflettori e trasformare in prodotto d’eccellenza un patrimonio fatto di competenze degli operatori, bellezze ambientali e location ideali.
Ne parliamo col presidente Fabio Lunghi alla vigilia dell’evento che – sabato 22 ottobre, a Ville Ponti, dalle 14.30 (partecipazione gratuita, iscrizioni su www.varesedestinationwedding.it) – offrirà ai futuri sposi la possibilità di trovare, in un’atmosfera magica, tutto quello che serve per organizzare al meglio il proprio matrimonio. Un evento che sarà anche l’ultima tappa di un fam trip che, questa settimana, porta wedding planner di tutta Europa a scoprire Varese e la sponda lombarda del Lago Maggiore.
Presidente, quella dei matrimoni può diventare davvero una voce importante dell’economia varesina?
«Come fu all’inizio con il turismo, è sempre difficile far passare concetti su tematiche che non siamo mai stati abituati a considerare economiche. È valso anche col turismo sportivo: quando poi si è visto cosa significa in termini di strutture e di ritorno economico, nessuno ha più avuto nulla da dire. Sul wedding sta succedendo qualcosa di simile: ci sono territori che investono e, in questo cluster, hanno ritorni di decine e decine di milioni ogni anno».
Chi sono i potenziali utenti di un matrimonio sul Lago Maggiore e a Varese?
«I più interessanti per i nostri operatori sono gli stranieri che vengono in Italia: prediligono territori meno conosciuti ma con certe bellezze e amenità. Nella filiera del wedding, ci sono centinaia di aziende coinvolte. Il wedding planner è l’anello fondamentale di una catena enorme: dal catering agli allestitori e gli stilisti, dai fioristi all’hotel, dai produttori alimentari agli artigiani. Tutti operatori che stiamo mettendo in rete col nostro progetto Varese Destination Wedding. È una filiera veramente grande: un matrimonio dall’estero muove un’economia. Una cerimonia con 200 persone genera un indotto di circa 250-300mila euro».
Cosa può dare allora la provincia di Varese a questo settore?
«È arrivato che il momento che il nostro territorio, ricco di straordinarie bellezze ambientali e location ideali, possa cogliere al meglio le opportunità che ci offre il settore wedding. Questo non lo dico io, ma sono parole di Angelo Garini, il nostro consulente sulla filiera, che di wedding se ne intende. Nell’arco di un anno, abbiamo già messo a punto diverse azioni concrete, con l’aggregazione di un centinaio di operatori e percorsi formativi per accogliere al meglio matrimoni ed eventi di carattere internazionale. In tal senso, oltre al portale www.varesedestinationwedding.it, sono di particolare rilievo i fam trip, che portano wedding planner internazionali alla scoperta delle grandi potenzialità del nostro territorio».
In questo come già in altri progetti, qual è il fine ultimo della Camera di Commercio di Varese?
«Di fatto è sempre lo stesso: promuovere l’economia varesina a 360 gradi. Detto questo, la Camera di Commercio ha anche funzioni di indirizzo: in un territorio che sta cambiando di vocazione, è compito di un ente come il nostro far riflettere e promuovere nuovi modi per sviluppare il sistema socioeconomico».
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