“Roadkill“, la strage silenziosa degli animali sulle strade della provincia di Varese
Si tratta dell’impatto tra animali e veicoli, che causa decine di morti all’anno in Italia e costa la vita a migliaia di animali. Il decalogo per i guidatori. Cosa fare in caso di incidente con selvatici
Prima di leggere l’articolo invitiamo a partecipare al questionario finale sui cinghiali. Molti lettori di VareseNews, che ringraziamo tantissimo per la loro collaborazione, hanno compilato un breve questionario informativo sul cinghiale alcuni mesi fa. Vi riproponiamo questo nuovo questionario che ci sarà utile per valutare la percezione del “fenomeno cinghiale” nelle nostre zone. Grazie mille a tutti per la cortese collaborazione (i risultati del questionario verranno pubblicati sempre su VareseNews). Clicca qui per accedere al questionario
In tutt’Europa si stima vengano uccisi dai veicoli ogni anno un numero compreso tra 10 e 100 milioni di uccelli e mammiferi. Solo nel nostro Paese si calcola che in ciascuna provincia oltre 15.000 animali vengono travolti ogni anno, con una tendenza che è in continua crescita.
E tutto questo avviene, salvo i clamori della cronaca, in maniera silenziosa, e sulle strade che consentono agli uomini di spostarsi rapidamente ma rappresentano una seria minaccia alla conservazione della biodiversità in quanto causa di degrado e frammentazione degli habitat, fonte di disturbo e inquinamento, ostacolo ai movimenti e alla diffusione della fauna.
Un rilevante fattore di mortalità diretta per molte specie.
Nell’81% dei casi segnalati le vittime sono mammiferi (cervi, cinghiali, tassi, volpi, caprioli), il 15% sono uccelli, seguono rettili e anfibi. Se per alcune specie, come i cinghiali, l’aumento degli impatti è correlato anche all’importante crescita delle popolazioni, in molti altri casi gli incidenti vedono coinvolte specie di altissimo valore conservazionistico, quali lupo o istrice, rappresentando un’ulteriore minaccia per popolazioni.
La rete viaria, infatti, crea una vera e propria barriera lungo i corridoi che gli animali utilizzano per spostarsi, riducendo le connessioni ecologiche e mettendo a rischio la biodiversità locale. La fauna viene coinvolta mentre tenta di spostarsi verso luoghi dove riprodursi o nutrirsi. Se le vittime degli impatti sono grandi ungulati, come cervi o cinghiali, il rischio enorme è legato all’incolumità degli automobilisti: nel 2015 il fenomeno del “roadkill“ (cioè la morte di animali lungo le strade) ha causato la morte di 18 persone in Italia, il 64% in più rispetto al 2014. Inoltre, le amministrazioni locali devono assumersi l’onere delle conseguenze economiche del problema che, tra risarcimenti e danni, costa alla sola Regione Lombardia circa 300.000 euro l’anno. Una cifra in continuo aumento.
Nel 2016, per ridurre gli impatti tra selvatici e veicoli, Comunità Montana Valli del Verbano e Istituto Oikos hanno coinvolto 32 comuni delle valli del Verbano nel Progetto “Roadkill”. Si tratta di un’iniziativa sostenuta da Fondazione Cariplo che ha permesso l’installazione di innovativi impianti anticollisione in corrispondenza dei varchi ecologici ad alta frequenza di incidenti, in prossimità della Strada Statale 394 che collega l’Italia alla Svizzera. La tecnologia messa in campo unisce sensori di velocità, rilevatori termici e di movimento.
I sistemi si attivano nel caso in cui un animale stia per attraversare la strada e contemporaneamente un veicolo si avvicini a velocità elevata. Un segnale sonoro (grida, ululati) spaventa l’animale spingendolo a rimandare l’attraversamento, mentre un cartello luminoso avvisa l’automobilista del pericolo. Gli impianti consentono anche di raccogliere numerosi dati, come il numero di attivazioni e video che riprendono il comportamento degli animali, permettendo così di valutare l’efficacia dell’azione.
La tecnologia del progetto Roadkill è stata testata durante il progetto pilota “LIFE Strade – Gestione adeguata degli investimenti stradali della fauna selvatica” avviato nel 2014 delle Province di Pesaro e Urbino. Nonostante i risultati dei progetti LIFE Strade e Roadkill confermino la validità di questi sistemi innovativi, la variabile che cambia tutto resta sempre nelle nostre mani: le installazioni infatti perdono di efficacia se chi guida non rallenta quando viene segnalato un animale in prossimità della strada. E poiché questi progetti sono ancora puntiformi e comunque possono essere installati, per motivi economici e logistici, solo nei punti più a rischio, sta a noi, nel momento in cui guidiamo, prestare la massima attenzione.
Di seguito alcune indicazioni utili quando siamo alla guida:
1. Presta attenzione alla segnaletica. Osserva se ci sono cartelli che indicano il possibile attraversamento di fauna, se sono presenti impianti anti-collisione e se sono attivi;
2. Rallenta fuori dai centri urbani. È sempre meglio ridurre la velocità quando ci si trova a ridosso di boschi, aree aperte e corsi d’acqua, soprattutto di notte e nelle stagioni di riproduzione della fauna, come la primavera;
3. Rallenta in presenza di fauna. Gli animali non percepiscono l’auto come un pericolo: gli abbaglianti li spaventano e li paralizzano;
4. Evita distrazioni alla guida;
5. Adatta l’altezza dei fari per avere sempre una buona visibilità a lunga distanza;
6. Segnala sempre gli incidenti con gli animali selvatici alle autorità competenti.
Per la Provincia di Varese contatta la sezione della Polizia Faunistica di Varese: 0332 867909 – polizia.faunistica@provincia.va.it . Per modificare le nostre abitudini potrebbe essere necessario cambiare la prospettiva da cui stiamo osservando questo fenomeno, chiedendoci se sia l’ambiente naturale che circonda le strade o se invece siano le strade a interrompere gli ambienti naturali, e quindi riflettere sulle conseguenze che i nostri interventi comportano. Anche se spesso lo dimentichiamo, siamo a tutti gli effetti parte della biodiversità, ma con la differenza che l’impatto che possiamo avere, e quindi la responsabilità che ne deriva, sono ben diversi da quelli delle altre specie.
Video sul Road Kill di Marco Tessaro: https://vimeo.com/channels/marcotessaro/191767660
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