Fontana riunisce i big a Milano: “Per il futuro di una Lombardia della conoscenza, del saper fare e delle opportunità”
Parterre di primo piano quello riunito da Regione Lombardia al polo espositivo dell’hangar Bicocca di Milano per l'evento Lombardia 2030. Obiettivo: disegnare le traiettorie di sviluppo della regione per gli anni a venire
Mancano poco più di due mesi al voto. La data più accreditata è quella del 12 febbraio quando andranno alle urne gli elettori del Lazio.
C’è fermento tra le forze politiche, ma il presidente Attilio Fontana ha voluto con forza chiudere il suo mandato con un grande evento che fosse una sorta di affresco per un prossimo futuro.
così Lombardia 2030 è stato un susseguirsi di riflessioni e analisi per lo più da parte di manager e imprenditori che avessero un racconto fatto di concretezza oltreche di idee.
Il parterre riunito da Regione Lombardia al polo espositivo dell’hangar Bicocca di Milano è stato di primo piano in tutti i settori della società.
Obiettivo: disegnare le traiettorie di sviluppo della regione per gli anni a venire, in un momento in cui la Lombardia si appresta a confermare o cambiare casacca politica.
Un’intera giornata di riflessione sul futuro della regione, dalla sua mobilità, ai servizi all’innovazione e allo sviluppo imprenditoriale, voluta e lanciata dalle parole del Presidente Lombardo Attilio Fontana. (GUARDA IL PROGRAMMA)
«La mia idea di Lombardia è quella di una terra aperta, alle novità, ai cambiamenti e alle sfide – ha spiegato aprendo la kermesse -. Una Lombardia costruita dalle persone e per le persone. La Lombardia è forte perché è forte il suo tessuto sociale, le associazioni, le onlus e i soggetti culturali che la rendono viva».
Il programma della giornata è vastissimo ed è il punto di arrivo di un lavoro più ampio fatto di confronto e tavoli tematici.
La diretta di Lombardia 2030
Le parole di Fontana
«Vogliamo costruire un tavolo permanente per pensare al futuro della Lombardia – ha spiegato Fontana -. A me il compito di indicare una rotta: Lombardia terra della conoscenza, del saper fare e delle opportunità perché nessuno deve rimanere indietro. Abbiamo reagito nei momenti più difficili e ne siamo usciti più forti. Affrontiamo il presente con lo sguardo rivolto al futuro. Non bisogna avere paura del cambiamento. A ciascuno chiediamo il proprio contributo senza pregiudizi. Non rimpiangiamo nulla del passato perché guardiamo avanti».
È un vero percorso programmatico quello lanciato dal leghista, già designato per partecipare alla prossima sfida elettorale. «Terremo conto di tutti i territori e prendo ad esempio il progetto Fili che lavorerà alla rigenerazione ma anche alla mobilità dolce con una ciclabile da Milano a Malpensa. La rete ferroviaria malgrado due miliardi spesi ha bisogno di investimenti per collegare ogni capoluogo a Milano in massimo un’ora. Una Smartland che affronta le sfide del futuro con innovazione».
Autonomia, mobilità, sanità, servizi, innovazione, cura per il sociale. Fontana ha indicato punto per punto le linee guida di questo percorso: «Semplificare significa vedere i cittadini come persone oneste. Troppe regole confliggono con le esigenze di trasparenza e velocità. Abbiamo bisogno di autonomia per rendere più efficienti i servizi. Vogliamo essere un player internazionale e le prossime elezioni del 2026 sono un’occasione di riposizionamento. Dobbiamo occuparci dell’ambiente e per questo abbiamo sottoscritto un manifesto per l’energia. Servono risposte immediate per le difficoltà delle imprese. Per programmare dovremo saper leggere sempre meglio i dati per decidere. La mia è una Lombardia aperta costruita dalle persone e per le persone. È forte perché lo è il suo tessuto sociale. Siamo convinti della bontà della sussidiarietà con una relazione tra pubblico e privato. I sindaci sono una istituzione vicina ai cittadini e devono saper guardare oltre. La Lombardia del futuro si potrà fare mettendo al centro la parola Noi tutto insieme».
Carlo Bonomi: “Lombardia cuore dell’internazionalizzazione del paese”
“L’incontro e il confronto di oggi sulle prospettive di questo territorio al 2030 è l’occasione per discutere su quelli che sono stati i punti nodali, per disegnare le prospettive in Italia e in Europa, alla luce dei grandi e profondi cambiamenti economici e geopolitici che stiamo vivendo”. Lo ha detto Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, nel suo intervento durante la mattinata. “Stiamo vivendo degli eventi dirompenti – ha ammesso – che hanno stravolto gli equilibri nazionali e internazionali. Paghiamo lo scotto di 30 anni di errori sugli asset strategici del paese: energia, difesa, infrastrutture. Il primo obiettivo: non commettere più gli errori del passato. Dobbiamo riuscire a ritagliarci un ruolo centrale nella ridefinizione di quelle che sono le geografie economiche e politiche in atto”.
“Le imprese italiane si sono rivelate capaci di risultati eccezionali – ha spiegato Bonomi – : penso ai 581 miliardi di export dell’anno scorso, un record storico, agli ottimi risultati dell’export dei primi due trimestri di quest’anno a differenza dei nostri competitor Germania e Francia. E in questo quadro la Lombardia ha fornito il contributo più ampio alla crescita dell’export su base annua, quasi 81 miliardi di euro. La Lombardia è sempre stato il baricentro dell’economia italiana per due ragioni fisiologiche: la posizione geografica, siamo centrali rispetto all’Italia e all’Europa. La seconda – ha proseguito – è una questione di peso: Regione Lombardia rappresenta il 22% dell’economia nazionale, e ospita il nocciolo duro della manifattura, del terziario industriale, della ricerca applicata, la Lombardia è il cuore e la porta dell’internazionalizzazione del Paese”.
“La parola d’ordine dell’evento di oggi non a caso è connessione – ha aggiunto Bonomi – per garantire quella competitività dell’impresa italiana bisogna partire proprio da qui, e in questo la Lombardia è la regione più virtuosa in Italia. Quindi le connessioni infrastrutturali sono una delle priorità che deve avere Regione Lombardia per essere al centro del mondo. L’ampliamento dell’aeroporto di Malpensa che da solo fa più del 50% del traffico cargo a livello italiano – ha concluso Bonomi – è un tassello fondamentale nella competizione per la conquista di spazi e connessioni globali”.
Matteo Salvini: “Investiamo sulla famiglia per fermare la denatalità”
“Lombardia locomotiva non solo d’Italia, ma d’Europa”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante il suo intervento all’evento. “L’Autonomia – ha evidenziato Salvini – è un provvedimento salvifico per tutti, anche per le regioni del centro e del sud martoriate anche in questi giorni, in queste ore, dall’incuria e dalla mancanza di protezione del territorio. L’Autonomia significa responsabilizzare chi governa. Quando qualcosa non funziona può essere sempre colpa di qualcun altro. Penso che l’Autonomia sia fondamentale e per questo ringrazio il ministro Calderoli perchè in questi 36 giorni si è ‘dannato l’anima’ per portare avanti questo progetto”.
“In Italia nel 2030 saremo 57 milioni rispetto ai 248 milioni della Nigeria. Nel 2050 saranno 400 e noi 54. Dobbiamo guardare a questi scenari e stiamo dando dei segni di cambiamento e come governo vogliamo investire sulla famiglia. Altrimenti faremmo investimenti per gli altri – ha proseguito Salvini -. Dobbiamo riprendere ad essere attrattivi e tenere i nostri ragazzi ma se nel settore pubblico guadagnano 1300 euro non siamo di certo competitivi. L’ipocrisia dell’uno vale uno non porta a niente. Il merito deve tornare ad essere parte fondante della nostra società. Il dramma spesso non è la mancanza di fondi ma di progetti da mettere a terra. Dobbiamo fare autonomia perché questo significa responsabilità per chi governa.
Tronchetti Provera: “Qui la Lombardia che vuole essere protagonista”
“Esserci ritrovati in questo luogo ha un valore simbolico importante, qui si incrociano industria e cultura, qui si sono incontrati Capi di Stato e di Governo, il Presidente della Repubblica italiana, il Presidente tedesco. Qui c’è il cuore di una Lombardia che vuole essere protagonista, insieme all’Europa e, ovviamente, a tutta l’Italia, per poter garantire un futuro ai giovani”. Così Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli, durante l’evento.
Sangalli: “Preoccupa l’energia ma Lombardia ha punti di forza”
Più di 818 mila imprese, oltre il 66% nel terziario, un Pil che sfiora i 400 miliardi di euro, in crescita del 3,9%: Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio e di Confcommercio, guarda agli importanti punti di forza della Lombardia, ma non nasconde la preoccupazione per la crisi energetica e la conseguente, pesantissima inflazione. “Parliamo, in Lombardia – ha affermato – di un costo di luce e gas cresciuto in un anno del 130% un costo della vita che si avvicina al 12%”. Bene sull’energia “sollecitare una risposta comune europea” e le soluzioni interne “come la rateizzazione delle bollette, i sostegni, i crediti d’imposta. Ma crediamo sia vitale affrontare in tempi stretti il tema dell’autosufficienza energetica” non esclusa la valutazione del nucleare di nuova generazione. “Non è possibile ed è inaccettabile – ha detto – rassegnarsi al fatto che nel nostro Paese l’energia elettrica costi più che in tutto il resto d’Europa. In media l’Italia paga il 34% in più”. Una visione futura della Lombardia, ha rilevato Sangalli, “non può che essere strettamente raccordata allo sviluppo sostenibile non solo ambientale, ma anche economico e sociale. Allo sviluppo delle infrastrutture materiali e immateriali, all’evoluzione della banda larga, dei mezzi di trasporto e delle nuove tecnologie”.
Claudio Descalzi: “Crisi energetica al centro della nostra attività”
“Il 2022 è sicuramente un anno particolare a causa della crisi energetica causata dalla guerra, già il 2021 aveva dato un segnale forte indicando che l’offerta di gas non era sufficiente a rispondere alla domanda. In Europa abbiamo consumi di gas costanti, il fatto che la domanda non cambia e l’offerta si riduca produce chiaramente un problema”. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato di Eni spa, Claudio Descalzi, intervenendo all’evento, “Noi – ha continuato – abbiamo iniziato già a febbraio a cercare alternative negli approvvigionamenti. Siamo passati dal gas che arriva tramite tubi, al gas che proviene da differenti dislocazioni geografiche tramite navi, per questo avremo bisogno di incrementare il numero dei rigassificatori oggi esistenti e aumentare gli stoccaggi”.
Ettore Prandini: “Lavoriamo per una food valley lombarda
“Oggi dobbiamo ragionare in termini di filiera, – ha detto Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti – con la grande distribuzione e la cooperazione. Se parliamo di energia, giustissimo investire sulle rinnovabili, ma non basta. La Lombardia con coraggio può parlare di nucleare di nuova generazione. In tema di infrastrutture, le nuove opere devono interagire tra di loro. La Lombardia con lungimiranza punti a implementare le reti dati non solo nelle grandi città ma anche nelle aree interne, per combattere spopolamento e favorire la tenuta dei nodi idrogeologici. Ci attendono sfide di grande importanza: dobbiamo lavorare per migliorare anche l’accumulo delle risorse idriche e il funzionamento delle reti, su cui abbiamo ancora tanta fragilità”. “La seconda forza in Europa come filiera agroalimentare merita un grande progetto – ha detto in conclusione Prandini -. Dobbiamo realizzare qui una ‘food valley’, un luogo di incontro e formazione per le professionalità che serviranno a tutta la filiera. Occorre formazione continua e costante, anche una volta usciti da circuiti tradizionali della scuola. Anche in questo ambito saremo a fianco della Lombardia, che da sempre è stata punto di riferimento per il nostro paese. Noi abbiamo bisogno di chi traccia la strada”.
Giorgetti: “Riscopriamo l’importanza del produrre”
Il primo intervento del pomeriggio ha visto protagonista il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti: “Da diversi mesi la nostra economia fronteggia una inflazione alta e persistente. I prezzi dell’energia pongono un freno alle aziende. E questo presenta tanta incertezza, caratteristica dell’economia globale. Siamo quindi schiacciati sul presente con attenzione alle imprese, alle famiglie e alla finanza pubblica. Questo anche per non minare la fiducia di chi investe sul debito italiano. Le imprese possono chiedere la rateizzazione per i costi dell’energia da ottobre 2022 a marzo 2023. Il disegno di legge di bilancio è un provvedimento coraggioso in un quadro che richiede il contenimento dei consumi energetici. Nonostante il momento difficile stiamo iniziando a prevedere misure di bilancio per il nostro governo quinquennale”.
Il ministro ha illustrato in sintesi la legge di bilancio mettendo in rilievo quanto “sia fondamentale la relazione tra settore privato e pubblico per dar seguito ai progetti del Pnrr. La sostenibilità va declinata come miglioramento della qualità della vita. C’è una voce importante anche per il trasporto pubblico locale per quanti vivono in regione ma anche per il turismo. Dobbiamo guardare avanti anche sul piano sanitario e possiamo sfruttare i fondi del Pnrr. La sostenibilità del sistema dipende anche dalla capacità produttiva. È necessario riscoprire l’importanza del produrre. Le imprese devono continuare ad investire e il governo intende sostenere queste attività. Ci attendono grandi sfide e l’esecutivo e le realtà locali devono collaborare a partire dalla Lombardia che è locomotiva dell’economia”
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