Il comitato per la piazza protesta: “I cittadini di Cuveglio sono contro l’abbattimento dei tigli”
Dopo la recente presentazione formale del progetto di riqualificazione di piazza Mercato giunge la replica e la richiesta all'amministrazione: "Ascoltate la voce della gente"
Il nuovo e definitivo progetto di risistemazione della piazza Mercato di Cuveglio – recentemente presentato dal primo cittadino Francesco Paglia – rimane tra gli argomenti più discussi in paese. In particolare, certi cuvegliesi continuano a lamentare e criticare la scelta di abbattere alcuni tigli secolari (nella foto) che oggi si trovano nella piazza e in difesa dei quali lo scorso 20 luglio è nato un comitato. E’ da questi ultimi che arriva la replica e l’«ennesima richiesta» all’amministrazione di cambiare il progetto ed evitare così l’abbattimento di questi tigli.
«Noi siamo un comitato spontaneo di cittadini cuvegliesi costituitosi con atto di scrittura privata il 20 luglio 2022.
Siamo un gruppo di cittadini che, dopo l’abbattimento di diverse piante nelle vie del paese, hanno deciso di impegnarsi di persona e metterci la faccia per salvare almeno tutti gli alberi di piazza Mercato. Sono dei bellissimi tigli, sani, di 80 anni, che non hanno neppure raggiunto la metà della loro vita – spiegano dal Comitato -. Partiamo da questa premessa dal momento che il Sindaco di Cuveglio, Arch. Francesco Paglia, non perde occasione per delegittimarci, in quanto non riconosce la validità del nostro comitato, invece noi rappresentiamo l’opinione pubblica di Cuveglio, che è decisamente contraria a che siano sacrificati altri tigli nei lavori di riqualificazione di Piazza Mercato. Quando il 2 maggio 2022 abbiamo scoperto l’intenzione di abbattere altri tigli – continuano – è incominciata una mobilitazione incredibile. In poco tempo, più di un migliaio di cuvegliesi hanno firmato contro l’abbattimento dei tigli, oltre ad un altro migliaio di persone non residenti a Cuveglio. Tra l’altro questa amministrazione in piazza ne ha già buttati giù tre e due di questi sono stati sostituiti da un’elegante catenella. Inoltre – aggiungono ancora – il sindaco ha contestato la validità di tali firme, ovviamente è una raccolta di firme simbolica, perché il potere di decisione è della maggioranza che il Dott. Paglia presiede, ma tali firme esprimono chiaramente la volontà della gente che il Dott. Paglia non ha colto o, più probabilmente, ha deliberatamente voluto ignorare. Altro motivo del contendere è l’oggetto della petizione: “I sottoscritti sono contrari al taglio di tutti gli alberi”. Il senso della petizione era esprimere la volontà che tutti i tigli fossero salvi, il Dott. Paglia invece lo interpreta nel senso che almeno un tiglio sopravviva, e ritiene così di aver soddisfatto la volontà popolare dal momento che non intende abbatterli nella totalità. Inoltre sostiene che le persone abbiano firmato la petizione “senza poter avere una comprensione diretta e completa del progetto”. Ecco, su questo punto, almeno parzialmente, concordiamo col Dott. Paglia, poiché l’informazione sull’iter dei lavori è stata pessima: per avere delle informazioni ci si doveva recare personalmente in comune, e ricevere “verbalmente” le delucidazioni. Sul sito del Comune, per lunghi mesi era pubblicato solamente il vecchio progetto del posteggio interrato. È mancato un vero coinvolgimento di tutte le parti interessate, e anche della minoranza in consiglio comunale. Perfino gli ambulanti del mercato non sono mai stati consultati. E questa sarebbe trasparenza? Ascolto? Se i 1000 cittadini di Cuveglio che si sono espressi non contano nulla, perché allora il Dott. Paglia non “certifica” chi è a favore del suo progetto? All’incontro del 3 ottobre, in comune, rivolgendosi ai membri del comitato, il dott. Paglia ha affermato che i 5 tigli devono essere abbattuti poiché le radici impediscono la creazione di vasche sotto la nuova pavimentazione – spiegano ancora dal Comitato -. È stata la prima volta che siamo venuti a conoscenza di questa problematica; tre giorni prima del medesimo incontro è stato installato un pannello col progetto della nuova piazza ed è stato dato incarico ad uno studio di Milano per la progettazione della piazza e due giorni prima è stato diffuso un opuscolo informativo sul progetto dei lavori, che ci è stato consegnato di persona al termine del nostro incontro. E la mattina del 5 era già pronta sul web la sua intervista dove esponeva le sue posizioni. Che tempismo. Stesso procedimento nella conferenza stampa del 25 ottobre. Tutto deciso e prontamente comunicato alla stampa. Il dott. Paglia più che ascoltare e prendere in considerazione la volontà di noi cittadini, ci ha messo di fronte al fatto compiuto. Noi e i cittadini di Cuveglio avremmo preferito una gestione del progetto di riqualificazione di Piazza Mercato diversa: avremmo voluto sapere le varie fasi del progetto in anticipo, avere la documentazione in anticipo sul sito del Comune in modo tale che anche nostri tecnici potessero valutare. Avremmo voluto che la popolazione venisse ascoltata veramente. Le riunioni svolte, senza dirette web, senza verbale finale, senza che la popolazione abbia i documenti in anticipo da visionare, senza essere al corrente dell’iter del progetto, venendo a conoscenza solo in quel momento del progetto del Sindaco non è certo un modo per rendere partecipi la popolazione ma per esporre decisioni già prese. Noi in questi pochi mesi abbiamo avuto sentore di quanto le persone ci tengano a questi tigli. Senza retorica pensiamo che i tigli della piazza rappresentino l’anima del paese. Abbiamo raccolto molte storie dei nostri cittadini a testimonianza del legame anche affettivo che esiste con questi tigli, e vogliamo trovare una soluzione che salvi tutte le nostre piante, ma sinceramente finora non abbiamo trovato nel Dott. Paglia l’attenzione che ci aspettavamo. Anzi, ci siamo sentiti dei rompiscatole che osano criticare un progetto già deciso e quanti hanno firmato la petizione, considerati come dei poveretti che si sarebbero lasciati manipolare da noi. La popolazione è contraria a questo progetto, tra l’altro in un luogo molto trafficato e rumoroso, e visto che costerà ben 300.000 € ai cuvegliesi, come minimo doveva coinvolgere veramente i cittadini nelle decisioni, prima di costruire una costosa e inutile cattedrale nel deserto con tutti i problemi che ha il nostro paese.
Non è servito al sindaco evidentemente l’insegnamento dell’esperienza del parco giochi inclusivo, inutilizzato, a 3 metri dalla statale, con neanche uno scivolo o altalena, che è costato alla cittadinanza 30.000 euro, quando a 200 metri esiste un altro parco; bastava coinvolgere la popolazione e si evitava un’opera inutile e uno spreco di soldi nostri!
Inoltre nel nuovo progetto non c’è nessun “bilanciamento ecologico nettamente migliorativo”: abbattere cinque tigli sani a neanche metà della loro vita è inaccettabile e il loro valore non verrà compensato da giovani piante, che chissà se sopravviveranno e per quanto tempo; come per i sei alberelli piantati nel parchetto nei pressi del poliambulatorio che dopo dodici mesi tre dei sei sono già morti. Questa operazione dà molto l’idea di “greenwashing”, perché i fatti di questa amministrazione dimostrano ben altro: basti pensare all’aiuola asfaltata a lato del municipio o l’abbattimento dei 14 tigli di fronte alla farmacia, senza che ne sia chiara la ragione, e non compensate con altre piante visto che il marciapiede in questione è largo ben due metri e mezzo. Infine – concludono – una riflessione agli assessori e ai consiglieri di maggioranza che silenziosamente appoggiano questo progetto, alcuni sono persone che da anni amministrano il Comune, sono stati votati anche nelle passate amministrative: non pensano che sia loro dovere ascoltare la voce della gente? In questo momento c’è bisogno che loro appoggino la volontà dei propri elettori e non che si accodino alla posizione del Sindaco. A noi pare che dietro il progetto di riqualificazione della Piazza vi sia solo la volontà del sindaco che, tra l’altro, non è neanche di Cuveglio, e che grazie alle sue strette relazioni politiche con Regione Lombardia, ha reso possibile il finanziamento di una cifra molto consistente (500.000€ ), sproporzionata per un simile progetto».
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