Itaca
Di Gianluca Fiore
La notte resiste come può all’arrivo della luce. L’aurora filtra pian piano e si fa spazio tra il mare ancora nero e le stelle che non vogliono spegnersi.
I miei compagni dormono, ho preso il timone per quest’ultima tratta, quella che ci porterà a casa, finalmente, dopo dieci anni di assenza.
Da una leggera foschia poggiata sull’orizzonte emerge Itaca, la mia isola. Ne riconosco i lineamenti, come fosse una vecchia amica che rivedi dopo tanto tempo. Non è cambiata. Il versante meridionale ancora tappezzato di vigne e olivi, la cima della collina con il bianco palazzo reale. Il mio palazzo. La mia isola. La mia gente. Sono qui, in una specie di limbo. Dovrei guardare avanti. Il mio cuore, come tutti i giorni, va ai miei amori di sempre: Penelope, Telemaco, il mio cane. Eppure ora, proprio ora che sto voltando pagina nella mia vita, non posso invece che guardarmi indietro, alle cose fatte, alle persone incontrate, ai paesi visitati. Alle vite spezzate, dalle guerre ma anche dalle illusioni.
Amici persi per un ideale che forse era solo mio – le sete di conoscenza.
Ma sono gli occhi delle donne incontrate che con prepotenza mi osservano. Occhi che mi hanno regalato e insegnato sentimenti. Occhi grazie ai quali sono cresciuto. L’innocenza di Nausicaa. La vanità di Elena, la rabbia di Calipso. L’opportunismo di Circe. E anche il senso materno di Athena che non comprende mai noi umani ma ci difende, sempre.
Occhi come spezie nei mercati arabi, tutti ti regalano una sensazione diversa che ti arricchisce – ognuna a modo suo.
Sono state loro – le donne – a farmi maturare, ad aprirmi a conoscenze e, alla fine, ad accompagnarmi fin qui, dove tutto è iniziato.
La terra è vicina. Sta appena albeggiando, ma la gente si avvicina al molo, incuriosita.
I miei compagni si svegliano eccitati per rivedere le coste che conoscono così bene. Aristaeus mi viene vicino, mi abbraccia e prende il timone.
Odisseo, preparati. A te l’onore di scendere a tema per primo. Ci aspetta una nuova vita.
Racconto di Gianluca Fiore (www.ilcavedio.org)
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