Zaino e sciarpa arancione: per Astuti una campagna elettorale in cammino. “Sanità e trasporti priorità per la Lombardia”
Il consigliere regionale Dem ufficializza la sua ricandidatura alle elezioni di febbraio e annuncia un tour sul territorio: "La nostra una coalizione ampia contro una destra divisa. Dopo 28 ani la Regione può cambiare"
La scarpa da trekking, lo zaino in spalla, la sciarpa arancione come il colore che ha accompagnato la sua ascesa politica e un taccuino per ascoltare: con questo armamentario il consigliere regionale Samuele Astuti annuncia la sua partenza, fisica e simbolica, per la campagna elettorale.
Consigliere regionale uscente, mister preferenze alle ultime consultazioni, già sindaco di Malnate e segretario provinciale del suo partito: il Dem Astuti vuole capitalizzare il lavoro di questi cinque anni in Regione raccontando quanto fatto e ascoltando sul territorio quanto ancora si può fare.
«Militanti, amministratori e cittadini sono al centro di questo mio lavoro di ascolto. Negli ultimi 28 anni – ha affermato Astuti- la Regione ha perso la capacità di essere al servizio del cittadino mentre ora più che mai, in un difficile momento storico, c’è bisogno di una Regione che si prenda cura delle persone che la vivono e su di loro ricostruisca la Lombardia».
L’impegno sulla sanità
Inevitabile che Astuti parta dal tema della sanità, al centro del suo lavoro in Consiglio in questi anni e fetta più pesante del bilancio regionale. «La cronaca regionale è pieni di esempi negativi, con pazienti abbandonati sulle barelle, lunghissimi tempi di attesa nei pronto soccorso, grandissime difficoltà di lavoro tra il personale sociosanitario. La Lombardia ha smesso da tempo di essere al vertice delle classifiche nazionali e continua a perdere posizioni e intanto sono raddoppiati i lombardi che rinunciano ad accedere ai servizi sanitari».
Secondo Astuti il focus va messo su tre temi critici: «liste d’attesa, determinate dall’aver messo al centro la concorrenza del privato al posto di una corretta pianificazione; i pronti soccorso, oberati a causa di una carenza pesantissima nella medicina di prossimità; e le condizioni del personale sociosanitario, prime vittime dell’incapacità di gestione del sistema lombardo che abbiamo visto in questi anni».
I nodi politici
Presentando la sua candidatura Astuti non nasconde anche le difficoltà attraversate dal partito nell’individuare il candidato presidente: «Pierfrancesco Majorino è la persona giusta per dare credibilità al nostro progetto ed essere l’alternativa al governo regionale degli ultimi 28 anni. Lo dico senza remore, nonostante sia stato, e lo rivendico, un promotore e difensore della proposta delle primarie. Non ci siamo riusciti ma abbiamo tutte le carte per vincere: la destra si è disarticolata e la candidatura della Moratti ne è la rappresentazione più evidente, mentre noi abbiamo costruito una coalizione più ampia che comprende anche i 5 Stelle e le forze politiche con le quali abbiamo fatto un lavoro importante in questi anni».
Più di una frecciatina del neo candidato è partita in direzione della Moratti e del Terzo Polo di Renzi e Calenda: «È una candidatura che si presenta sempre più di centrodestra, come era chiaro fin dall’inizio – dice Astuti -. Una candidatura frutto anche di logiche romane: i rappresentanti del terzo polo in Regione erano in prima fila come noi sulla battaglia politica di questi anni proprio contro la proposta della Giunta di cui faceva parte Moratti. La loro proposta sulla sanità come può ora essere diversa da quella di Fontana?».
Lavoro, trasporti e la partenza coi volontari
“Per me sono infine centrali ancora due temi – ha concluso Astuti- il lavoro e i trasporti. Perseguo un’altra idea di Lavoro. Tutti devono poter lavorare, per vivere con dignità, sentendosi realizzati e tutelati. Per questo il mio impegno sarà quello di far diventare la Regione il regista dell’intero processo occupazionale e formativo, in un momento in cui il tessuto produttivo dei territori sta attraversando veloci cambiamenti”. Dall’altro lato «per aiutare il lavoro dobbiamo anche avere dei servizi di trasporto credibili e oggi c’è un problema grave che riguarda la sicurezza e la puntualità. Intendiamo lavorare per progetti credibili e di lungo periodo tra i quali l’aumento della concorrenza è sicuramente uno dei tasselli da mettere in campo».
Il primo appuntamento ufficiale di campagna elettorale sarà coi volontari: «Sono in tanti che si sono resi disponibili a dare una mano ed è giusto che questo percorso parta da loro. Ci troveremo per la prima riunione che si svolgerà il 27 dicembre alla sede provinciale del Pd a Varese».
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